MELONI-SALVINI, DUELLO INFINITO – LA DUCETTA SI METTE DI TRAVERSO ALL’AUTONOMIA LEGHISTA E IL “CAPITONE” RISPONDE STOPPANDO IL PRESIDENZIALISMO. AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DI TRENTO IL SEGRETARIO DEL CARROCCIO È LAPIDARIO: “NON TOCCHEREI IL RUOLO DEL CAPO DELLO STATO”. MA APRE ALL’ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER – L’APERTURA A SORPRESA AI MIGRANTI: “LA MANODOPERA QUALIFICATA NON SOLO È UTILE, MA NECESSARIA. SONO FAVOREVOLE AD AMPLIARE I DECRETI FLUSSI”

-

Condividi questo articolo


matteo salvini al festival dell economia di trento 2 matteo salvini al festival dell economia di trento 2

Estratto dell’articolo di Giuliana Ferraino per il “Corriere della Sera”

 

Presidenzialismo o premierato? In tema di riforme istituzionali, Matteo Salvini è cauto. «Non toccherei il ruolo del capo dello Stato e darei a tutti i cittadini la possibilità di indicare direttamente una maggioranza e chi la guiderà, per garantire che non ci saranno ribaltoni politici nell’ambito della stessa legislatura», ha affermato ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collegamento dalla prefettura di Bologna al Festival dell’Economia di Trento, organizzato dal gruppo Sole 24 Ore.

 

SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIO SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIO

«L’indicazione diretta da parte dei cittadini di un presidente del Consiglio porterebbe stabilità, un valore importante per i mercati», spiega. Precisando, però, che «la maggioranza potrebbe anche cambiare il nome del candidato premier, se ci fossero degli impedimenti». Insomma, la maggioranza si porta il premier e non viceversa.

 

Questa scelta non sarebbe in contraddizione con la proposta di autonomia regionale. «Un mandato forte e chiaro per governare 5 anni, con l’indicazione diretta del governo, e conferire più forza alle Regioni, per gestire alcun competenze locali, è un ottimo mix», sostiene.

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME FESTIVALBAR GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME FESTIVALBAR

E rilancia anche l’Ente provincia, che «deve tornare a esistere con tutti gli onori e gli oneri, con competenze e un bilancio, visto che oggi le province non sono in grado di mantenere scuole e strade, che è il loro compito».

 

[…] dopo aver rinnovato la fiducia al presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti («squadra che vince non si cambia»), il ministro ha fatto una dichiarazione a sorpresa sui migranti.

 

«La manodopera qualificata non solo è utile, ma necessaria», sentenzia sapendo che a Trento la disoccupazione è al 3,2%, più bassa del 4,4% medio nel Nordest e di migranti c’è un gran bisogno.

 

«Da ministro degli Interni firmai i decreti flussi. Sono favorevole anche ad ampliare i decreti flussi per alcuni canali, come gli stagionali».

 

Ma specifica: «Diversa è l’immigrazione non gestita o malgestita dall’Europa, che non ha ancora fatto interventi concreti e non ha capito che Lampedusa è un confine europeo». […]

matteo salvini al festival del lavoro matteo salvini al festival del lavoro matteo salvini al festival dell economia di trento 1 matteo salvini al festival dell economia di trento 1 matteo salvini al festival dell economia di trento 3 matteo salvini al festival dell economia di trento 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…