1. PERCHE' LOTITO, ATTOVAGLIATO AL RISTORANTE, TIRA FUORI IL NOME DI GIULIO NAPOLITANO? 2. IL NOME DEL FIGLIO DI RE GIORGIO È COSI' FINITO NEI NASTRI DELLA PROCURA DI ROMA CHE AVEVA INZEPPATO DI ‘’CIMICI’’ IL PRIVÉ DEL LOCALE, IN UN AMBITO ANCORA DA CAPIRE 3. QUELLO CHE E’ CERTO E’ CHE POCHI GIORNI DOPO LA CENA IN CUI VIENE NOMINATO NAPOLITANO JUNIOR, IL GIP DI ROMA HA POSTO DEI LIMITI ALLE REGISTRAZIONI NELLA SALETTA RISERVATA DELL’ASSUNTA MADRE “PER EVITARE CHE VENISSERO INTERCETTATE LE CONVERSAZIONI DI SOGGETTI DEL TUTTO ESTRANEI AL CONTESTO INVESTIGATIVO” 4. IL RISTORANTE ERA NEL MIRINO PERCHÉ VI SAREBBE STATA ORGANIZZATA LA LATITANZA DI MARCELLO DELL’UTRI. LOTITO PARLA A RUOTA LIBERA DI INCHIESTE E MAGISTRATI, RACCONTANDO I RETROSCENA DELL’ARRESTO DI CERRONI, IL RE DELLE DISCARICHE ROMANE

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Valeria Pacelli per il “Fatto quotidiano”

 

LAZIO CESENA LOTITO KLOSE LAZIO CESENA LOTITO KLOSE

Anche il nome di Giulio Napolitano è finito nei nastri della Procura di Roma che aveva piazzato le cimici all’Assunta Madre, noto ristorante romano di via Giulia. A nominare il figlio del presidente della Repubblica, in un ambito ancora da capire, è il presidente della Lazio Claudio Lotito, che la sera del 12 novembre 2013 sedeva nel privé del locale. Il ristorante è famoso perché, ai suoi tavoli, l’8 novembre 2013 Alberto Dell’Utri progettava la fuga del fratello Marcello in Guinea Bissau o in Libano.

RISTORANTE 'ASSUNTA MADRE' IN VIA GIULIA RISTORANTE 'ASSUNTA MADRE' IN VIA GIULIA

 

Quella conversazione è stata intercettata perché la sala del privé era piena di microspie: la Procura di Roma stava indagando su Johnny, alias Gianni Micalusi, gestore del ristorante, inquisito per riciclaggio. Nella stessa inchiesta è indagato anche Alberto Dell’Utri.

 

Quella in cui si progettava la fuga di Marcello Dell’Utri, ora in carcere a Parma, però non è l’unica conversazione intercettata. Infatti il 12 novembre 2013 vengono registrate anche le parole di Claudio Lotito.

 

LOTITO artefatti LOTITO artefatti

A raccontare delle cimici che intercettavano gli ospiti di Johnny, era stato Panorama che non aveva però rivelato il nome di Lotito, ma aveva parlato di un noto imprenditore che “avrebbe raccontato – queste le parole nell’articolo del settimanale – di poter fare pressioni su alcune toghe importanti per scongiurare una serie di arresti”.

 

Successivamente, Il Fatto aveva aggiunto che l’imprenditore era Lotito e che l’arresto di cui si parlava era quello di Manlio Cerroni, il re delle discariche romane finito ai domiciliari (ora revocati) il 9 gennaio scorso.

 

GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE

Nei brogliacci della Procura in riferimento a questa conversazione è riportato che “i commensali parlano del caso Cerroni; Lotito dice che la Procura di Roma ha fatto pressioni sul gip per arrestare Cerroni. Altre voci dicono che altri magistrati si sono mossi in senso opposto (ossia ostacolando l’arresto, ndr). Lotito dice di sapere anche questo”. Gli eventi poi vanno diversamente: Cerroni finisce ai domiciliari il 9 gennaio 2014, dopo che la Procura per due volte aveva sollecitato l’arresto con due integrazioni alla richiesta di misure cautelari, depositata al gip ad aprile 2013.

 

giulio napolitano foto mezzelani gmt giulio napolitano foto mezzelani gmt

Che le cose sarebbero finite così, Lotito non poteva saperlo: la sera del 12 novembre all’Assunta Madre straparla e cita il nome di Giulio Napolitano, ordinario di diritto amministrativo all’Università Roma Tre e molto ascoltato dagli ambienti della politica (ha contribuito a ispirare la riforma della pubblica amministrazione del governo Renzi). In quale circostanza Lotito parlasse di lui, non è ancora chiaro, anche se fonti investigative pensano che si tratti di “millanterie”.

 

Ad anticipare la presenza di un nome importante (senza rivelarlo) citato da Lotito era stato sempre Panorama che parlava di “un ruolo di interdizione (di Lotito, ndr), a suo dire, condiviso anche con un alto funzionario del ministero dell’Interno e un professionista famigliare di una carica istituzionale”.

giulio napolitano giulio napolitano

 

Come se Panorama, pur avendo i brogliacci, sapesse di Napolitano junior ma per discrezione avesse deciso di non nominarlo. Il direttore Giorgio Mulè spiega: “Non avevamo le carte, come per le intercettazioni di Napolitano padre, sapevamo delle telefonate ma non avevamo il contenuto”.

 

Pochi giorni dopo la cena in cui viene nominato anche Napolitano junior, il gip di Roma ha posto dei limiti alle registrazioni nella saletta dell’Assunta Madre “per evitare che venissero intercettate le conversazioni di soggetti del tutto estranei al contesto investigativo”, ha spiegato in passato la procura.

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Che il 20 novembre ha comunicato questa scelta alla Squadra Mobile. Sicuramente sarebbero state tante e imbarazzanti le conversazioni di chi frequenta l’Assunta Madre: ministri e sottosegretari, potenti e imprenditori. E si parla di tutto, anche di Giulio Napolitano, che il Fatto ha cercato di contattare senza riuscirci. Ha invece risposto al telefono Claudio Lotito, che appena ha sentito la parole “intercettazioni” e “Assunta Madre” ha preferito dedicarsi alla riunione alla quale stava partecipando. E ha attaccato il telefono.

 

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