MARÒ, CHE PAPOCCHIO - VISTO CHE L’ITALIA VUOLE PROCEDERE CON L’ARBITRATO INTERNAZIONALE E IL CASO DEI DUE FUCILIERI È DA DIECI MESI IN MANO AI SERVIZI, COSA NON HA FUNZIONATO NELLA GESTIONE DEGLI 007?

Una volta messa sotto traccia la diplomazia e affidata la gestione della partita ai servizi si cade inevitabilmente in un mondo poco decifrabile, pieno di doppiezze e ambiguità, discreto per necessità - Ma il Parlamento e l’opinione pubblica hanno il diritto di avere qualche elemento in più...

Condividi questo articolo


Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 

salvatore girone Massimiliano Latorre salvatore girone Massimiliano Latorre

Come anticipato dal nostro Danilo Taino, il governo italiano sembra ormai deciso a procedere con l’arbitrato internazionale sul caso dei marò. Segno che è giunto il tempo di portare il confronto con l’India allo scoperto, sul terreno legale. È quindi lecito domandarsi cosa non abbia funzionato nell’ultimo tentativo di mediazione, iniziato nell’estate scorsa dal nostro Paese con le autorità di Delhi. Un chiarimento importante, per capire in quale contesto si muoverà l’eventuale azione internazionale, per stabilire dove vadano processati i due fucilieri di marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

 

Ufficialmente, sappiamo solo che Delhi, più precisamente il Consigliere per la Sicurezza nazionale del premier Modi non avrebbe a tutt’oggi risposto alla proposta di soluzione concordata, formulata dall’Italia.

 

Salvatore Girone Massimiliano Latorre Salvatore Girone Massimiliano Latorre

Nebbia fitta invece sui contatti seguiti alla delusione del dicembre scorso, quando la Corte Suprema indiana si rifiutò di esaminare le richieste dei marò. Ricordiamo che dal luglio 2014, la gestione della partita è uscita di fatto dalla gestione diplomatica della Farnesina, per diventare un negoziato a livello di intelligence, passando quindi direttamente sotto il controllo di Palazzo Chigi, attraverso il sottosegretario alla presidenza responsabile per i servizi.

 

MODI MODI

È a questo livello che sono stati tenuti i contatti con l’India, nel tentativo di risolvere la controversa vicenda di Latorre (ora in Italia per curarsi) e Girone, in libertà provvisoria a Delhi. Se questo è il caso, poco o punto potrà emergere dall’audizione ad hoc dei ministri degli Esteri e della Difesa, Gentiloni e Pinotti, non ancora fissata ma prevista in Senato per un giorno della prossima settimana. Se non altro per il semplice fatto che da quasi un anno non sono loro i detentori del dossier.

 

pinotti gentiloni pinotti gentiloni

Certo una volta messa sotto traccia la diplomazia e affidata la gestione della partita ai servizi, peraltro molto efficaci in tante occasioni, si cade inevitabilmente in un mondo poco decifrabile, pieno di doppiezze e ambiguità, discreto per necessità. Ma il Parlamento e l’opinione pubblica hanno il diritto di avere qualche elemento in più su come sia andata veramente nella complessa trattativa con le suscettibilissime autorità indiane.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?