“VIRGINIA RAGGI SI VUOLE RICANDIDARE? AL MOMENTO LE NOSTRE REGOLE NON GLIELO PERMETTONO” - ROBERTA LOMBARDI: “POI BISOGNA PRIMA VEDERE COME FINISCE LA CONSILIATURA. NON ESISTONO PATENTI DI ONESTÀ, NEMMENO PER NOI DEL M5S. DI SICURO, QUEST'AMMINISTRAZIONE, SEPPUR CON LENTEZZA, CE LA STA METTENDO TUTTA PER PORTARE BUONE REGOLE NELLE GARE. SPADAFORA DICE CHE ROMA È UN PROBLEMA, ANCHE PER IL M5S. TROVO MORTIFICANTE QUESTA RIDUZIONE…”

-

Condividi questo articolo


Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

virginia raggi roberta lombardi virginia raggi roberta lombardi

Roberta Lombardi, capogruppo M5S in Regione Lazio, tornerebbe in Campidoglio - come nel dicembre del 2014 - con le arance il giorno dopo gli arresti per Mondo di mezzo?

«Al di là della sentenza della Cassazione, che esclude la mafia, noi denunciavamo un fenomeno corruttivo che è stato dimostrato».

 

Ma la narrazione del M5S su Mafia Capitale è stata, per voi, un volano incredibile.

«Ma questa sentenza in qualche modo peggiora la situazione: dice che non c'era bisogno della mafia per infestare l'amministrazione pubblica. Insomma, il problema c'era e la sentenza lo conferma».

 

virginia raggi roberta lombardi beppe grillo virginia raggi roberta lombardi beppe grillo

Usaste il brand Mafia Capitale per vincere il Campidoglio a mani basse.

«In quella situazione, al di là di Virginia, credo che chiunque avrebbe vinto purché si fosse presentato alternativo al vecchio sistema dei partiti».

 

Ora dopo 3 anni, siamo davanti alla fine di un alibi?

«Per quanto riguarda l'efficienza dei servizi c'è ancora molto da fare. Questo è vero. Al contrario, però, sulle regole abbiamo lavorato strenuamente per portare la legalità».

 

Ma le inchieste su Marra e sullo stadio di Tor di Valle?

roberta lombardi virginia raggi roberta lombardi virginia raggi

«Non esistono patenti di onestà, nemmeno per noi del M5S. Di sicuro, quest'amministrazione, seppur con lentezza, ce la sta mettendo tutta per portare buone regole nelle gare. Si è passati dagli affidamenti per il verde, che erano diretti ed indirizzati verso i soliti, ai bandi: un notevole passo in avanti. Non trova?».

 

Intanto, domani Roma si blocca per lo sciopero dei sindacati.

«Anche qui: serve coerenza. Le municipalizzate che abbiamo trovato, penso ad Ama e Atac, erano delle voragini di debiti figli di anni di malagestione in cui tutti sono stati coinvolti».

 

Si è rotto l'asse del M5S con i sindacati: la preoccupa?

«E' sbagliato strumentalizzare politicamente uno sciopero che rimane un diritto costituzionale. Quanto a noi, come M5S, non abbiamo mai avuto un sindacato di riferimento».

roberta lombardi virginia raggi roberta lombardi virginia raggi

 

Spadafora dice che Roma è un problema, anche per il M5S.

«Trovo mortificante questa riduzione: Roma semmai può essere un problema per i romani, al di là dei partiti».

 

Raggi si vuole ricandidare.

«Vediamo prima come finisce la consiliatura. Poi faremo un ragionamento. Al momento le nostre regole non permettono una ricandidatura di Virginia».

 

Il Pd non è più mafioso. Ora entrerete in giunta in Regione?

DI MAIO RAGGI LOMBARDI DI MAIO RAGGI LOMBARDI

«La mafia è un sistema che costruisce le proprie radici sulla capacità corruttiva. Ed i politici, quando condannati, non sono vittime di questo sistema, ma compartecipi. Il Pd o qualunque altra forza politica che amministra la cosa pubblica e antepone il tornaconto privato a quello pubblico, si inserisce in un sistema pericoloso e dannoso per i cittadini».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…