PARLAMENTO BALCANIZZATO, CASINO ASSICURATO - AL SENATO IL GOVERNO È STATO BATTUTO DUE VOLTE SUL DL CAPIENZE, PER VIA DELL’ASSE TRA CENTRODESTRA E ITALIA VIVA - PD E CINQUE STELLE LITIGANO PER IL RELATORE DELLA LEGGE DI BILANCIO. MORALE DELLA FAVOLA: SE LA MAGGIORANZA NON TIENE SU QUESTIONI ORDINARIE, COME SI PUÒ PENSARE CHE SARÀ STABILE SUL QUIRINALE?

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Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

 

salvini renzi salvini renzi

Ieri il governo è stato battuto in Senato, due volte, grazie ai voti di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Italia Viva. A spaccare la maggioranza due emendamenti al decreto sulla modifica delle capienze nei luoghi pubblici per via della pandemia. Il primo emendamento, quello sui bus turistici (per aumentare la capienza dall'80 al 100 per cento) lo hanno presentato Lega e Fi.

 

Il secondo era di Italia viva, mirato ad innalzare a 68 anni il limite di età dei dirigenti Asl in campo per l'emergenza sanitaria. Il governo si è detto contrario a tutti e due. Ma i senatori di Renzi hanno voluto andare avanti lo stesso. Prima il Pd aveva invece ritirato un suo terzo emendamento, anche questo con il parere negativo dell'esecutivo. Poi il voto.

giuseppe conte enrico letta giuseppe conte enrico letta

 

E la sconfitta annunciata. È successo tutto verso l'ora di pranzo e nell'emiciclo di Palazzo Madama è esploso un clima da stadio che ha ricordato l'affossamento del ddl Zan, con applausi e urla. Questa volta anche fischi. Il capogruppo di Fratelli d'Italia, Luca Ciriani, per l'eccesso di rumore ha chiesto la sospensione della seduta.

 

Enrico Letta, Giorgia Meloni, Patrizia de Luise, Luigi Contu, Giuseppe Conte, Matteo Salvini - FOTO ANSA Enrico Letta, Giorgia Meloni, Patrizia de Luise, Luigi Contu, Giuseppe Conte, Matteo Salvini - FOTO ANSA

Anche la capogruppo del Movimento 5 stelle, Maria Domenica Castellone, voleva che la seduta di fermasse, spaesata da quello che era successo. Ma è stato Massimiliano Romeo, presidente leghista, ad opporsi fermamente, appoggiato dal voto dell'aula.

 

E se dentro Palazzo Madama si è respirato un clima da stadio, fuori si sono rincorse le preoccupazioni per una stabilità della maggioranza che in Senato è vacillante e che ieri ha subito altri scossoni per via di un conflitto interno al centrosinistra. Lo scontro ha visto Pd e Leu da una parte e il Movimento 5 stelle dall'altra.

 

VASCO ERRANI VASCO ERRANI

Uno scontro non da poco visto che si parlava dei relatori della legge di Bilancio, appena approdata al Senato. Da prassi, un relatore tocca al centrodestra, l'altro al centrosinistra: per quest' ultimo Pd e Leu hanno proposto Vasco Errani (in quota Leu) ma i pentastellati si sono opposti. C'è chi ha visto in questo la rivalsa di Giuseppe Conte per le nomine in Rai. Di certo c'è che tutti questi incidenti fanno vacillare la certezza sulla stabilità della maggioranza, anche in vista delle elezioni per il Quirinale.

 

MATTEO RENZI MATTEO RENZI

La presidente dei senatori, Simona Malpezzi, lo ha detto apertamente: «È arrivata l'ora che il centrodestra e Italia Viva chiariscano se hanno ancora fiducia nel governo Draghi». Il ministro M5s Stefano Patuanelli è molto più assertivo: «Mi sembra evidente che Renzi voglia provocare la seconda crisi di governo dell'anno». E mentre anche il ministro Andrea Orlando esprime preoccupazione, il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, respinge accuse e illazioni: «Quello del Senato non è nessun segnale politico, ma semplicemente un voto nel merito del provvedimento».

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