- LEGGE “AD PATONZAM”? PD E PDL PROPONGONO I DOMICILIARI PER LE PENE FINO A 6 ANNI (PER I GIUDICI UN ALTRO RISCHIO) -

La legge delega by Ferranti e Costa prevede che sia il giudice a decidere se mandare in cella o a casa il condannato, col pericolo di ritorsioni - Berlusconi eviterebbe così anche l’unico anno di cella - Ma anche stalker, corrotti e occultatori di cadaveri farebbero festa…

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Beatrice Borromeo per il "Fatto quotidiano"

Salva tutti e voluta da (quasi) tutti: la legge-delega firmata da Donatella Ferranti (Pd) ed Enrico Costa (Pdl) in discussione alla Camera riesce nell'arduo compito di distribuire regali molto apprezzati (a mafiosi, truffatori, colletti bianchi e ancora una volta a Berlusconi) e contemporaneamente di mettere i giudici in una condizione di potenziale pericolo. Saranno loro, infatti, a decidere discrezionalmente se mandare in carcere o ai domiciliari una lunga serie di criminali.

Berlusconi in tribunaleBerlusconi in tribunale

Perché questo stabilisce la Ferranti-Costa: ai reati puniti con pena fino a 6 anni si potrà applicare la detenzione domiciliare, che da misura alternativa al carcere diventa pena principale. E chi beneficerà della novità? Per citare un paio di categorie, il condannato per atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi e l'occultatore di cadaveri.

NIENTE CARCERE
Corruzione in atti d'ufficio, minaccia e violenza privata, alterazione d'armi: sono casi di scuola. Reati-spia che spesso sono collegati all'associazione mafiosa, ma che - quando mancano le prove del delitto più grave - vengono gestiti come reati comuni. E saranno i giudici a decidere se i condannati per queste fattispecie di reato potranno beneficiare o meno dei domiciliari.

"Si dà ai giudici un onere molto grande - dice il deputato M5S Vittorio Ferraresi - perché le situazioni ambientali spesso condizionano le scelte". La paura di molti magistrati è che si possano verificare ritorsioni nei confronti di quei giudici che optino per il carcere, dato che la loro non sarà più una scelta obbligatoria per legge, ma discrezionale.

Tra i reati che si potranno scontare a casa c'è anche la procurata inosservanza di pena, che viene imputata a chi aiuta i latitanti (il pastore che offrì rifugio nella sua masseria a Bernardo Provenzano, è stato condannato proprio per questo).

Donatella-FerrantiDonatella-Ferranti

DONNE MAZZIATE
Poi c'è una "buona" notizia per il gentil sesso: appena ratificata la convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, Ferranti e Costa propongono di tenere fuori dalle prigioni pure gli stalker. Proprio loro che, dagli arresti domiciliari, potranno continuare indisturbati a perseguitare le loro vittime.

"É incredibile che proprio in questo periodo in cui si chiede il reato di femminicidio, si consenta allo stalker non solo di scontare la condanna comodamente a casa sua, ma pure di beneficiare della messa alla prova ai lavori di pubblica utilità. Servirebbe un po' di coerenza" , dice Nicola Molteni, capogruppo leghista in commissione Giustizia (solo Lega, Fratelli d'Italia e 5 Stelle stanno facendo opposizione alla legge-delega).

In più, aggiunge Molteni, "non è l'unico reato contro le donne che avrà accesso ai domiciliari: la legge include anche i condannati per prostituzione minorile". Proprio il reato per cui è stato condannato Berlusconi.

Se al Cavaliere venissero confermate in Cassazione tutte le condanne provvisorie accumulate finora (12 anni in totale), le sconterebbe così: un anno in carcere (proprio quello per prostituzione minorile, che finora, essendo un reato sessuale, non prevede misure alternative nemmeno per gli ultrasettantenni beneficiati dall'ex Cirielli); 8 anni ai domiciliari; e i restanti 3, come prevede la legge penitenziaria, ai servizi sociali, cioè in libertà.

Grazie alla Ferranti-Costa, sparirebbe anche l'unico anno di carcere, che verrebbe scontato anch'esso nella villa di Arcore: proprio dove B. era utilizzatore finale dei bunga bunga.

E I SOLDI?
Ferranti e Costa - aggiungono i 5Stelle - "hanno anche dimenticato di spiegare dove prenderanno i soldi: sia la messa alla prova sia i domiciliari, siccome bisognerà intensificare i controlli e le forze dell'ordine sono già sotto organico, costeranno un bel po'".

I deputati M5S segnalano anche un altro problema: se la nuova norma non sarà retroattiva, chi oggi è in cella per un reato punito fino a 6 anni vedrà i nuovi condannati per reati analoghi accomodarsi a casa propria: "Il che potrebbe aprire la strada a un ulteriore innalzamento delle misure alternative al carcere. Quanti altri regali vogliamo fare ai criminali?" .

 

 

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