NON FINISCE L’INCUBO A NAIROBI: IL CENTRO COMMERCIALE ANCORA OCCUPATO DAI MILIZIANI LEGATI AD AL QAEDA

L’assalto continua, ma è già una strage: almeno 59 persone sono morte e altre 200 sono rimaste ferite - L’attentato è stato rivendicato dal gruppo Shebab, affiliato di al-Qaeda in Somalia - 5 ostaggi sono stato liberati stanotte - Fra le vittime un somalo sposato con un’italiana...

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Da "La Stampa.it"

ATTENTATO NAIROBIATTENTATO NAIROBI

È ancora battaglia nel centro commerciale di Nairobi attaccato ieri dai terroristi: due soldati sono feriti. L'assedio delle forze di sicurezza al centro Westgate dura ormai da oltre 20 ore: l'area è isolata e diversi ostaggi sono ancora nelle mani dei miliziani, probabilmente appartenenti al gruppo Shebab, affiliato di al Qaeda in Somalia. Secondo la Croce rossa kenyota le vittime sono almeno 59 e i feriti oltre 200.

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LA RIVENDICAZIONE DEGLI SHABAB
Il gruppo di militanti somali al-Shabab rivendica la responsabilità per l'attacco al centro commerciale di Nairobi e ne minaccia altri. Un messaggio del gruppo legato ad al-Qaeda pubblicato sul suo account twitter ufficiale afferma che gli attacchi sono una rappresaglia per l'azione militare del Kenya in Somalia. Il gruppo ha dichiarato che ora sta spostando il campo di battaglia in Kenya. I militanti hanno scritto che i loro combattenti sono entrati nel centro commerciale di Westgate a Nairobi intorno a mezzogiorno e che più di nove ore dopo erano ancora dentro.

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Al-Shabab ha scritto che i suoi combattenti hanno ucciso 100 persone, ma le affermazioni del gruppo sono spesso esagerate. Le forze speciali militari kenyote sono entrate nel centro, nel tentativo di porre fine alla situazione di stallo. Il sovrintendente della camera mortuaria di Nairobi Sammy Nyongesa Jacob ha dichiarato che almeno 23 corpi di persone uccise nell'attacco sono state portate nella sua struttura, e che tra i deceduti ci sono africani, asiatici e caucasici.

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NELLA NOTTE LIBERATI 5 OSTAGGI
Uomini armati tengono ancora un numero imprecisato di persone in ostaggio all'interno del centro commerciale di Westgate a Nairobi; cinque di loro sono state liberate, mentre le forze di sicurezza hanno avviato una operazione volta a sbloccare la situazione, da ore in fase di stallo. Lo hanno riferito dei funzionari della sicurezza kenyota. Secondo il Centro nazionale operativo per le catastrofi, il numero dei commercianti e impiegati ancora in ostaggio è incerto, ma esercito e polizia presidiano ora massicciamente la zona, ad oltre dodici ore dall'inizio dell'attacco.

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Il Centro ha fatto sapere che le forze di sicurezza sono riuscite a liberare cinque ostaggi. «Le operazioni proseguono - ha dichiarato un responsabile della sicurezza kenyota, armata e in borghese, presente sul luogo dell'attacco. «Libereremo tutte le persone che sono ancora all'interno», ha detto, precisando di non poter rivelare i dettagli delle operazioni in corso ma che «tutto quello che può essere fatto si sta facendo».

LIBERI I MUSULMANI
Un testimone racconta che gli assalitori hanno lasciato scappare i musulmani che si trovavano nel complesso, mentre hanno annunciato che gli altri sarebbero stati colpiti. Elijah Kamau ha spiegato che all'inizio dell'attacco hanno fatto una dichiarazione dicendo ai musulmani di alzarsi e uscire, agli altri di non muoversi e che sarebbero stati il loro bersaglio.

BAMBINI E ADULTI FERITI
Testimoni hanno detto di avere visto diversi bambini e almeno un uomo feriti, portati fuori dal centro commerciale su carrelli per la spesa. Intanto, l'assedio delle forze di polizia al complesso Westgate prosegue, nel tentativo di liberare tutti gli ostaggi ancora dentro il centro e di catturare gli assalitori. Su Twitter le autorità fanno sapere che le strade dell'area sono state chiuse e invitano le persone a non restare all'aperto nei pressi.

LE VITTIME
Tra le vittime dell'attacco al centro commerciale di Nairobi ci sono anche due donne di cittadinanza francese. Lo ha confermato l'Eliseo, secondo quanto reso noto dall'emittente francese France24. Il primo ministro canadese Stephen Harper ha fatto sapere, con una nota del suo gabinetto, che tra le 39 vittime accertate dell'assalto vi sarebbero due canadesi: la diplomatica Annemarie Desloges e un'altra persona che era con lei, non identificata.

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Tra le persone morte nell'attacco al centro commerciale di Nairobi, in Kenya, c'è anche un cittadino somalo, sposato con una italiana, titolare di un permesso di soggiorno in Italia. L'uomo viveva a Torino da diversi anni.

LA CONDANNA DELL'ONU
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu condanna «nei termini più forti» l'attacco terroristico avvenuto a Nairobi, in Kenya. I Quindici ricordano che il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni costituisce una delle minacce più serie alla pace e alla sicurezza internazionale. «Si tratta di atti criminali e ingiustificabili a prescindere dalla motivazione che ne sta alla base», sottolineano i membri dell'organo Onu in una dichiarazione, estendendo le loro condoglianze alle famiglie delle vittime, al governo e al popolo del Kenya.

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