MATTEUCCIO, TI SALVO IO – BERLUSCONI PRONTO A OFFRIRE A RENZIE UN ALTRO PATTO DEL NAZARENO TUTTO SULL’ECONOMIA – UN INSIEME DI LEGGI DA FARE INSIEME, MOLTO PIÙ CHE UN APPOGGIO ESTERNO - - - - -

L’ex Cavaliere sa che il governo è atteso da un’agenda infernale per l’autunno e sogna di riprendersi la scena con un piano che prevede anche uno “choc fiscale”. Da Strasburgo è convinto che arriveranno buone notizie sulla condanna Mediaset e immagina di poter guidare Forza Italia alle elezioni già in primavera

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Ugo Magri per “la Stampa”

 

bacio renzi berlusconi bacio renzi berlusconi

Chi se l’immagina triste, solitario y final, senza nemmeno la fidanzata a tenergli compagnia (Francesca torna oggi dalla Sardegna), sbaglia di grosso. Berlusconi ad Arcore se la passa benone, è attivo e vede un sacco di gente. Lunedì gli ha reso visita Brunetta, baci e abbracci col capogruppo alla Camera.?Ieri è stata la volta del consigliere politico Toti e della portavoce Bergamini. Con Romani e Verdini si sente ogni due per tre. La sua scrivania al primo piano di Villa San Martino è ingombra di carte nonché di appunti manoscritti, poiché l’ex Cavaliere ha la testa concentrata sulle strategie dell’autunno. Forse mai nei giorni di Ferragosto era stato così preso dalla politica.

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Da quando l’hanno assolto per Ruby, gli brucia la voglia di riprendersi la scena. È come se i giudici avessero sguinzagliato una tigre: prima della sentenza si sarebbe accontentato di fare da comprimario, adesso l’uomo nutre ambizioni sconfinate, al punto che i più prudenti dei suoi sono costretti a frenarlo. Accarezza l’ipotesi di proporre a Renzi un bis del Nazareno, però stavolta sull’economia.

 

RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMA RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMA

Non un semplice aiuto a far passare questa o quella misura, come si era vociferato, tantomeno un «soccorso azzurro» casomai qualche voto in Parlamento dovesse mancare. No: l’ex Cavaliere sta ragionando con amici e collaboratori su un vero e proprio «patto per l’emergenza» da contrattare punto per punto con il Pd, senza sotterfugi ma alla luce del sole.?Pare non pretenda in cambio un ingresso di Forza Italia al governo.

 

O perlomeno non ne farebbe, così risulta, una questione pregiudiziale poiché di regalare ai suoi 3-4 poltrone in fondo che gliene importa? Berlusconi è «Silviocentrico». L’hanno convinto che la prossima buona notizia gli arriverà da Strasburgo, dalla Corte dei diritti dell’uomo dove è stata impugnata la condanna Mediaset, e dunque forse già nella primavera prossima sarà in grado di ricandidarsi alle elezioni. Per cui la prospettiva di tornare alle urne gli fa meno terrore perché gli italiani sono un popolo strano, mutevole di sentimento, capace di tutto.

BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI

 

Per farla breve: Berlusconi non sembra più intenzionato a dare una mano gratis, ovvero di favorire Renzi al di fuori di una cornice che sembri a lui dignitosa. Immagina un «do ut des», via libera a certi provvedimenti solo in cambio di certi altri. Pare che in queste ore si stia appassionando alla «flat tax», suo antico pallino. Molto lo seduce la manovra-choc suggerita da Capezzone, 40 miliardi di minori tasse in 2 anni.

 

È convinto che certe sue proposte, contenute nel programma elettorale 2013, siano state copiate con profitto dallo spagnolo Rajoy e dal britannico Cameron. Si domanda che cosa aspetti il governo a picconare l’immenso stock del debito pubblico. ?Chiaramente, bisogna che Renzi sia d’accordo ad allargare un patto limitato a riforme e legge elettorale. Quando si sono visti con Silvio, l’altra settimana, Matteo ha lasciato cadere le avances berlusconiane.

 

BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI

Nell’intervista serale a «Millennium», il premier è stato netto, di allargare l’intesa per ora non se ne parla nemmeno. Ma l’ex Cavaliere ha due frecce al suo arco. La prima coincide con l’«agenda infernale del governo» (come l’ha definita con vena immaginifica Brunetta): sotto lo sguardo sospettoso dell’Europa, delle agenzie di rating e dei mercati, il Parlamento dovrà approvare in autunno

1) le riforme della Costituzione,

2) l’«Italicum»,

3) la nota di variazione al Documento economico finanziario,

4) la legge di stabilità con annesse misure «lacrime sudore e sangue».

 

Inoltre 5) la delega fiscale,

renzi e berlusconi italicum renzi e berlusconi italicum

6) il «jobs act» e 7) lo «sblocca Italia» con la coda velenosa sull’articolo 18. Se vuole prendere di petto la sfida, ragiona ad alta voce Berlusconi, «Renzi non potrà prescindere da noi».?E comunque, anche se volesse procedere con la sua maggioranza, snobbando Forza Italia, ecco l’altra freccia di Silvio: sfilargli un po’ di parlamentari. Come già fece con Prodi. Si segnala un intenso corteggiamento di alcuni senatori Ncd, con tanto di inviti ad Arcore, come ai vecchi tempi. Per riscrivere la storia della legislatura, sarebbe sufficiente che in 6-7 tornassero all’ovile.

 

 

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