PAGARE MONETA, VEDERE RIFORME – IL VIA LIBERA DI BRUXELLES ALLE MODIFICHE DEL PNRR NON È GRATIS: IL GOVERNO ITALIANO HA DOVUTO IMPEGNARSI A SETTE NUOVE RIFORME, CHE DIVENTANO DUNQUE 66 IN TOTALE – I COMUNI SUL PIEDE DI GUERRA: LA RIMODULAZIONE DEL PIANO VA IN CULO AI SINDACI, CHE VEDONO RIDURRE DI DIECI MILIARDI LA LORO DOTAZIONE PER CANTIERI, IN MOLTI CASI GIÀ AVVIATI…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “La Stampa”

 

fitto meloni fitto meloni

Il grande rimescolamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza è compiuto. Dopo mesi di polemiche e i ritardi imposti dalla decisione di accentrare i poteri di gestione a Palazzo Chigi, il ministro degli Affari comunitari Raffaele Fitto ha avuto il via libera di Bruxelles a rimettere mano a un progetto tanto grande quanto fin qui difettoso.

 

Giorgia Meloni, che nella legge di Bilancio non aveva potuto stanziare quasi nulla per il mondo delle imprese, lo ha illustrato ieri in un incontro a Palazzo Chigi: «Abbiamo mantenuto le promesse, abbiamo verificato le criticità e le abbiamo superate». È presto per cantare vittoria, ma è certamente vero che il Recovery Plan ora ha ripreso a camminare, soprattutto nell'assegnazione dei fondi da parte di Bruxelles.

 

raffaele fitto giorgia meloni raffaele fitto giorgia meloni

L'Italia ha ottenuto l'erogazione della terza rata (relativa al secondo semestre 2022), incasserà la quarta entro la fine dell'anno e dovrebbe ottenere entro capodanno il sì alle modifiche della quinta. O almeno, questo è ciò che Fitto prevede accadrà.

 

Come e quanto è cambiato il piano? Un numero su tutti: sono state modificate 145 misure. L'obiettivo su mandato di Meloni era duplice: avere più fondi per il mondo delle imprese […] e tagliare le opere incongrue o che rischiavano di non essere realizzate entro il termine tassativo di agosto 2026.

 

raffaele fitto ursula von der leyen raffaele fitto ursula von der leyen

Il nuovo capitolo si chiama «Repower Eu», che si trasforma nella settima missione del Pnrr italiano. Il governo aveva trattato perché la dotazione fosse più ampia, ma al dunque fra nuovi fondi e rimodulazione di quelli esistenti il capitolo vale 21,4 miliardi di euro. «Una Finanziaria in più» sottolinea Meloni. La dimensione è quella, benché si tratti di soldi che non arriveranno in un solo anno, bensì erogati di qui al 2026.

 

La metà di questi fondi sono destinati a due voci. La prima: i crediti d'imposta per le imprese che faranno investimenti verdi e digitali. […] La seconda: il miglioramento delle infrastrutture elettriche e per il trasporto del gas. Ci saranno 1,3 miliardi in più per permettere di chiudere i cantieri finanziati con gli ecobonus nei condomini e 1,2 miliardi per finanziare la ricostruzione delle zone alluvionate quest'anno in Emilia, Toscana e Marche.

 

MODIFICHE AL PNRR MODIFICHE AL PNRR

La gran parte di questi nuovi fondi sono stati sottratti a progetti dei Comuni per circa dieci miliardi. Avrebbero dovuto essere tredici, ma Bruxelles ne ha salvati tre. Di cosa si trattava? In grandissima parte di cantieri piccoli e piccolissimi, spesso incongrui rispetto agli obiettivi del Piano, ma che i due precedenti governi (Conte e Draghi) avevano permesso.

 

[…]  C'è un però: molte dei cantieri di queste opere minori erano o sono partiti, per di più agevolati da particolari procedure di semplificazione normativa legate al Pnrr. Di qui il comunicato preoccupato del presidente dell'Associazione dei Comuni e sindaco di Bari, Antonio Decaro: «E' arrivato il momento di avere certezze sui finanziamenti statali necessari a evitare il blocco dei lavori».

 

giorgia meloni e raffaele fitto giorgia meloni e raffaele fitto

Fitto ha ribadito che quei soldi verranno restituiti «con altre fonti di finanziamento». Entro la fine dell'anno il governo dovrà emanare un decreto che implementi nelle leggi nazionali il nuovo Pnrr. L'ipotesi è di restituire i dieci miliardi attraverso la programmazione settennale ordinaria europea che permette di terminare i cantieri entro il 2029. Secondo i calcoli in possesso di Palazzo Chigi, i tre quarti di questi progetti comunali valgono meno di centomila euro.

