MARIA “ETRURIA”, FÒRA DAI BALL! - SONDAGGIO: PER METÀ DEGLI ITALIANI L'EX MINISTRA DOVREBBE RITIRARSI DALLA POLITICA - MICHELE SERRA IN SOCCORSO DELLA ZARINA: “LA BOSCHI E' FINITA IN UN POLVERONE ACIDO E DISTRAENTE. IL PD VUOLE LA TESTA DELLA BOSCHI, IN ATTESA DI QUELLA DI RENZI. UNA VOLTA COMPIUTO IL SACRIFIZIO, MAGARI RIMARRÀ QUALCHE MINUTO PER RAGIONARE SUI BANCARI BANCAROTTIERI, SUI TITOLI MARCI E SUI RISPARMIATORI GABBATI''

-

Condividi questo articolo


1 - L’AMACA

Michele Serra per “la Repubblica”

 

MICHELE SERRA MICHELE SERRA

A Maria Elena Boschi si deve imputare questo: che a trent' anni, giovani e ambiziosi, si dovrebbe e si potrebbe gestire il potere con qualche novità di spirito e di prassi, evitando la trafila di anziani maschi incravattati ai quali domandare clemenza o assistenza per la banca di quartiere. (Sì, è questa la politica, ma non ci si lamenti se poi la politica risulta poco attraente, e gode di così scarso prestigio).

RENZI E BOSCHI RENZI E BOSCHI

 

Per il resto, al termine di duecento talk-show e altrettanti articoli di giornale, la mia opinabile opinione, probabilmente minoritaria, è di un polverone acido e distraente.

 

Il commissariamento di Banca Etruria e di Boschi padre da parte del governo nel quale Boschi figlia militava non basta a diradarlo, il polverone, perché non è delle banche che si parla, quando si parla delle banche, ma della perenne resa dei conti tra i partiti, e del sogno (diffusissimo) di liquidare il Pd, talmente odiato che potrebbe - di rimbalzo - cavarsela benino alle elezioni.

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

 

Tra i tanti in fila per il colpo di grazia impressiona il bocconiano di sinistra Fassina, che da Vespa ha pronunciato una parola sulle banche e mille sulla Boschi, come se la sola cosa che preme a un partito fortemente vocato alla difesa degli interessi popolari fosse vedersi consegnare in una cesta la testa della Boschi, in attesa di quella di Renzi. Una volta compiuto il sacrifizio, magari rimarrà qualche minuto per ragionare sui bancari bancarottieri, sui titoli marci e sui risparmiatori gabbati

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

 

2 - PER METÀ DEGLI ITALIANI L'EX MINISTRA DOVREBBE RITIRARSI DALLA POLITICA

Nicola Piepoli per “la Stampa”

 

Mercoledì in una seduta della Commissione banche Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit, ha fatto una dichiarazione riguardante la sottosegretaria Maria Elena Boschi, che è stata interpretata in diversa maniera dall' opinione pubblica. Ghizzoni ha dichiarato che l' allora ministra si era rivolta a lui per avere informazioni sull' andamento di Banca Etruria, dove era vicepresidente suo padre, per sapere come andava ma senza fare pressioni perché Unicredit acquisisse Banca Etruria.

 

boschi ghizzoni boschi ghizzoni

 

 

 

 

Questa dichiarazione di Ghizzoni è stata considerata attendibile da 6 elettori del Pd su 10 (il 59%) mentre l' opinione pubblica nel suo complesso ha considerato la stessa dichiarazione poco o per nulla attendibile (52%). Perché coloro che tendono a votare Pd hanno interpretato come attendibile questa dichiarazione di Ghizzoni? E perché tutti gli altri si sono schierati dalla parte della dichiarazione «non attendibile»?

 

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

Forse la soluzione si trova nella domanda successiva, in cui abbiamo chiesto cosa dovrebbe fare Boschi in funzione della testimonianza di Ghizzoni. La maggioranza degli elettori Pd, deducono che Boschi dovrebbe continuare a fare politica mentre la totalità degli italiani pensa in maggioranza che dovrebbe ritirarsi.

 

Ovviamente ciascuno ha proiettato sé stesso, le proprie opinioni in un discorso che ha interessato tutti. Per coloro che sono simpatizzanti Pd a Boschi le porte del futuro rimangono aperte, per coloro che appartengono ad altre aree politiche o a nessun'area il suo avvenire in politica è decisamente incerto. In un certo senso le parole di Ghizzoni hanno agito come una cartina di tornasole: ciascuno ha voluto vedere nella dichiarazione dell'ad di Unicredit quello che pensa in prima persona sull' avvenire della sottosegretaria alla presidenza.

boschi ghizzoni boschi ghizzoni

 

In generale, la Commissione banche trova l'approvazione del 51% degli italiani con conseguente approvazione del suo operato che ha portato anche alla luce il caso Boschi.

Guardando alle intenzioni di voto in questi giorni il mondo politico si è piuttosto semplificato.

stefano fassina al corteo a ostia stefano fassina al corteo a ostia

 

 

 

 

A distanza da poco più di due mesi dalle elezioni gli schieramenti si sono confermati tre: un primo schieramento formato dai tre partiti di centrodestra, cioè Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d' Italia, che insieme risultano essere vincenti, anche se di un solo punto percentuale; un secondo schieramento composto da un solo partito, il Movimento 5 Stelle, che risulta essere il primo in numero di voti ma non certo il primo in numero di seggi; e un terzo schieramento formato dai due partiti di centrosinistra e di sinistra, cioè Pd e Liberi e uguali, che superano di poco il 30% e che in ogni caso sono lontani dal poter aspirare a governare il Paese.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...