MARÒ ADDIO – IERI SERA MARCO MINNITI E' TORNATO CON LE PIVE NEL SACCO. PARE CHE IL RISULTATO NON SIA QUELLO CHE S’ASPETTAVA RENZI… – CAPUOZZO: “IN ITALIA C’È CHI HA FATTO CARRIERA SUI MARÒ”

Tony Capuozzo: “Non è un caso che gli indiani non siano arrivati a istruire un processo, perché non c'è alcuna prova della loro colpevolezza, ci sono al contrario molte prove della loro innocenza. Le indagini sono stare condotte con molta faciloneria, una grande approssimazione e con un teorema: sono stati gli italiani, sono colpevoli”…

Condividi questo articolo


1. DAGONEWS

 

Marco Minniti Marco Minniti

Ieri sera è tornato da Nuova Dehli il sottosegretario con delega ai servizi segreti Marco Minniti, di ritorno da una missione dedicata alla vicenda dei nostri due Marò. Sembra che il risultato non sia quello che s’aspettava il presidente del Consiglio…

 

2. CAPUOZZO: “C’È CHI HA FATTO CARRIERA CON I MARÒ”

Angelo Scarano per “il giornale.it

 

"Non nascondo nel libro di avere un pregiudizio favorevole, in base alla conoscenza personale con Latorre, che mi ha fatto da scorta, in Afghanistan nel 2006, e in generale per la mia esperienza. Non ho mai visto né sentito di un militare italiano con il grilletto facile. Mi è capitato più volte di trovarmi in situazioni di tensione e, al contrario mi sono chiesto: ma quando sparano? I militari italiani sono prudenti, attenti e rispondono al fuoco se attaccati". A dirlo, in una intervista al Tempo, è il giornalista Toni Capuozzo che ha scritto il libro Il segreto dei marò, edito da Mursia.

 

TONI CAPUOZZO TONI CAPUOZZO

Secondo Capuozzo, "non è un caso che gli indiani non siano arrivati a istruire un processo, perché non c'è alcuna prova della loro colpevolezza, ci sono al contrario molte prove della loro innocenza". Sulle indagini, il giornalista afferma che sono state effettuate con "molta faciloneria, una grande approssimazione e con un teorema: sono stati gli italiani, sono colpevoli.

 

Tutto ha avuto subito un forte connotato politico: erano giorni in cui il Partito del Congresso si giocava la maggioranza, in Kerala c'era l'elezione supplettiva per un deputato che era deceduto. L'incidente ai due pescatori rappresentava un'occasione formidabile. Era già decisa la colpevolezza, bisognava solo acconciare un teorema. È stato fatto in modo facilone e maldestro".

 

Salvatore Girone Massimiliano Latorre Salvatore Girone Massimiliano Latorre

Infine, da Capuozzo arriva una dura accusa anche l'Italia: "Siamo disastrosi. Convinti, all'inizio, che la cosa possa finire a tarallucci e vino, ci sfugge completamente la strumentalizzazione politica". Nel suo libro, Capuozzo ricorda che chi ha avuto a che fare sul caro marò tra le sfere militari italiane ha fatto una rapida carriera: "È vero che alcuni posti nella Marina militare sono dei trampolini di lancio. Chi guida la Squadra Navale è chiaro che poi avrà un incarico più importante, tutte persone che avevano carriere brillanti annunciate. Il sospetto è che queste carriere siano un omaggio ad un atteggiamento che ha accettato la supremazia della politica e dell'economia".

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...