“SIAMO ALLE COMICHE FINALI: LA DESERTIFICAZIONE DEL CENTRO HA SPINTO MOLTI DEMOCRISTIANI DORMIENTI A TENTARE DI FARE UNA NUOVA DC...” – PAOLO CIRINO POMICINO: “ACCANTO ALLA COMICITÀ C’È LA VERGOGNA. IN 30 ANNI I DEMOCRISTIANI PRESENTI IN PARLAMENTO ALTRO NON HANNO FATTO CHE DIVIDERSI FINO ALLA SCOMPOSIZIONE DELL’ATOMO. CASINI, ROTONDI, LUPI, CESA, CASTAGNETTI, MARTINAZZOLI, MASTELLA E TANTI ALTRI ANCORA HANNO SMARRITO CIÒ CHE LA DC AVEVA INSEGNATO E TUTTI SONO DIVENTATI GUITTI DELLA POLITICA IN ATTESA O DI UN PO’ DI POTERE O ADDIRITTURA ALTE CARICHE DELLO STATO…”

-

Condividi questo articolo


paolo cirino pomicino foto di bacco paolo cirino pomicino foto di bacco

Paolo Cirino Pomicino per Dagospia

 

Siamo ormai alle comiche finali. La desertificazione dell’area politica di centro ha spinto molti democristiani dormienti a tentare di fare una nuova DC. Naturalmente secondo ormai la trentennale tradizione, ognuno tenta di fare la propria DC e nelle prossime settimane vedremo un fiorire di convegni, di riunioni e di voli pindarici. L’aspetto comico, però, non è questa proliferazione di iniziative ma la decisione dei cari custodi dei simboli della balena bianca, il nome, lo scudo e via di questo passo.

ANDREA SPIRI - THE END ANDREA SPIRI - THE END

 

Rotondi e Castagnetti si divisero le spoglie del più grande partito della storia unitaria del paese spinti però solo da interessi personali. Abbiamo letto, allibiti, cose che sospettavamo ma di cui non avevamo documentazione. Lo storico Andrea Spiri nel suo ultimo libro “THE End” alla pagina 142 parla di un documento riservato in cui l’ambasciatore americano a Roma nel 1993 Reginald Bartgolomew manda un messaggio alla segreteria di Stato ed alla Casa Bianca in cui racconta di aver ricevuto una delegazione della DC costituita da Castagnetti, Martinazzoli, Rosa Russo Iervolino, Gabriele de Rosa e qualche altro ancora.

pierluigi castagnetti foto di bacco pierluigi castagnetti foto di bacco

 

Bartholomew spiega che ha registrato la decisione di quella delegazione di non rifare più la DC nonostante i tentativi di Rosa Russo Iervolino. Una parte della sinistra democristiana si era già consegnata per viltà agli eredi del partito comunista e, naturalmente, dormirono sonni tranquilli  tranquilli perché nessuno di loro ebbe un avviso di garanzia. Eppure tutti avevano contributi elettorali dichiarati solo parzialmente. Quella scelta non fu una scelta politica ma solo una scelta di convenienza personale e di potere.

 

giorgia meloni gianfranco rotondi foto di bacco (2) giorgia meloni gianfranco rotondi foto di bacco (2)

Quel gruppo si mise sotto l’ombrello di Romano Prodi che era democristiano ma non troppo ed era peraltro ampiamente collegato ai piccoli o grandi potentati economici che controllavano parte rilevante della grande stampa. Il libro di Spiri apre squarci di verità ampiamente nascosti in questi anni da complicità diffuse ed ecco perché il mio vecchio amico Gianfranco Rotondi ha mandato addirittura una diffida di carattere generale impedendo a chi volesse fare la DC di lasciar perdere.

 

Accanto alla comicità c’è la vergogna. In 30 anni i democristiani presenti in parlamento altro non hanno fatto che dividersi fino alla scomposizione dell’atomo. Casini, Rotondi, Lupi, Cesa, Castagnetti, Martinazzoli, Mastella e tanti altri ancora hanno smarrito ciò che la DC aveva insegnato e, chiedendo scusa per quello che sto per dire, tutti sono diventati guitti della politica in attesa o di un po’ di potere o addirittura alte cariche dello Stato.

clemente mastella pierferdinando casini foto di bacco (2) clemente mastella pierferdinando casini foto di bacco (2)

 

Detto questo coltivo la speranza, grande virtù cristiana, che tutto cambi e l’Italia possa tornare ad avere un sistema politico degno di un grande paese ma sarebbe ora che chi per viltà si consegnò agli eredi del PCI possa trovare il coraggio di ammetterlo e di tornare oggi sui propri passi. Papa Bergoglio ci invita sempre alla Misericordia ed al perdono. Questa è l’ora per ciascuno di noi di perdonare e di farsi perdonare nell’interesse del paese.  

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…