PENSAVATE CHE LA GUERRA FREDDA FOSSE UFFICIALMENTE FINITA NEL 1989? MACCHÉ! - LE ULTIME DUE SPIE SOVIETICHE DEL KGB SONO STATE ARRESTATE NEL 2011 IN GERMANIA - SI TRATTA DI UNA COPPIA, UN UOMO E UNA DONNA, CHE SI FANNO CHIAMARE ANDREAS E HEIDRUN ANSCHLAG MA DI CUI IN REALTÀ NON SI CONOSCE L’IDENTITÀ - IL MOSSAD SVELA UNA REGOLA FERREA PER LE PROPRIE SPIE DONNE: SI PUÒ FLIRTARE COL NEMICO MA NIENTE SESSO...

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1- "ANDREAS" E "HEIDRUN" INFILTRATI DELL'EX KGB DAI TEMPI DEL MURO
Alessandro Alviani per "La Stampa"

LE SPIE RUSSE DEL KGB ANDREAS E HEIDRUN ANSCHLAGLE SPIE RUSSE DEL KGB ANDREAS E HEIDRUN ANSCHLAG

Per Andreas e Heidrun Anschlag la Guerra fredda è andata avanti fino al 18 ottobre 2011: quel giorno le teste di cuoio tedesche (GSG 9) arrestano l'uomo a Balingen, nel Sud-Ovest della Germania; tre ore dopo fanno irruzione nella casa della coppia a Marburg, in Assia, e sorprendono la donna mentre riceve ordini da Mosca attraverso un apparecchio a onde corte. Per oltre vent'anni Andreas e Heidrun Anschlag avrebbero lavorato in Germania come spie del Kgb, prima, e dei servizi russi per l'estero Svr, poi. Ora a Stoccarda è partito il processo contro questa coppia dall'aspetto tutt'altro che appariscente e di cui nessuno conosce la vera identità.

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Andreas e Heidrun Anschlag sono nomi di copertura, stampati sui loro documenti austriaci falsi. «Pit» e «Tina» (questi i loro nomi in codice) oppure Sascha e Olga (così si chiamerebbero in verità, secondo alcuni) sarebbero i protagonisti del più grande caso di spionaggio in Germania dalla riunificazione a oggi. La procura federale tedesca li accusa di aver girato a Mosca informazioni sensibili sulla strategia politica e militare della Ue e della Nato: documenti segreti sullo scudo missilistico, sulla strategia Nato in Libia, sulla missione Isaf in Afghanistan.

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In cambio avrebbero intascato 100.000 euro l'anno. Ora i due, che sarebbero stati anche in contatto con la celebre spia russa infiltrata negli Usa Anna Chapman, rischiano dieci anni di carcere. Come avvocato Andreas Anschlag ha scelto Horst-Dieter Pötschke, lo stesso che in passato ha già difeso Günter Guillaume, la spia che la Stasi piazzò alle costole di Willy Brandt e costò il posto al cancelliere della Ostpolitik.

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Nel 1988 Andreas Anschlag viene spedito in Germania dal Kgb; nel 1990 è la volta di Heidrun. Lui è nato in Argentina, lei in Perù, c'è scritto come copertura sui loro documenti contraffatti. I due si sposano in Austria e fanno una figlia, rimasta all'oscuro della vera attività dei genitori fino al loro arresto. Heidrun è casalinga, Andreas studia ingegneria meccanica ad Aquisgrana e lavora per diversi fornitori automobilistici tedeschi. Questa la facciata ufficiale. In realtà, secondo l'accusa, Heidrun Anschlag riceve due volte a settimana ordini da Mosca via onde corte e lascia su YouTube dei commenti in codice firmati «Alpenkuh1».

Andreas è in contatto con un diplomatico del ministero degli Esteri olandese arrestato nel 2011, il quale gli passa documenti Ue e Nato che lui poi gira a Mosca, depositandoli all'inizio in nascondigli svuotati da dipendenti dei servizi segreti stazionati presso l'ambasciata russa a Bonn. In seguito la comunicazione avviene via satellite. Inoltre visita conferenze nelle quali tenta di agganciare potenziali informatori.

AGENTI DONNE DEL MOSSADAGENTI DONNE DEL MOSSAD

Nell'estate del 2011 i servizi tedeschi ricevono una soffiata dall'Fbi. E intervengono giusto in tempo: avvertiti probabilmente dall'Svr, Andreas e Heidrun Anschlag avevano già iniziato i preparativi per lasciare la Germania.


2- NEL MOSSAD "SÌ AL FLIRT MA NIENTE SESSO IN MISSIONE"
Anna Zafesova per "La Stampa"

Mamme modello a casa, alti ufficiali perfettamente efficienti in ufficio, femmine fatali in missione: le super 007 nei ranghi del Mossad sembrano poter affrontare qualunque emergenza, e salvare il mondo con una mano mentre con l'altra cucinano e aiutano i figli a fare i compiti. Almeno così appare dalla loro prima uscita in pubblico, con tre spie israeliane che si sono raccontate - nei limiti, ovviamente - al settimanale femminile «Lady Globes».

E così Yael ricorda di aver «combattuto davvero», anche dopo aver partorito, in missione segrete e pericolose. Ella ha tre figli, come Efrat, vice capo dipartimento che ha conosciuto il marito durante una operazione segreta. Così almeno è sollevata da uno degli obblighi più pesanti di una 007: tenere nascosta la propria attività a chiunque, anche in famiglia.

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Non è chiaro che cosa raccontano a casa le signore del Mossad quando devono assentarsi per le missioni di spionaggio. Ma almeno i mariti possono stare tranquilli per la loro fedeltà. «Ci sono giochi di seduzione» con la controparte durante il lavoro, ammette Efrat, la donna con la posizione più altolocata nei servizi, «usiamo la nostra femminilità perché ogni mezzo è buono». Ma non si arriva mai fino in fondo: «Anche se ritenessimo utile che una di noi andasse a letto con il capo dell'ufficio del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, nessuno al Mossad lo permetterebbe». Quindi tutte le possibilità di flirtare per il bene della patria, ma niente sesso.

Un divieto che il Mossad non intende cancellare, forse anche per non rendere le agenti ricattabili, visto che sono tutte alti gradi del servizio segreto e il loro capo, Tamir Pardo, non dubita che un giorno una di loro prenderà il suo posto. «Per molti versi, le donne nello spionaggio sono superiori agli uomini, la loro "lettura" del terreno è eccellente, come pure l'analisi delle situazioni e la visione spaziale».

Niente più pregiudizi, quindi, anche se le 007 israeliano ammettono di aver dovuto combattere per il diritto a partecipare alle operazioni pericolose: «Non posso assumermi la responsabilità che una mamma non torni a casa», diceva il superiore a Yael.

 

 

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