 

Per ottenere il grande rimescolamento del Recovery Plan e l'aggiunta di una "missione" a quelle già previste fin qui (sei) il governo si è impegnato con Bruxelles a sette nuove riforme, che dunque crescono da 59 a 66. Per brevità qui citiamo solo le due più importanti: abbiamo promesso il riordino della giungla di incentivi alle imprese e dei sussidi ambientalmente dannosi, in entrambi i casi promessi da più di un decennio. Nelle carte diffuse ieri da Palazzo Chigi non c'è ancora traccia del cronoprogramma degli impegni: sarà innestato in quello diviso per semestri.

giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023 giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023 raffaele fitto giorgia meloni raffaele fitto giorgia meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITO TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…

DAGOREPORT - MENTRE L’ITALIA SI SOLLAZZAVA COL SECCHIELLO E LA PALETTA, LO SCORSO 5 AGOSTO ANDAVA IN SCENA UN'APOCALISSE DI CUORI INFRANTI, STARRING SANGIULIANO COSTRETTO DALLA MELONI A VOLARE IN MISSIONE IN EGITTO. QUANDO ATTERRA A IL CAIRO AL FIANCO DI ''GENNY IL CALDO'' NON TRONEGGIA LA BOCCIA-RIDENS MA LA MOGLIE FEDERICA - L’IRA DELLA BAMBOLONA DI POMPEI, A CUI IL BOMBOLO AVEVA BUFALEGGIATO DI UN MATRIMONIO FINITO-LOGORATO-DAL-TEMPO-CRUDELE, AVREBBE RAGGIUNTO LO STADIO DELL’ERUZIONE VESUVIANA (UNA FERITA APPARE SULLA FRONTE DI GENNY: “INCIDENTE DOMESTICO” O CONSEGUENZA DI UNA BRUTALE SCENATA DELLA POSSESSIVA POPPEA DI POMPEI?) - TERRORIZZATO DALLA MOGLIE, MINACCIATO DALL’AMANTE, ASSEDIATO DA “ALTRE DONNE” (SONO TRE, DI CUI DUE DELLO SPETTACOLO), PER LA SERIE: ‘’OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE’’, MA ANCHE PER EVITARE ALTRE ZOCCOLATE IN TESTA, 'O MINISTRO FINITO NEL PALLONE DELL'IMPERO DEI SENSI SI PREMURA DI NON FAR PUBBLICARE IMMAGINI DELLA MISSIONE D'EGITTO DOVE LUI ROTOLA COME UNA BOCCIA AL FIANCO DELLA CONSORTE (LA COMMEDIA ALL’ITALIANA È VIVA E HA OCCUPATO PALAZZO CHIGI) -VIDEO

DAGOREPORT – FOSSI STATO IN GENNARO SANGIULIANO CI AVREI PENSATO DUE VOLTE PRIMA DI LASCIARE LA DIREZIONE DI UN TELEGIORNALE PER DIVENTARE MINISTRO DELLA CULTURA - DA VELTRONI A MELANDRI, DA URBANI A BONDI, DA BRAY FINO AL “PAVONE ESTENSE” FRANCESCHINI: HANNO FATTO PIÙ O MENO TUTTI LA STESSA FINE: SONO SCOMPARSI - IN ITALIA LA STORIA CULTURALE SOVRASTA OGNI MINISTRO SINO A SFINIRLO, SOFFOCARLO: È UN EVEREST CHE FATICHI A OSSERVARE PER LA SUA ALTEZZA. NON PUOI FARCELA, NON PUOI GESTIRLO: PUOI SOLO EVITARE DI FARE DANNI...

IL DAGO-SCOOP DEL 26 AGOSTO CHE HA SCOPERCHIATO IL CASO DELLA POMPEIANA "NON CONSIGLIERA" E CHE OGGI HA SPEDITO SANGIULIANO AI GIARDINETTI FACENDO FARE UNA FOTONICA FIGURA DI MERDA AL GOVERNO MELONI - CHI È, E SOPRATTUTTO CHI SI CREDE DI ESSERE, LA BIONDISSIMA 41ENNE, NATIVA DI POMPEI, MARIA ROSARIA BOCCIA, CHE ANNUNCIA SU INSTRAGRAM LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE PER I GRANDI EVENTI DEL MINISTRO DELLA CULTURA''? E PERCHÉ DOPO AVER SOTTOLINEATO: ‘’IO E IL MINISTRO SIAMO LEGATI DA UNA STIMA E DA UN SANO SENTIMENTO CHIAMATO "BENE" CHE RESTERÀ ANCHE QUANDO NON AVREMO RAPPORTI LAVORATIVI”; POI AGGIUNGE: ‘’PENSO SIA IL CASO DI SMETTERLA CON QUESTO INUTILE ACCANIMENTO. BASTA ATTACCHI GRATUITI!” - OHIBÒ, CHI HA MAI ATTACCATO L'IMPEGNO CULTURALE DELLA "BOCCIA DI POMPEI" AL FIANCO DI "GENNY DEL GOLFO" (CHE LEI IMMORTALA, FOTO E VIDEO, SU INSTAGRAM)? - CONTATTATO DA DAGOSPIA, IL PORTAVOCE DI SANGIULIANO TRASFORMA LA BOCCIA IN UN ‘FIASCO’: “E’ UNA NOTIZIA FALSA: MARIA ROSARIA BOCCIA NON È MAI STATA NOMINATA CONSIGLIERE DEL MINISTRO" - VIDEO