Marco Gasperetti per il Corriere della Sera
antonio razzi con paola concia in versione canterina
Il primo atto da neoassessora di Paola Concia, appena nominata dal sindaco Dario Nardella (deleghe a Turismo, relazioni internazionali, fiere e marketing territoriale), non avrà come teatro Firenze ma Stoccarda. Un guanto di sfida lanciato contro le opposizioni che l' hanno criticata perché residente a Francoforte?
«Macché è solo un caso - spiega -. Domani (oggi per chi legge, ndr ) devo ufficializzare l' arrivo nel capoluogo toscano il prossimo settembre di Didacta, la più importante fiera mondiale della scuola e dell' educazione che, per la prima volta in assoluto, sono riuscita a portare a Firenze lavorando alla Camera di Commercio italiana in Germania e come consigliera del cda di Firenze Fiera e del Convention Bureau. Sarò in Toscana giovedì e venerdì parteciperò alla riunione della nuova giunta».
PAOLA CONCIA E RICARDA AL MARE
Il sindaco Nardella ha chiamato nuovi «inquilini» a Palazzo Vecchio per un rimpasto di giunta annunciato da tempo. E al posto di un altro nome celebre a livello nazionale, Nicoletta Mantovani, già moglie di Pavarotti (si è dimessa per gli impegni privati), ha scelto Paola Concia, già deputata del Pd, un passato nel Pci, ma renziana convinta.
Concia è anche un' attivista per i diritti civili dei movimenti lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) e protagonista di battaglie nazionali e internazionali contro le discriminazioni omofobe. In più, da oltre un anno mezzo, come membro del consiglio di amministrazione di Firenze Fiera (incarico che adesso lascerà), segue le vicende della città da diversi anni.
Insomma, se nel Pd e nella maggioranza è stato salutato come un buon acquisto da parte della giunta Nardella, la scelta ha però anche suscitato polemiche. Con quasi tutta l' opposizione di Palazzo Vecchio (Sinistra Italiana, Forza Italia, M5S, FdI e altre liste civiche) che ha firmato un documento nel quale si parla di «gaffe» di «dilettanti allo sbaraglio» e di una «trovata pubblicitaria» che costerà cara alle casse comunali.
«Quanto dovremo rimborsare alla signora Concia ogni volta che dovrà recarsi a Firenze dalla sua residenza di Francoforte?», si chiedono polemicamente i firmatari. «Neppure un centesimo - risponde lei -. Non solo perché i viaggi li pago con i miei soldi, ma anche perché sto cercando casa in città e dunque sarò sempre a disposizione». Si occuperà anche dei diritti degli omosessuali? «Non è la mia delega, ma se me lo chiederanno sarò sempre disponibile, anche se Firenze è una città aperta e amichevole», risponde Paola Concia.