MI PORTI UN COMMISSARIO A FIRENZE – ORNAGHI DECIDE DI COMMISSARIARE IL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO PER “GRAVI IRREGOLARITÀ DI GESTIONE” - A PALAZZO VECCHIO IN PARECCHI SALTANO SULLE SEDIE, A COMINCIARE DAL SINDACO RENZI - LA SOVRINTENDENTE FRANCESCA COLOMBO SI INCAZZA DA MORIRE: “PERCHÉ PROPRIO ADESSO? SONO UNA VITTIMA DELLA POLITICA” - MA IL MINISTERO DI ORNAGHI NON NE VUOL SAPERE E GLI DÀ GIÙ PESANTE...

Condividi questo articolo


Ilaria Ciuti e Fulvio Paloscia per "la Repubblica"

FRANCESCA COLOMBOFRANCESCA COLOMBO

Al Maggio Musicale Fiorentino è di nuovo commissariamento, dopo quello del 2005. Ma se allora (sindaco, e presidente della Fondazione, era Leonardo Domenici) a far scattare il provvedimento ministeriale fu un'insanabile spaccatura all'interno del consiglio d'amministrazione, adesso - con Matteo Renzi a guidare la città e cda - la colpa è «delle gravi irregolarità di gestione» come si legge nella lettera che apre la procedura, ordinata da Ornaghi e firmata dal dirigente del Mibac.

FRANCESCA COLOMBO AL MAGGIO MUSICALE FIORENTINOFRANCESCA COLOMBO AL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Gestione che la sovrintendente Francesca Colombo, voluta e fortemente sostenuta da Renzi, difende con le unghie e con i denti. «La scelta del commissariamento è una gettata di acido in faccia, come accaduto qualche giorno fa al direttore del Bolshoi» dichiara. Uscita poco felice da cui si dissocia anche l'amministrazione comunale: «L'amarezza odierna, seppure comprensibile, non giustifica paragoni impropri» dichiara il vicesindaco Dario Nardella.

Il documento del ministero è durissimo. Si parla di una «gestione non ispirata a criteri di prudenza» e poco trasparente (non mancano tirate d'orecchie a Renzi); si ricorda la severissima lettera dei sindaci revisori, inviata a dicembre e che stigmatizzava la scarsa trasparenza dei conti, la perdita di quasi 3 milioni di euro registrata dal preconsuntivo 2012 e un totale di oltre 17 milioni di erosione del patrimonio, a fronte di una previsione di bilancio che annunciava un attivo di 48 mila 712 euro.

MAGGIO MUSICALE FIORENTINOMAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Oltre al mancato passaggio di proprietà del nuovo teatro dal Comune al Maggio: avrebbe ricapitalizzato la Fondazione, fatto da garanzia nei confronti delle banche per l'accensione di un muto e coprire il fatidico 30 per cento di erosione che determina il commissariamento. A peggiorare la situazione, lo stillicidio di defezioni all'interno del consiglio d'amministrazione: l'ultima, pochi giorni fa, ha fatto scendere i componenti da 7 a 4 (il numero minimo perché sia valido è 5).

MAGGIO MUSICALE FIORENTINOMAGGIO MUSICALE FIORENTINO

«Ho fatto più di quello che chiunque altro avrebbe potuto fare - incalza Colombo - ho preso ogni decisione d'accordo con il sindaco. Anche lui è stupito di questo atto». Ma aggiunge: «Il commissariamento è stato deciso perché non c'è stata una ripatrimonializzazione. Che è responsabilità del Comune. Noi abbiamo messo strutturalmente il Maggio in pareggio. Questo commissariamento si poteva fare già nel 2010. Perché proprio adesso? Perché con questa fretta? Perché a un mese dalle elezioni? Sono una vittima della politica».

I dati, oltre che dalla lettera ministeriale, sono smentiti anche dai sindacati, sul piede di guerra per gli 8 licenziamenti firmati pochi giorni fa da Renzi, che oggi sarà a Roma per incontrare Ornaghi. Preoccupato Zubin Mehta, direttore principale: «A Firenze sono sopravvissuto a ben 10 sovrintendenze, quella della Colombo è stata tra le migliori per la capacità di prendere decisioni ed assumersene la responsabilità. Speriamo che il commissario non rovesci tutto questo».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…