LOLLO RUBATO ALL’AGRICOLTURA! – IL MINISTRO DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E COGNATO D’ITALIA, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, DI FRONTE ALLE PROTESTE “DEI TRATTORI” PRENDE POSIZIONE: “IL GOVERNO STA DALLA PARTE DEGLI AGRICOLTORI, LA VERITÀ È CHE LE POLITICHE DELL’UE SONO STATE FOLLI”. VEDREMO COSA SUCCEDERÀ QUANDO I SUOI CARI COLTIVATORI SI ACCORGERANNO CHE ANCHE IL SUO GOVERNO NON POTRÀ FARE NULLA (ANZI) PER EVITARE L'AUMENTO DEI COSTI E DARE UNA SFOLTITA ALLA BUROCRAZIA...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Agostino Gramigna per il “Corriere della Sera”

 

francesco lollobrigida 2 francesco lollobrigida 2

Si chiama «la protesta dei trattori». E sta unendo, per ora, l’Europa come non sempre riesce a fare la politica. Tutto è cominciato in Germania, a metà dicembre.

 

[...] Alle manifestazioni si sono poi uniti coltivatori e allevatori di Francia, Grecia, Belgio e Lussemburgo (in Francia, le barricate stradali con camion e trattori ricordano i blocchi attuati nel 2018 dai «gilet gialli», la cui azione paralizzò a lungo il Paese).

 

protesta degli agricoltori a pescara protesta degli agricoltori a pescara

Negli ultimi giorni, il contagio della protesta è arrivato anche in Italia. Le azioni sono spontanee e si formano dal basso. La giornata di ieri ha segnato una svolta. Centinaia di trattori hanno occupato strade e piazze in diversi punti della Penisola. La più radicale a Orte (Viterbo).

 

Più di cento mezzi si sono radunati sulla rotatoria all’ingresso autostradale, sulla A1.

Il casello è stato chiuso per oltre due ore sia in entrata che in uscita. Si leggeva sui cartelli dei manifestanti: «Non vogliamo sussidi, vogliamo il giusto prezzo per ciò che produciamo». «Sosteniamo il made in Italy». Altre due manifestazioni si sono svolte a Enna e a Pescara.

 

francesco lollobrigida al tg1 francesco lollobrigida al tg1

[…] Gli agricoltori non sono una categoria omogenea. La realtà è complessa.  Ma in genere il forte malcontento trae origine da alcuni fattori: aumenti dei costi […], eccesso di burocrazia, difesa dei sussidi europei, tasse elevate. […]

 

Evocato in vario modo dai manifestanti, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha precisato la posizione del governo. Spiegando che c’è una differenza tra la situazione italiana e quella delle altre proteste europee: «Il governo Meloni è dalla parte degli agricoltori senza se e senza ma. Da noi non c’è un governo da convincere come sta avvenendo in altre nazioni. La verità è che le politiche dell’Ue, avallate dai governi che ci hanno preceduto, sono state semplicemente folli. Mentre l’Italia ha mantenuto i benefici sul carburante agricolo e non ha intenzione di cambiare questa scelta».

 

protesta degli agricoltori al casello di orte 5 protesta degli agricoltori al casello di orte 5

La protesta dei trattori è comunque destinata a durare. Almeno stando alle parole e alla rabbia di chi la porta avanti. Raduni sono previsti martedì prossimo in varie zone della Lombardia, in Toscana e in Sardegna dal movimento «Riscatto Agricolo». Mercoledì un altro gruppo sta organizzando a Verona un grande presidio in occasione dell’inaugurazione di Fieragricola.

francesco lollobrigida francesco lollobrigida francesco lollobrigida al tg1 francesco lollobrigida al tg1

protesta degli agricoltori al casello di orte 1 protesta degli agricoltori al casello di orte 1 protesta degli agricoltori al casello di orte 4 protesta degli agricoltori al casello di orte 4 protesta degli agricoltori a pescara protesta degli agricoltori a pescara

francesco lollobrigida francesco lollobrigida francesco lollobrigida 1 francesco lollobrigida 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...