PASTICCIACCIO CONSULTA – PD E FORZA ITALIA HANNO PRONTO UN TICKET ROSA PER LA CORTE COSTITUZIONALE: SILVANA SCIARRA E ALESSANDRA SANDULLI – OVVIAMENTE LA SCIARRA, IN QUOTA DEMOCRAT, INSEGNA A FIRENZE -

Si potrebbe già votare giovedì e, alla ventunesima votazione, risolvere l’incredibile impasse sulla Consulta. Il Movimento Cinque Stelle non sembra contrario, ma attende che i nomi vengano fatti ufficialmente e rifiuta trattative sotto banco. Nel patto a tre, Alessio Zaccaria potrebbe finire al Csm in quota grillina…

Condividi questo articolo


Dino Martirano per “Il Corriere della Sera”

 

CORTE COSTITUZIONALE CORTE COSTITUZIONALE

Sull’elezione dei due giudici costituzionali Matteo Renzi si allinea alla richiesta dei grillini di procedere, innanzitutto, nel segno della trasparenza. Così, ieri sera, fonti del governo hanno fatto filtrare i nomi delle due giuriste — le professoresse Silvana Sciarra di Firenze e Alessandra Sandulli di Roma — che costituiscono il «tandem rosa» tanto faticosamente allestito dal Partito democratico e da Forza Italia. I profili accademici delle due docenti — giuslavorista che ha collaborato con Giuliano Amato la prima, amministrativista la seconda che è anche figlia di un ex presidente della Corte costituzionale — sono ineccepibili. Ma al Movimento 5 Stelle (che nel «patto a tre» otterrebbe un posto al Csm per il professor Alessio Zaccaria di Verona) non basta un’indiscrezione per sedersi al tavolo e trattare.

corte costituzionale corte costituzionale

 

Il premier, nonché segretario del Pd, ha dunque deciso di mettere alla prova il movimento di Beppe Grillo per tentare di chiudere entro giovedì la partita della Consulta. Ma la settimana che si apre per Renzi è molto impegnativa anche sui fronti del jobs act e del braccio di ferro con i sindacati, anche se nel suo tour delle fabbriche, che toccherà Taranto, Brescia, Savona e Trieste, il presidente del Consiglio porterà in tasca dati incoraggianti sull’occupazione (più 153 mila da aprile a oggi). Per cui lo scioglimento del nodo della Corte sarebbe un segnale per risparmiare energie anche in vista di prossime, annunciate accelerazioni su legge elettorale e riforma costituzionale.

 

la sala della corte costituzionale la sala della corte costituzionale

Ma l’incastro dei tempi è tutt’altro che scontato. Spiega Danilo Toninelli (M5S), deputato molto ascoltato su questi temi: «Sulla Consulta noi chiediamo che il Pd ufficializzi i nomi, che solo allora prenderemo in considerazione, e contestualmente ci dica qualcosa sui nostri candidati i cui nomi sono pubblici dall’11 giugno. Renzi si esprima sul profilo dell’avvocato Felice Besostri e su quelli dei professori Antonio D’Andrea, Franco Modugno e Silvia Niccolai. Poi, magari, scegliamo i loro candidati ma prima ci devono dire pubblicamente cosa pesano dei nostri. Non ci basta una “velina” uscita da Palazzo Chigi».

Conferma Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente della Camera: «Il Pd esca allo scoperto».

 

Nel Pd c’è ottimismo per aver trovato «la quadratura del cerchio». Dopo l’esaurimento non indolore della candidatura di Luciano Violante, ritiratosi al 20° scrutinio dopo aver raccolto oltre 500 voti, il «tandem rosa» avrebbe risolto due problemi: ha indotto FI a puntare su una candidata votabile a sinistra; ha accolto la richiesta di trasparenza avanzata dal M5S. Sintetizza Ettore Rosato, segretario d’aula del Pd: «A questo punto, ci sono tutti gli elementi per andare fino in fondo».

GRILLO E DI MAIO GRILLO E DI MAIO

 

Silvana Sciarra è professoressa ordinaria di Diritto del lavoro alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze mentre Alessandra Sandulli è professoressa ordinaria di Diritto amministrativo a Giurisprudenza di Roma III. L’esperienza insegna che tra le candidature e il voto (quorum 570) debba passare pochissimo tempo. Martedì ci sarà l’assemblea dei parlamentari del Pd e, giovedì, se il M5s accetta il «patto a tre», il voto in aula. Sarà il 21° scrutinio, si spera l’ultimo.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DI DEPUTATI E SENATORI DELLA SUA STESSA MAGGIORANZA – TRA I FRANCHI TIRATORI, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA DEL TUTTO CONTRARI A VOTARE MARINI, CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA E AUTORE DELLE LEGGE SUL PREMIERATO. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE NELLE FILE DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO SULL’AUTONOMIA LEGAIOLA. SE VENISSE DICHIARA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE OVVIAMENTE UN REFERENDUN DESTINATO ALLA SCONFITTA CON EVIDENTI RICADUTE DI CRISI SUL GOVERNO, VERO INCUBO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...