LETTERE DA ABBOTTABAD - VOLEVA CAMBIARE IL NOME QAEDA CON QUALCOSA DI PIÙ ACCATTIVANTE, PRETENDEVA COMUNICATI BEN SCRITTI - COME UN QUALSIASI BERLUSCONE SI TINGEVA I CAPELLI PER APPARIRE MEGLIO IN VIDEO (“I MEDIA OCCUPANO UNA PARTE IMPORTANTE DELLA NOSTRA BATTAGLIA”) - OSAMA’S DREAM: ASSASSINARE OBAMA E L’ATTUALE DIRETTORE DELLA CIA ED EX COMANDANTE DELLE OPERAZIONI MILITARI IN AFGHANISTAN, DAVID PETRAEUS…

Condividi questo articolo


Guido Olimpio per il "Corriere della Sera"

OSAMA BIN LADENOSAMA BIN LADEN

Osama era tutto e niente per Al Qaeda. Contabile, leader e perfino censore. Fino all'ultimo, nel rifugio-eremo in Pakistan, ha cercato di mettere in riga i cattivi ragazzi. Quei mujaheddin che usavano la sigla qaedista ma poi facevano ciò che volevano. Con stragi ingiustificate che hanno finito per alienare la comunità musulmana e distratto dall'obiettivo principale: l'America e i suoi dirigenti.

osama binladen x002osama binladen x002

È un Osama frustrato, determinato a imporre il proprio ordine, quello che emerge dalle «lettere di Abbottabad». Una minima parte - oltre 170 pagine - delle carte sequestrate nella palazzina dove il leader è stato ucciso un anno fa.
Ieri il centro antiterrorismo dell'Accademia di West Point ne ha iniziato la pubblicazione. Non grandi novità, piuttosto uno sguardo sulle dinamiche qaediste.

Nel movimento - notano gli analisti - esistevano posizioni diverse. La prima rappresentata dal convertito americano Adam Gadahn, che sollecitava una presa di distanze dalle fazioni responsabili di massacri ai danni dei musulmani. Una seconda favorevole all'inclusione dei gruppi regionali nella struttura più importante. La terza, guidata da Osama, che cercava di mantenere un'influenza senza garantire l'uso del marchio.

abbottabadabbottabad Osama BinladenOsama Binladen

È curioso che lo stesso Bin Laden prenda in prestito dai media - lo ammette lui stesso - la sigla «Al Qaeda centrale» per indicare la leadership storica. Un nome che comunque non piace al leader e infatti vorrebbe cambiarlo.

Le missive sono dei richiami forti. Osama non si fida degli affiliati regionali - cita gli Al Shebab somali - li rimprovera, auspica un approccio cauto con messaggi affidati ai corrieri. Bin Laden non gradisce gli attacchi kamikaze solitari. Meglio usare un numero ampio di attentatori, afferma. Chiede che siano creati due team per uccidere Obama nel caso si rechi in Afghanistan.

Reagisce male quando gli propongono la promozione dell'imam yemenita Al Awlaki. Famoso sul web per i sermoni in inglese, vorrebbero metterlo alla testa di Al Qaeda nello Yemen. Il capo risponde: «Rimanga nella sua posizione» e suggerisce che sia necessario testarlo prima sul «campo di battaglia». Interagisce molto con Gadahn e Attiya mentre sembra lontano dal suo successore Al Zawahiri. Poi se la prende con i talebani dopo il fallito attacco a Times Square. Non lo avevano avvertito e l'attentatore aveva mentito.

abbottabadabbottabad

«È un tradimento», sentenzia. Contrasti - interessanti - emersi anche in altri scambi.
Ecco che allora Bin Laden propone ai suoi un «memorandum di intesa» affinché i gruppi, prima di agire, ottengano la sua autorizzazione. E pretende comunicati accurati in quanto «i media occupano una parte importante della nostra battaglia». Dunque solo informazioni precise. Cosa che a suo giudizio non fa la rivista jihadista online Inspire, responsabile di «conseguenze pericolose».

BARACK OBAMABARACK OBAMA

Preoccupato degli «errori crescenti» - i massacri in Iraq, ad esempio - Osama scrive: se gli emiri locali non si scusano «dovremmo essere noi ad assumerci la responsabilità».
Tutto è rimasto nelle «lettere di Abbottabad». Le prediche sono state affogate nel sangue. Da Bagdad alla Nigeria.


BIN LADEN, PIANO PER ASSASSINARE OBAMA
Domenico Zappia per "America 24" - http://america24.com/

Alcuni documenti rinvenuti dentro il rifugio di Osama bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, dimostrano come l'ex leader di al Qaida regolarmente chiedeva ai suoi subordinati di pianificare nuovi attentati, fra cui anche l'assassinio del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Stando al sito dell'emittente Msnbc, questo è uno dei particolari emersi dai dati raccolti dai Navy SEAL durante il raid del primo maggio 2011.

David PetraeusDavid Petraeus OSAMA BIN LADEN - LETTERE DA ABBOTTABADOSAMA BIN LADEN - LETTERE DA ABBOTTABAD

Anche un ex membro dell'Amministrazione Obama ha confermato che l'ex leader di al Qaida Osama bin Laden avrebbe voluto assassinare Obama e l'attuale direttore della Cia ed ex comandante delle operazioni militari statunitensi e Nato in Afghanistan, il generale David Petraeus. Ma per l'ex direttore del Centro antiterrorismo nazionale Michael Leiter, intervistato dallo show "Today" dell'emittente NBC, bin Laden più di qualsiasi altra cosa sognava un altro attentato su larga scala sul suolo americano. Ciononostante, ha sottolineato Leiter, più che un vero e proprio piano, per lo sceicco del terrore, queste erano solo idee.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO