I democratici di Rignano lo chiamano «sfogatoio», ed è un gruppo su Whatsapp dove iscritti e simpatizzanti si scambiano idee e giudizi politici. Compreso il nascente governo giallorosso che ha diviso a metà (favorevoli e contrari) i democratici locali. Tiziano Renzi, rignanese illustre e babbo di Matteo, è tra quelli che hanno alzato subito il pollice in alto. Nonostante anni di attacchi subiti dai 5 Stelle riguardo le sue vicende giudiziarie.
«Il mio figliolo ha fatto bene, meglio stare con i pentastellati che dare in mano l' Italia a Salvini e alla destra sovranista», dice ai compagni di partito mentre alla Festa dell' Unità del paese serve da volontario i piatti della cucina toscana. «Lui propende per la soluzione meno peggio, lo capisco anche se io non sono d' accordo - spiega Antonio Ermini, renziano della prima ora, già vice segretario del Pd locale nel 2017 quando Tiziano era segretario -, è un gravissimo errore che pagheremo caro».
Ermini spiega invece che Tiziano ha smentito più volte l' ipotesi che suo figlio voglia uscire dal Pd. «A me ha detto che Matteo non ha nessuna intenzione di fondare un partito - conferma l' ex vicesegretario - e che le voci che circolavano sono tutte fake news». Con i giornalisti però Tiziano taglia corto: «Io sono un prigioniero politico e ho perso l' uso della favella - dice al Corriere -. Non voglio, non devo e non posso dire niente Non esisto».
MATTEO RENZI TIZIANO conte di maio zinga LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI NICOLA ZINGARETTI ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L'INCONTRO CON LUIGI DI MAIO FOTOMONTAGGIO – LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI TIZIANO RENZI