OCCUPY MONTI - PROTESTE DEGLI STUDENTI E BOTTE DELLA POLIZIA IN TUTTA ITALIA, CONTRO I TAGLI E LE BANCHE - A TORINO BRUCIATE LE FACCE DI MONTI, PROFUMO, FORNERO, COTA E FASSINO - A ROMA ‘MONTI VAMPIRO’ SULL’ALTARE DELLA PATRIA - E CREMASCHI (FIOM) LANCIA IL “NO MONTI DAY”: IL 27 OTTOBRE I MOVIMENTI SCENDERANNO IN PIAZZA. SPERANDO DI NON RIPETERE IL DISASTRO DEL 15 OTTOBRE 2011…

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1 - CRISI: CREMASCHI, 27 OTTOBRE 'NO MONTI DAY' A ROMA
(ANSA) - "Creare un movimento di lotta contro il centrodestra e il centrosinistra, come accade in tutta Europa". Con questo obiettivo nasce il 'No Monti Day', una manifestazione in programma per il 27 ottobre a Roma promossa dai movimenti sociali e dai partiti dell'estrema sinistra. Ad annunciarlo Giorgio Cremaschi del comitato 'NoDebito', in occasione di un convegno su pensioni e welfare. "Oggi in Italia c'é un Governo unico che va da Bersani a Berlusconi passando per Monti" ha detto Cremaschi, sottolineando che "nessuno ha intenzione di mettere in discussione le politiche di Monti e il liberismo". Per questo "serve un'alternativa".

MONTI VAMPIRO SULL ALTARE DELLA PATRIA A ROMAMONTI VAMPIRO SULL ALTARE DELLA PATRIA A ROMA

2 - SCUOLA:PROTESTA STUDENTI,NEL MIRINO TAGLI E BANCHE
(ANSA) - Ci sono i "tagli" alla scuola, ma anche l'indignazione per l'"invadenza" delle banche e la mala politica tra i motivi che oggi hanno portato in piazza, in tutta Italia, migliaia di studenti. Una protesta che simbolicamente apre l'autunno delle rivendicazioni giovanili. Sul fronte della scuola nel mirino ci sono i "tagli", i mancati investimenti nel settore e, più in generale, "la politica dell'istruzione pubblica del Governo". I ragazzi protestano pure per il caro-libri (all'Aie, l'associazione degli editori contestano l'eccessivo costo dei testi) e i tentativi di privatizzare la scuola pubblica.

Secondo la Fgc, "governo e Ue impongono all'Italia una scuola di classe in cui va avanti chi se lo può permettere. Inoltre la condizione dell'edilizia scolastica italiana è pessima e il vincolo del pareggio di bilancio e la spending review non faranno che acuire questa situazione". Ma sono soprattutto la crisi e l'austerità a riscaldare gli animi. Con banche e finanza, ritenute principali responsabili dell'attuale situazione, se la sono presa gli studenti milanesi che hanno riempito di scritte e volantini le sedi di molti istituti di credito.

Giorgio CremaschiGiorgio Cremaschi

A Torino sono state date alle fiamme fotografie dei volti Monti, Profumo, Fornero, Cota e Fassino. A Palermo bersaglio degli studenti è la classe politica. Davanti alla sede della presidenza della regione sono state bruciate un centinaio di tessere elettorali sotto lo striscione "nessuna fiducia nella casta". "E' Il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali - hanno spiegato i manifestanti - ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi".

PROTESTE STUDENTI POLIZIAPROTESTE STUDENTI POLIZIA

3 - SCUOLA: ROMA; STUDENTI, TRASCINATI E PICCHIATI
(ANSA) - Trascinati per terra, picchiati e minacciati con un manganello puntato alla gola. A denunciare quanto accaduto questa mattina durante i tafferugli con le forze dell'ordine a Porta Portese sono gli stessi studenti che stanno ancora manifestando nella capitale. "Tre o quattro di noi - ha raccontato un liceale romano - sono stati bloccati e trascinati per terra dagli agenti. Qualcun'altro ha ricevuti calci alla schiena o è stato fermato con un ginocchio poggiato sulla nuca. E' una cosa assurda, non si può reagire così".

4 - BLITZ A ROMA, 'MONTI VAMPIRO' SU ALTARE PATRIA
(ANSA) - Blitz degli studenti del Blocco studentesco da un balcone sovrastante l'altare della Patria a Roma. Una gigantografia di Monti in 'versione vampiro' con la scritta "baroni" è stata esposta dai ragazzi su uno striscione calato dal tetto al di sopra delle colonne dell'altare, da un balcone del museo Vittoriano che affaccia su piazza Venezia.

PROTESTE STUDENTI POLIZIAPROTESTE STUDENTI POLIZIA

5 - CORTEO TORINO; STUDENTI, 30 CONTUSI E 2 FERITI
(ANSA) - "Abbiamo riportato 30 contusi per caduta a terra e due feriti a causa delle manganellate e delle cariche della polizia". Lo dice Daniele Mirandola, portavoce del Ksa, Kollettivo Studentesco Autonomo, organizzazione del corteo degli studenti di stamani. "Una ragazza di 19 anni - spiega - e un ragazzo di 16 hanno subito ferite lacero-contuse alla testa e sono andati in ospedale,dove sono stati medicati". Il Ksa ha annunciato un'assemblea per mercoledì allo scopo di valutare le iniziative da intraprendere.

6 - VERSO IL NO MONTI DAY DEL 27 OTTOBRE: SARÀ COME IL 15 OTTOBRE 2011?
Angela Mauro per "Huffington Post"

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C'è una data che da qualche settimana gira sui siti internet più antagonisti. E' quella del 27 ottobre. Lo chiamano 'No Monti day', ma rischia di essere una giornata di mobilitazione contro la crisi e le politiche di austerity simile a quella praticata l'anno scorso a Roma contro il governo Berlusconi. Era il 15 ottobre 2011, il Cavaliere barcollava già da tempo a Palazzo Chigi ma era ancora in sella: nella capitale migliaia di persone sfilarono in un corteo turbolento fin dall'inizio, teso di battibecchi tra manifestanti, arrabbiato. I primi scontri ci furono in via Cavour, nemmeno a metà del percorso della manifestazione. E il resto, come si ricorderà, fino a sera in piazza San Giovanni.

PROTESTE STUDENTI POLIZIAPROTESTE STUDENTI POLIZIA

Al di là delle imponenti mobilitazioni degli studenti medi oggi in diverse città, quest'anno i movimenti sociali italiani non hanno prodotto finora un alto livello di organizzazione intorno alle rivendicazioni che invece portano in piazza migliaia di persone negli Usa, in Spagna, in Grecia. In Italia le reti sociali si dimostrano un po' sconnesse e sonnolenti, rispetto agli altri scenari europei. E' una critica-autocritica che ricorre spesso anche in varie assemblee di movimento. La data del 27 ottobre è stata lanciata a settembre dalle frange più radicali nei movimenti sociali e nei sindacati: i sindacati di base Cobas, Rdb, Usb; la sinistra della Fiom, con Giorgio Cremaschi; il Prc e altri. Ma finora non è esplosa nelle cronache, mentre comincia solo ad affiorare nei circoli politici di sinistra.

SCONTRI A ROMASCONTRI A ROMA

In queste settimane, sono in corso a Roma varie riunioni tra promotori e potenziali sostenitori. Le adesioni stanno crescendo, anche perché quella del 27 ottobre è di fatto l'unica data in calendario per il pluri-annunciato ennesimo autunno caldo italiano. Non ce ne sono altre, se si fa eccezione per quella di oggi degli studenti e per altre mobilitazioni in diverse città lanciate per la metà di ottobre in occasione degli anniversari della nascita dei movimenti 'Occupy' stranieri. Appunto: stranieri, non italiani.

SCONTRI A ROMASCONTRI A ROMA

Poca roba per la metà del mese. Mentre la data del 27 ottobre intanto ha già un percorso: partenza da piazza della Repubblica, conclusione in piazza San Giovanni, proprio come il 15 ottobre 2011. Ma a differenza della mobilitazione dell'anno scorso, intorno a quella di quest'anno non c'è stata alcuna "riflessione politica", come la definiscono nei movimenti, intorno al percorso del corteo. Nessun collettivo ha indicato la necessità di arrivare ai "palazzi del potere", in centro a Roma, come invece è avvenuto l'anno scorso, quando tutta la manifestazione si è aggrovigliata intorno a questo dilemma posto da alcuni. Il problema oggi non si è posto. Mentre l'anno scorso il tutto si è sciolto negli scontri comunque, anche se lontano dai palazzi, anche se dentro il corteo.

Questo forse è il sintomo che nessuna delle reti che hanno aderito al No Monti Day vogliono davvero investire energie nella cosa. O semplicemente sono frenate dalle fratture tra le varie realtà. Al momento, nel panorama frantumato (anche qui, come tra i partiti politici tradizionali) dei movimenti italiani, quella del 27 ottobre è l'unica data per convogliare rabbia, frustrazione, precarietà, protesta. In una parola: uno sfogo. Forse senza un progetto politico comune.

 

 

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