1 - LA SFIDA DELLA MERKEL “SI RICANDIDERÀ NEL 2017 PER IL QUARTO MANDATO”
Andrea Tarquini per “la Repubblica”
Angela Merkel ha cambiato idea. Non vuole più abbandonare la leadership, anzi è decisa a candidarsi ancora una volta a cancelliera federale alle prossime elezioni, previste per il settembre 2017. Come rivela Der Spiegel , allo scopo ha già formato un team per studiare strategia, temi prioritari della campagna, appuntamenti con gli elettori in comizi e online.
angela merkel e la profuga palestinese
E se la notizia pubblicata ieri dal settimanale di Amburgo viene confermata, vuol dire che con ogni probabilità tutti noi altri europei dobbiamo prepararci a una zarina al potere fino al 2021. In tal caso la “fanciulla dell’est” che in debutto di carriera, ai tempi della riunificazione tedesca, veniva chiamata con spregio “il pulcino” dai colleghi maschi, batterebbe ogni record di longevità di capo dell’esecutivo eletto nel mondo libero. A cominciare dai padri della democrazia postbellica tedesca, Konrad Adenauer e Helmut Kohl.
La decisione, narra lo Spiegel , è stata presa in un incontro strategico a porte chiuse. Oltre a “Angie” erano presenti il segretario generale della Cdu (il partito della signora Merkel), Peter Tauber, e il general manager della Dc tedesca, Klaus Schueller. Hanno discusso di tutto: anche del team cui affidare la campagna elettorale, con uno stato maggiore come quello con cui Gerhard Schroeder strappò il potere a Kohl, poi vinse un secondo mandato, all’insegna di riforme dure e di una svolta modernista della Spd, il partito socialdemocratico.
Non è chiaro se poi Merkel, una volta rieletta come oggi fanno prevedere tutti i sondaggi, vorrà restare in carica un pieno quadriennio di legislatura oppure lasciare prima. Ma la voglia di record c’è tutta. Sete di potere? Non solo: nei sondaggi lei vola. E soprattutto, sembra essere la Spd, il suo rivale e insieme alleato nella Grosse Koalition, a gettare la spugna.
Prima il governatore dello Schleswig-Holstein, Torsten Albig, poi l’ex ministro delle Finanze Peer Steinbrueck, hanno detto in pubblico che il più antico partito di sinistra europeo non ha alcuna chance contro di lei che ha spostato a sinistra la Cdu quel che basta, sul welfare come sui diritti dei gay o dei migranti.
angela merkel mangia l aringa con cipolla cruda
E allora lei si prepara a correre, anche contro ogni populista xenofobo. Chi mai può poi immaginarsi Angela Merkel disabituarsi dalla vita quotidiana di timoniere di Germania ed Europa, e di interlocutore preferito di Obama e Xi Jinping?
2 - IL SENSO DI ANGELA PER IL POTERE, REGINA SENZA RIVALI
Lucio Caracciolo per “la Repubblica”
Angela Merkel contro se stessa. Se oggi si votasse in Germania, non ci sarebbe partita. Gli eventuali aspiranti alla cancelleria si candiderebbero al suicidio politico. In un momento di candore, lo ha ammesso persino uno dei dirigenti della Spd, il ministro- presidente dello Schleswig-Holstein, Torsten Albig: «Merkel sta facendo benissimo, è una buona cancelliera ». Ergo, il suo partito potrebbe risparmiarsi la fatica di schierare uno sfidante.
I sondaggi danno l’unione fra cristiano-democratici e cristiano-sociali guidata dalla cancelliera oltre quindici punti sopra alla socialdemocrazia. Solo una catastrofe o un capriccio della storia potrebbero impedire alla “mammina” ( Mutti , come la chiamano benevolmente molti affezionati tedeschi) di riconfermarsi alla guida del governo della maggiore potenza europea.
il saluto maori di angela merkel
Nessuno è rimasto perciò sorpreso dalla rivelazione del settimanale Der Spiegel per cui Merkel ha già deciso di ricandidarsi alle elezioni del 2017. Se davvero vincesse, anziché ritirarsi a metà legislatura, come suggerisce qualche analista, potrebbe essere tentata di ripresentarsi nel 2021 per battere il record di durata al vertice dell’esecutivo federale, detenuto da Helmut Kohl (16 anni e 21 giorni, tra 1982 e 1998).
L’anziano cancelliere, che non ha mai nascosto di detestare quella che per lui era e resta «la ragazzina» — innamorata della poltrona quanto incapace di stare a tavola impugnando correttamente forchetta e coltello — probabilmente ne soffre al solo pensiero.
Nelle settimane più aspre della crisi greca — sedata, non risolta — Angela Merkel ha dovuto ingoiare severe critiche provenienti da sponde straniere ma tradizionalmente amiche.
angela merkel con aereo lufthansa in mano
Americani, francesi, britannici, italiani hanno accusato la cancelliera e il suo ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble di aver imposto alla Grecia una dose insostenibile di austerità, con l’obiettivo di provocarne l’uscita dall’euro. Opzione pubblicamente evocata da Schaeuble e utilizzata dalla cancelliera per costringere Tsipras a ingoiare un piano in cui nessuno crede. Quanto i due leader tedeschi giocassero al poliziotto buono/poliziotto cattivo, o invece perseguissero strategie diverse, lo stabilirà la storia.
Resta che la linea dura, avversata dai principali partner della Bundesrepublik, ha funzionato benissimo in patria. Ciò significa che anche nei prossimi mesi, e sempre più nettamente quanto più si avvicinerà il voto, il governo tedesco terrà una linea intransigente in difesa del rigore economico e monetario. Perché su questa trincea la “cancelliera di ferro” raffigurata dalla Bild-Zeitung con il classico elmetto prussiano è convinta di essere rieletta, anche se non con la maggioranza assoluta sognata dai cugini bavaresi della Csu.
Merkel e Schaeuble sono di gran lunga i politici più popolari di Germania. Perché solidi, competenti, affidabili. Soprattutto, garantiscono di non cedere ai ricatti delle “cicale” del Sud.
merkel noi ve ne facciamo due bergoglio risponde l argentina ne fa tre EVENTO ELETTORALE MERKEL
Ringhiano contro qualsiasi ipotesi di eurobond o altre diavolerie che potrebbero aprire le porte della aborrita Transferunion — un’eurozona solidale in cui i più forti sono disposti a soccorrere i più deboli in nome del bene comune.
Anzi, nella visione germanica non ci sono forti e deboli, solo virtuosi (loro stessi e altri nordici) e viziosi (mediterranei, noi e i francesi inclusi). Che l’area dell’euro funzioni come Transferunion al contrario, con la Germania in permanente surplus commerciale e gli altri a farne le spese, resta tabù in terra tedesca. Almeno fin quando, dopo aver desertificato i mercati europei, la nazione esportatrice per eccellenza non comincerà a subirne i contraccolpi.
Di Angela Merkel si celebra la freddezza con cui evita di prendere posizione su qualsiasi tema finché non sia certa di stare dalla parte giusta, quella vincente. E si sa che non ama lasciarsi trascinare dagli eventi. Quando crollò il Muro di Berlino, lei che si trovava nella sua Ddr, dalla parte sbagliata della storia, non volle rinunciare alla sauna serale. Chi la conosce bene sa però che è meno cerebrale di quanto sembri. Il suo controllo dei sentimenti non equivale all’assenza di emozioni. Tra i sentimenti, quello per il potere è certo tra i più profondi. Altrimenti non si ricandiderebbe per la quarta volta.
merkel ad Ischia merkel-mangia merkel giovane