LA NIPOTE A SUA INSAPUTA (IL BANANA LA SFANGA DI NUOVO!) - BERLUSCONI, NEL MAGGIO 2010, CHIESE A MUBARAK INFORMAZIONI SU RUBY - LO DICONO I TESTIMONI IN AULA: VALENTINO VALENTINI, GIANCARLO GALAN E IL DIPLOMATICO BRUNO ARCHI: “BERLUSCONI AVEVA CHIESTO A MUBARAK SE LA RAGAZZA FACESSE PARTE DELLA SUA CERCHIA FAMILIARE, FU QUESTO A SUSCITARE L'INTERESSE” - E IL FARAONE CHE COSA RISPOSE? “RIMASE INCURIOSITO, MA NON CAPÌ BENE LA DOMANDA…”

Condividi questo articolo


da ilsole24ore.com

mohoamed mubarak berlusconi lapmohoamed mubarak berlusconi lap

È ripartito dopo la pausa estiva il processo a Silvio Berlusconi per il caso Ruby con una udienza dedicata a uno dei temi più caldi, quello sui presunti rapporti tra Ruby e il Presidente egiziano, Hosni Mubarak. Il primo testimone é Valentino Valentini, l'ex consigliere per le relazioni internazionali per Palazzo Chigi, che ha ricordato come nel maggio 2010, mese prima del fermo di Ruby, si tenne un vertice bilaterale Italia-Egitto.

«Durante il pranzo, in una fase più rilassata, Berlusconi disse a Mubarak di avere conosciuto una ragazza egiziana di una famiglia a lui vicina che si chiamava Ruby e ne nacque una conversazione piuttosto confusa. Mubarak chiese "Ruby, la famosa cantante?" e anche i membri dell'entourage dicevano la loro».

berlusconi ruby mubarak fberlusconi ruby mubarak f

Domanda il Pm, Ilda Boccassini: «Si parlò di un grado di parentela?». «No, ma di una familiarità». Valentini ha anche raccontato di quando, nel mese di giugno, durante un viaggio in Francia, Berlusconi venne aggiunto dalla notizia del fermo di Ruby. «Fu una mia iniziativa - spiega Valentini - quella di contattare la Questura di Milano per capire cosa stesse accadendo. Dissi a Berlusconi che se voleva potevamo intervenire. Lui mi disse: sì, digli che c'é una ragazza egiziana senza documenti, vedi se ti puoi informare».

«Eravamo sull'aereo, il capo scorta chiamò il capo di Gabinetto della Questura di Milano, Ostuni, e gli spiegò la situazione; a questo punto il Presidente fece segno di passargli il telefono». «Il Presidente disse a Ostuni, che era stata fermata una ragazza egiziana innocua sprovvista di documenti e si offrì di mandare la consigliera regionale Minetti per aiutare l'identificazione e alla fine disse: mi risulta che potrebbe essere parente del Presidente egiziano Mubarak».

«Ricordo che il nome Ruby a un certo punto venne fatto». Ad affermarlo é stato Giancarlo Galan, ex presidente del Veneto, anche lui sentito come testimone al processo Ruby, in relazione alla sua partecipazione nel maggio 2010 a un vertice Italia-Egitto. A quell'epoca, Galan era ministro dell'Agricoltura.

boccassini  jpegboccassini jpeg

«Il pranzo durò tre ore, io ero seduto due posti a sinistra rispetto a Berlusconi. Non si trattò di una colazione particolarmente entusiasmante, parlava sempre Berlusconi, l'interprete traduceva e Mubarak non era molto brillante. Ricordo che il nome Ruby a un certo punto venne fatto. Onestamente - aggiunge - non prestai grande attenzione al dialogo, da quel che capii parlavano di una bella donna egiziana e l'idea che mi feci era che si trattasse di un'attrice o di una cantante».

Giancarlo GalanGiancarlo Galan

Il pm Ilda Boccassini gli contesta un «palese contrasto» con la deposizione resa agli investigatori il 28 gennaio 2011 quando affermò che Mubarak indicò Ruby come appartenente alla cerchia familiare del presidente egiziano.
«L'idea che mi feci era che potesse essere o una parente, o più probabilmente un'attrice o una cantante che frequentava quella cerchia - ribatte Galan -. Era Berlusconi che aveva introdotto quell'argomento e ho avuto l'impressione che Mubarak la conoscesse». «Com'é che ricorda solo quello che disse Berlusconi e non la riposta di Mubarak?», chiede Boccassini. «Ascoltavo con molta più attenzione quello che diceva Berlusconi» é la risposta.

Prima di Galan, ha testimoniato il diplomatico Bruno Archi, anch'egli presente al pranzo con Mubarak. Anche lui conferma che si parlò di Ruby. Gli chiede Ilda Boccassini: «Ci spiega meglio il contesto della frase di Berlusconi su Ruby, che non capiamo come possa avere suscitato l'interesse dei presenti?». «Berlusconi - risponde - aveva chiesto a Mubarak se la ragazza facesse parte della sua cerchia familiare, fu questo a suscitare l'interesse».

«Cosa rispose Mubarak?». «Rimase incuriosito, ma non capì bene la domanda, c'era molta confusione, eravamo a fine pasto e ci furono anche problemi di interpretariato. Mubarak non rispose ma gli altri iniziarono a interloquire dicendo che conoscevano una famosa cantante di nome Ruby».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO