ORA BASTA "CONTENIMENTO": IL VIMINALE SGUAINA IL MANGANELLO - LAMORGESE FISSA LA STRATEGIA PER CONTRASTARE "IL SALTO DI QUALITÀ" DELLE FRANGE ESTREMISTE INFILTRATE IN PIAZZA: BISOGNA METTERE IN CONTO CONTRAPPOSIZIONI PIÙ DURE CON I VIOLENTI - IL MINISTERO DELL'INTERNO E SERVIZI SEGRETI FARANNO PIU' CONTROLLI SU CHAT E SOCIAL MEDIA...

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Grazia Longo per "La Stampa"

 

luciana lamorgese foto di bacco (2) luciana lamorgese foto di bacco (2)

Viminale e servizi segreti stanno mettendo a punto una strategia comune per monitorare e prevenire episodi di violenza in piazza come quelli che si sono verificati a Roma l'altro ieri. Per poter meglio intervenire in casi di particolare criticità come quelli degli attacchi da parte di frange neofasciste, sotto la regia di Forza nuova, saranno innanzitutto intensificati i controlli online di chat e social media che rappresentano il principale canale di comunicazione.

 

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Due i livelli di attenzione da parte del ministero degli Interni e della nostra intelligence interna. A cominciare da quello sul "salto di qualità" che riguarderebbe le frange più estreme che sabato hanno infiltrato la protesta e che è stato chiarissimo nel momento in cui un gruppo di militanti di Forza nuova ha puntato sulla sede della Cgil.

 

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Il secondo nasce, invece, dalla certezza che non sarà più possibile, come è stato nei mesi di emergenza Covid, adottare la sola strategia di «contenimento» delle piazze, il che significa mettere in conto contrapposizioni più dure con i manifestanti.

 

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Va bene il principio dell'elasticità, della flessibilità nella gestione delle piazze, ma senza trascurare il rischio di guerriglie urbane. In materia di dispositivi per l'ordine pubblico, quindi, si lavorerà per impedire le partenze e per monitorare con più incisività gli ambienti più a rischio.

 

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Questi temi verranno affrontati dopodomani nel Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. L'incontro - già in programma con al centro l'organizzazione, dal punto di vista della sicurezza, del vertice del G20 che si terrà a fine mese a Roma e sul quale c'è già un'attenzione altissima - servirà anche a delineare la macchina operativa per le prossime settimane visto che l'onda di rabbia non si è certo esaurita.

 

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L'entrata in vigore dell'obbligo del Green Pass venerdì in tutti i luoghi di lavoro potrebbe accendere focolai di protesta ovunque, dai ministeri alle fabbriche fino ai trasporti pubblici.

 

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Nel frattempo il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, in merito all'invasione alla sede della Cgil, precisa che «ha avuto durata limitata, con le forze dell'ordine che successivamente riuscivano a liberare l'immobile prima che i danni si aggravassero ulteriormente, ma è stata in ogni caso sufficiente per evocare di per sé i momenti più bui della vita del nostro Paese e restituire plasticamente la carica eversiva ed antidemocratica che si annida nelle deprecabili azioni di questi delinquenti».

 

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Secondo Piantedosi, inoltre, «il tentativo dei membri di Forza Nuova di innalzare il livello dello scontro potrebbe collegarsi anche ad un'azione di forte contrasto di cui nell'ultimo anno gli stessi sono stati destinatari, articolatasi sia con interventi specifici da parte delle forze di polizia nei confronti di alcuni loro leader sia per mezzo dello sgombero che abbiamo effettuato di due immobili che avevano abusivamente adibito a loro sedi. E questo tipo di attività proseguiranno senza sosta anche nell'immediato futuro».

 

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