PD E 5 STELLE UNITI NELLA PARTITA SULLE VICEPRESIDENZE, IN FRANTUMI L’ALLEANZA RENZI-CALENDA. ANCHE SE LA STRANA COPPIA NEGA: “CAVOLATE” –  CALENDA, A DIFFERENZA DI RENZI, NON SEMBRA PRENDERSELA TROPPO: “LE VICEPRESIDENZE NON SERVONO A NIENTE” - DAL PD È PARTITO ANCHE UN INVITO AL TERZO POLO, PER UN INCONTRO, OGGI- C'È CHI SOSPETTA CHE RENZI PUNTI AL COPASIR O ALLA VIGILANZA RAI ANCHE SE LETTA FA MURO…

-

Condividi questo articolo


Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera

 

 

Enrico Letta non parla con Calenda, Renzi e Conte.

renzi calenda paita renzi calenda paita

Conte non parla con Letta, Calenda e Renzi. Gli ultimi due si guardano bene dal voler parlare con Conte. E qualcuno insinua che anche tra il capo di Azione e quello di Iv ci sia qualche dissidio, visto che Renzi non parteciperà alle consultazioni. La «strana coppia» nega («Cavolate») e dal Terzo polo sostengono che è una polpetta avvelenata dem. Molto più banalmente Renzi sarà all'estero per un giro di incontri.

 

Questa è la fotografia dell'opposizione alla vigilia del voto per i vicepresidenti e i questori di Camera e Senato.

 

Ma il reciproco rifiuto dei leader di Pd e 5 Stelle di interloquire tra di loro non ha pesato sull'intesa parlamentare tra dem e grillini per escludere il Terzo polo dal giro degli incarichi di oggi. Per il Pd le candidate alle vicepresidenze sono Anna Ascani a Montecitorio e Anna Rossomando a palazzo Madama. E due donne anche alla presidenza dei gruppi: le «prorogate» Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, che poi rassegneranno le dimissioni nelle mani del nuovo segretario.

matteo renzi carlo calenda by leoni matteo renzi carlo calenda by leoni

 

Anche il M5S ha eletto i capigruppo: Francesco Silvestri alla Camera e Barbara Floridia al Senato. I candidati grillini alle vicepresidenze potrebbero essere Mariolina Castellone a palazzo Madama e Sergio Costa o Alessandra Todde a Montecitorio. Il Terzo polo sarà guidato da Raffaella Paita al Senato e da Matteo Richetti alla Camera. Calenda ha annunciato che oggi i suoi non parteciperanno al voto, ma non sembra prendersela troppo: «Le vicepresidenze non servono a niente».

 

Dal Pd è partito anche un invito al Terzo Polo, per un incontro, oggi, su uffici di presidenza e altre nomine. Richetti racconta la telefonata con Marco Meloni: il braccio destro di Letta lo invita a vedersi premettendo però che i dem voteranno i candidati dei 5 Stelle alla vicepresidenza.

 

Zorro Calenda Renzi Zorro Calenda Renzi

«Ma possiamo parlare delle commissioni». Richetti risponde «no grazie». La capogruppo al Senato, Raffaella Paita, di Iv, invece ha fatto sapere di essere «pronta a un incontro». Nei palazzi della politica c'è chi sospetta che Renzi punti al Copasir o alla Vigilanza Rai (dove Conte vorrebbe invece Chiara Appendino).

 

Letta non sembra intenzionato a concedere nessuno di questi due organismi al Terzo polo: «No a presidenti conniventi con la maggioranza», dice ai gruppi in cui l'hanno spuntata le correnti. Il segretario meditava infatti di mettere Anna Ascani al gruppo della Camera e Valeria Valente al Senato (due sue fedelissime) ma Base riformista, Giovani Turchi, e l'area Delrio erano per la proroga. E l'hanno avuta vinta, anche perché si sono poi convinti di questa opzione sia Franceschini che Orlando, benché il secondo apparisse riluttante sino alla fine: «Comprendo la scelta di oggi ma non può diventare un metodo, ci vuole radicalità». Alla fine, però, ogni capo corrente, incluso Letta, ha avuto o avrà il suo, anzi la sua, trattandosi di donne. Il Pd, però, con il congresso alle porte appare più che mai diviso.

CARLO CALENDA MATTEO RENZI BY DE MARCO CARLO CALENDA MATTEO RENZI BY DE MARCO

 

Corre voce che Orlando scenderà in pista l'11 novembre, alla presentazione del libro di Bettini, suo grande sponsor. E tutti attendono le mosse di Bonaccini, che dice: «Non ho ancora deciso se ci sono le condizioni per candidarmi». Eletti anche i capigruppo del centrodestra. Al Senato Ciriani per FdI, Ronzulli per FI e Romeo per la Lega. Alla Camera Lollobrigida per FdI, Cattaneo per FI (che candiderà l'«atlantista» Mulè alla vicepresidenza di Montecitorio) e Molinari per la Lega.

CARLO CALENDA MATTEO RENZI CARLO CALENDA MATTEO RENZI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…