OBAMA, ADESSO SONO KARZAI TUOI! IL PRESIDENTE AFGHANO MINACCIA DI INTERROMPERE I NEGOZIATI DI PACE CON I TALIBAN

Karzai rovina subito la festa a Obama - Il presidente afghano si incazza con gli Usa per aver concesso legittimazione troppo presto ai talebani, che già hanno aperto festanti la loro sede per i negoziati a Doha - Adesso le tanto sbandierate trattative di pace potrebbero subire una battuta d’arresto...

Condividi questo articolo


Maurizio Molinari per "la Stampa"

OBAMA E KARZAIOBAMA E KARZAI

Hamid Karzai fa lo sgambetto a Barack Obama sui negoziati di pace in Afghanistan. A poche ore dall'annuncio del presidente americano al G8 sull'inizio delle trattative fra Kabul e i taleban, Karzai fa sapere che la delegazione afghana «non si presenterà» all'appuntamento di Doha, in Qatar, aggiungendo che «sono sospesi anche i negoziati con Washington» per il mantenimento di 16 basi americane dopo il ritiro delle truppe nel 2014.

obama karzai bigobama karzai big

Il doppio affondo del presidente afghano contro Obama nasce dall'irritazione per quanto avvenuto a Doha, dove i taleban si sono affrettati ad aprire l'ufficio di rappresentanza accompagnandolo con gesti plateali: l'esposizione della loro bandiera dall'edificio, la denominazione della sede come «Ufficio politico dell'Emirato islamico dell'Afghanistan» e la presenza di numerose tv al taglio del nastro, con il conseguente successo di immagine nel mondo arabo. Per Karzai «l'ufficio dei taleban a Doha deve essere solo un indirizzo» perché «non hanno il diritto di esporre la bandiera né di definirsi un Emirato islamico essendo solo un gruppo di insorti, senza status legale».

SOLDATO AMERICANO IN AFGHANISTANSOLDATO AMERICANO IN AFGHANISTAN

Da qui la decisione di «ordinare alla delegazione del governo di non partire per Doha» con l'intento di mettere in imbarazzo l'amministrazione Obama. «Il modo in cui i taleban hanno aperto la sede di Doha è in contrasto con le assicurazioni avute» tuona Karzai, che giudica alla stregua di una provocazione l'arrivo a Doha dell'inviato Usa James Dobbins per incontrare i taleban «prima di accordarci sulle modalità».

SOLDATI AMERICANI IN AFGHANISTANSOLDATI AMERICANI IN AFGHANISTAN

In sostanza, Karzai rimprovera a Obama di aver accelerato tempi e modi dell'apertura ai taleban scavalcando Kabul e consegnando alla guerriglia una legittimazione che potrà avvenire solo a pace siglata. Ed è sulla base di tale disappunto che telefona al Segretario di Stato, John Kerry, decidendo di sospendere il negoziato bilaterale sulle basi permanenti: se Washington apre ai taleban, tutto torna in forse.

SOLDATI AMERICANI IN AFGHANISTANSOLDATI AMERICANI IN AFGHANISTAN

Le fibrillazioni fra Washington e Kabul regalano spazio politico ai taleban, che si affrettato a confermare: «Giovedì a Doha vi sarà l'incontro con i rappresentanti degli Stati Uniti» finalizzata a discutere «lo scambio di prigionieri». Una delegazione americana è arrivata in Qatar proprio per tali colloqui anche se la marcia indietro di Karzai complica la cornice negoziale.

JOHN KERRYJOHN KERRY

Nel tentativo di rimettere il processo di pace sui binari, Obama sfrutta l'incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino per smorzare le tensioni. «Ho parlato a lungo con Karzai prima e dopo l'apertura dell'ufficio dei taleban a Doha» dice Obama, mostrandosi consapevole dei «malumori per come i taleban hanno aperto la sede in Qatar».

«Sapevamo che vi sarebbero state frizioni all'inizio del negoziato ammette Obama - perché fra le parti c'è enorme sfiducia, in quanto si combattono da lungo tempo e la guerra continua ancora ma credo che tutti, incluso Karzai, riconoscano il bisogno di arrivare ad una riconciliazione politica». Intanto i taleban continuano ad attaccare: quattro soldati Usa e cinque agenti afghani sono stati uccisi nelle ultime 36 ore.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…