UN MATTARELLA IN TESTA - GRILLO E BERLUSCONI SPERANO CHE IL PRESIDENTE VIETI A RENZI DI PORRE LA FIDUCIA SULL’ITALICUM - MA LA MUMMIA SICULA FARÀ COME NAPOLITANO: DARÀ COPERTURA ISTITUZIONALE AL BULLO TOSCANO

I grillini sperano che il Presidente manovri in modo da sciogliere le Camere e da tornare in fretta alle urne. Pure Forza Italia tifa per un capitombolo di Renzi, ma chiede in quel caso al Colle di evitare nuove elezioni - D’intesa con la minoranza Pd, gli chiedono di vietare a Renzi la fiducia sull’«Italicum», in modo che si voti a scrutinio segreto…

Condividi questo articolo


Ugo Magri per “la Stampa”

 

mattarella renzi mattarella renzi

Lievitano le aspettative su ciò che farà (o non farà) Mattarella. I grillini sperano che il Presidente manovri in modo da sciogliere le Camere e da tornare in fretta alle urne. Pure Forza Italia tifa per un capitombolo di Renzi, ma chiede in quel caso al Colle di evitare nuove elezioni. Per quanto divisi negli obiettivi, gli uni e gli altri tirano la giacca del Presidente. D’intesa con la minoranza Pd, gli chiedono di vietare a Renzi la fiducia sull’«Italicum», in modo che si voti a scrutinio segreto e magari cada il governo.

 

BEPPE GRILLO AL QUIRINALE BEPPE GRILLO AL QUIRINALE

Mattarella, finora, non si è prestato al gioco. Ha compreso perfettamente che di scontro politico si tratta, la legge elettorale c’entra fin lì. Per dirla con un suo vecchio amico, Castagnetti, si vota «non per l’Italicum, ma per cacciare il governo Renzi». Escluso che Mattarella voglia mettersi a capo dei congiurati.

 

Segue una prassi rigorosamente istituzionale, secondo cui non compete al Quirinale pronunciarsi in merito alla fiducia perché già ci sono gli organi parlamentari competenti. Il Colle osserva l’evolversi dello scontro, e da lassù non sfuggono i tentativi di mediazione in atto. Prevale al momento una fiduciosa attesa. Comunque vada a finire, sono almeno due i motivi che rendono assai improbabile una bacchettata a Renzi, come piacerebbe a Grillo e all’ex Cav.

 

RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMA RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMA

VIVA LA TRASPARENZA

Mattarella non ha mai visto di buon occhio i «franchi tiratori». Da sempre preferisce quanti si battono alla luce del sole. Proprio lui, quando era ministro per i Rapporti col Parlamento, seguì passo passo la riforma dei regolamenti che nel 1988 limitò gli eccessi del voto segreto. Chi vuol saperne di più può leggere il suo intervento del 2011 a un seminario sul tema (reperibile nel web). Escluso che abbia cambiato idea. Se Renzi metterà la fiducia, come antidoto alle pugnalate di nascosto, il Quirinale non ci vedrà un «vulnus» alle regole; semmai - secondo il poco che filtra da quelle parti - la conseguenza di uno scontro condotto con estrema ferocia da ambedue le parti.

 

montecitorio adn x montecitorio adn x

DEMOCRAZIA A RISCHIO

È una tesi che poco affascina Mattarella: ne convengono tutti i suoi interlocutori. In particolare sull’«Italicum» il Presidente non vede nulla che giustifichi certi toni sopra le righe. Tra l’altro (ecco un aspetto molto delicato), il suo predecessore spezzò più di una lancia a sostegno delle riforme renziane.

 

Ne sono testimonianza le parole durissime che Napolitano pronunciò il 16 dicembre scorso, condannando le «spregiudicate tattiche emendative» contro la legge elettorale. Ancora due settimane fa il presidente emerito ha ribadito che sull’Italicum «non si può ricominciare tutto daccapo». Dunque Renzi si è mosso con la promessa di una copertura istituzionale ai massimi livelli. Non è che adesso gli può essere levata senza ragioni eccezionalmente gravi, di cui sul Colle nessuno scorge i presupposti.

NAPOLITANO RENZI GENTILONI NAPOLITANO RENZI GENTILONI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIE DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?