“SONO ORMAI VISIBILI LE CREPE E LE INCOMPRENSIONI CHE CORRODONO IL GOVERNO” - STEFANO FOLLI: “IN CRISI DI VOTI E DI IDEE, FORZA ITALIA E LEGA, HANNO TENTATO DI IMPORRE UNA SERIE DI EMENDAMENTI (TRA CUI LO SCUDO PENALE PER GLI EVASORI) CHE GIORGIA MELONI HA ACCOLTO NELLA SPERANZA CHE POI SI RIVELASSERO IMPRATICABILI. MA A QUALE PREZZO? L'IMMAGINE DELL'ESECUTIVO PER LA PRIMA VOLTA RISULTA INDEBOLITA. NÉ BERLUSCONI NÉ SALVINI HANNO LA FORZA DI METTERE IN CRISI LA COMPAGINE. NON SAPREBBERO DOVE ANDARE. MA INTANTO INAUGURANO LA SOLITA TATTICA DEL LOGORAMENTO”

-

Condividi questo articolo


Stefano Folli per “la Repubblica”

 

berlusconi meloni salvini alle consultazioni berlusconi meloni salvini alle consultazioni meloni berlusconi salvini al quirinale meloni berlusconi salvini al quirinale

Il modo confuso e compresso nei tempi attraverso cui si arriva ad approvare la legge di bilancio non è una novità. Quasi ogni anno, con rare eccezioni, si ripete la scena a cui assistiamo in queste ore. L'immagine del governo risulta intaccata - è un eufemismo - e il Parlamento viene offeso. Quella delle due Camere che affronta per prima l'esame del testo dispone di un paio di giorni, in genere anche meno, a ridosso di Natale; l'altra, a un centimetro da Capodanno, ha un ruolo meramente ancillare, dal momento che una correzione, anche minima, comporta un ritorno alla prima assemblea.

 

meloni salvini berlusconi al quirinale meloni salvini berlusconi al quirinale

E l'esercizio provvisorio è dietro l'angolo. Cosa cambia allora quest' anno, e in peggio? Il fatto che era lecito attendersi un cambio di passo dal governo di destra-centro, titolare di una maggioranza solida e appena conquistata nelle urne dopo un lungo periodo di esecutivi deboli o comunque definiti "tecnici". Il governo Meloni aveva l'occasione di far vedere che l'aria era cambiata, in sintonia con la retorica di cui la destra ha sovente abusato. E ovviamente la legge di bilancio, la vecchia finanziaria, era perfetta per dimostrare quali fossero le carte che il nuovo equilibrio politico metteva sul tavolo.

meloni berlusconi salvini ronzulli meloni berlusconi salvini ronzulli

 

S'intende che le scelte dell'alleanza FdI-Lega-FI sarebbero state diverse da quelle di un esecutivo di centro-sinistra: ma qui si sarebbe entrati sul terreno della polemica politica. Peraltro, prima di questo legittimo e scontato esito, la destra aveva l'opportunità di imporre un metodo nuovo grazie alla sua forza parlamentare.

 

Dunque più di uno, anche dai banchi dell'opposizione, si attendeva scelte chiare, a dimostrazione della coesione interna della coalizione, e massimo rispetto verso un Parlamento che non aveva bisogno di essere esautorato una volta ancora. In breve, questo scenario avrebbe rinforzato il profilo del destra-centro e certo non poteva essere gradito dalle parti delle sinistre.

 

meloni lupi berlusconi e salvini al quirinale meloni lupi berlusconi e salvini al quirinale

Vediamo invece in queste ore come l'occasione è stata sprecata. Ed è singolare, se si pensa che la legge era stata nel complesso approvata dall'Unione. Con alcuni rilievi, vero, e qualche bocciatura su questioni di bandiera (ad esempio il famoso uso del contante). Ma nel complesso l'Europa non aveva messo in difficoltà Roma più di tanto.

 

È passata la linea secondo cui il governo di destra ha diritto ad avere la sua chance , mentre l'isolamento provocherebbe conseguenze rischiose e forse innescherebbe l'effetto contagio temuto da qualche cancelleria. In altre parole, la cornice non era ideale, data la scarsezza delle risorse economiche, ma nemmeno negativa. E una maggioranza solidale aveva gli strumenti per superare l'ostacolo del bilancio. Viceversa il destra-centro ha cominciato a regolare i suoi conti.

SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI

 

Due partiti in crisi di voti e di idee, Forza Italia e Lega, hanno tentato di imporre una serie di emendamenti - tra cui lo scudo penale per gli evasori - che Giorgia Meloni ha accolto nella speranza che poi si rivelassero impraticabili nella realtà. Così pare sia avvenuto, ma a quale prezzo? Sono ormai visibili le crepe e le incomprensioni che corrodono il destra-centro.

 

E l'immagine dell'esecutivo per la prima volta risulta indebolita. Come è logico, né Berlusconi né Salvini hanno la forza e nemmeno l'intenzione di mettere in crisi la compagine. Non saprebbero dove andare. Ma intanto inaugurano la solita tattica del logoramento. Troppo deboli per imboccare un'altra strada, ancora abbastanza solidi per rifiutare di allinearsi senza un fiato alla leadership meloniana.

 

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 5 salvini meloni berlusconi piazza del popolo 5

La legge di bilancio poteva costituire una discriminante positiva per la maggioranza, invece si rivela uno spartiacque negativo. A gennaio la presidente del Consiglio dovrà dare slancio al suo governo, se non vorrà farsi davvero logorare. Con l'economia ancora incerta, i temi da cui ripartire saranno soprattutto due: la riforma fiscale e quella della giustizia.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....