1 - MONTI: 'SE IL PAESE NON SI SENTE PRONTO NON CHIEDEREMMO DI CONTINUARE'
Radiocor - 'Se il Paese attraverso le sue forze sociali e politiche non si sente pronto per quello che noi riteniamo un buon lavoro non chiederemmo di continuare per arrivare a una certa data'. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, a proposito della riforma del lavoro. Citando una massima di Giulio Andreotti, 'meglio tirare a campare che tirare le cuoia', Monti ha spiegato che per lui 'nessuna delle due espressioni vale perche' l'obiettivo e' molto piu' ambizioso della durata ed e' fare un buon lavoro'.
2 - LAVORO: MONTI, CON PIU' TEMPO FORSE RIFORMA MIGLIORE
(ANSA) - "Avrebbe fatto piacere anche a me e al ministro Fornero avere a disposizione 3 anni", come li ebbe la Germania "e sicuramente sarebbe uscita una riforma del lavoro ancora migliore". Mario Monti, a margine del vertice di Seul, torna a parlare della riforma che tante polemiche ha suscitato in Italia. Il premier ha comunque sottolineato che, anche grazie ai tanti studi che esistono in materia, nonostante i tempi stretti, il governo ha fatto il meglio possibile.
3 - LAVORO: MONTI, ORA OBIETTIVO E' SPIEGARE RIFORMA
(ANSA) - "Ora credo che il dovere che abbiamo é di spiegare sempre meglio e in modo più persuasivo questa riforma" del lavoro "che era notoriamente un punto tra i più difficili", allo scopo di "cercare di convincere l'opinione pubblica e il Parlamento". Così Mario Monti, durante un briefing con la stampa a margine del vertice di Seul.
4 - SPAGNA-ITALIA: RAJOY A MONTI, NON FAREI QUESTE DICHIARAZIONI
(ANSA) - Rimane qualche nuvola nei rapporti fra il premier spagnolo Mariano Rajoy e Mario Monti dopo le parole di sabato del capo del governo italiano a Cernobbio, criticate ancora oggi dalla stampa di Madrid, che avevano provocato il "malessere" della Moncloa. Al suo arrivo a Seul per il 'vertice nucleare', i cronisti hanno chiesto a Rajoy di rispondere a Monti, che aveva parlato di "grande preoccupazione" dell'Europa rispetto alla Spagna. Il premier di Madrid, riferisce la stampa spagnola, non ha voluto commentare le dichiarazioni di Monti, ma ha solo risposto ai giornalisti: "Diciamo che io non farei mai dichiarazioni di questo tipo". Secondo i giornali spagnoli un incontro fra i due premier è in programma domani nella capitale coreana.
5 - ITALIA-SPAGNA: MONTI SCHERZA, MEGLIO TACERE PER UN PO'
(ANSA) - Mario Monti scherza sulle polemiche provocate in Spagna per le sue frasi sul rischio di contagio di Madrid sul resto di Eurolandia. Di Madrid, ha detto sorridendo in risposta a una domanda sul divario tra Italia e Spagna in materia di turismo, "per uno o due giorni non parlo: è un Paese che ammiro sempre in tutto quello che fa...".
6 - MARO': MONTI, CON PROVE MUSCOLARI MENO CHANCE SUCCESSO
(ANSA) - "Se l'obiettivo non è quello di avere espressioni di consenso nel Paese da parte di chi si sente più accesamente italiano e vorrebbe che si battessero i pugni, ma è quello di alzare il più possibile le probabilità di esiti non sfavorevoli - date le circostanze - e di accelerare gli esiti non sfavorevoli, credo sia importante avere azioni più pazienzi ma forse più profonde", ha aggiunto Monti.
Quanto alla pazienza nota come virtù indiana, il premier ha rilevato che "in questo caso è una virtù indiana che si richiede anche a noi e mi rendo conto che in particolare le famiglie di questi due militari trovino duro avere fiducia, freddezza e pazienza come è necessario, d'altra parte sono situazioni oggettivamente molto complicate, ci sono stati due cittadini indiani morti".
7 - INDIA: MONTI, IMPEGNO SINGH PER LIBERAZIONE BOSUSCO
(ANSA) - Il premier Manmohan Singh "mi ha assicurato che farà tutti gli sforzi da parte indiana per liberare", Paolo Bosusco, ancora nelle mani dei ribelli maoisti, dopo la liberazione di Colangelo. Lo ha riferito il presidente del Consiglio, Mario Monti, in merito alla bilaterale avuto con Singh, a margine del summit nucleare in corso a Seul.
8 - CRISI: MONTI, RASSICURO INVESTITORI SU DOPO 2013
(ANSA) - I leader dei paesi emergenti e non hanno il "palpabile desiderio" di investire in Italia, ma poi chiedono cosa succederà dopo il 2013 e io "li rassicuro" sul fatto che le cose stanno cambiando. Così Mario Monti, a margine del vertice di Seul, sottolinea che per l'arrivo di nuovi investitori "ci vorrà del tempo".
9 - LAVORO: FERRERO, BENE MONTI, SE NE VADA DAVVERO
(ANSA) - "Accogliamo con favore l'esternazione del premier Monti, che dice che se l'Italia non é pronta il governo se ne potrebbe pure andare: confermiamo che gli italiani non sono pronti a farsi macellare da questo governo dei poteri forti. Se ne vadano subito a casa prima di fare altri danni". Lo afferma il segretario del Prc Paolo Ferrero. "Con Berlusconi - sostiene - pensavamo di aver visto tutto, ma Monti è riuscito a stupirci: ha trasformato l'Italia in un protettorato tedesco in cui comanda la Merkel, ha messo in ginocchio l'economia, sta distruggendo il welfare e attaccando a testa bassa i diritti dei lavoratori a partire dall'articolo 18. Prima se ne va a casa questo governo e meglio è per il paese".
10 - BAGNASCO, E' TEMPO DI RINNOVARE TUTTI I PARTITI
(ANSA) - E' bene approfittare di questa fase "per rinnovare i partiti, tutti i partiti: non hanno alternativa se vogliono tornare - com'é fisiologico - ad essere via ordinaria della politica ed essere pronti - quando sarà - a riassumere direttamente nelle loro mani la guida del Paese". Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco. (
11 - BAGNASCO, ABORTO ED EUTANASIA MINANO GARANZIE DELLO STATO
(ANSA) - "Quale tranquillità può garantire uno Stato che permette aborto, eutanasia, suicidio assistito, infanticidio?. Quando il piano è stato volutamente inclinato chi può prevedere e guidare la deriva? Il limite sarà spostato sempre oltre". Così il card. Bagnasco. Il presidente della Cei condanna come "mostruose" le tesi sulla soppressione di bimbi con malformazioni emerse in sede scientifica e avverte che "non ci sono vite non degne" né "esistono razioni economiche per sopprimere o abbandonare una vita malata".
12 - BAGNASCO, NO A DIVORZIO BREVE, INDEBOLISCE LA SOCIETA'
(ANSA) - "In una cultura del tutto-provvisorio, l'introduzione di istituti che per natura loro consacrino la precarietà affettiva, e a loro volta contribuiscano a diffonderla, non sono un ausilio né alla stabilità dell'amore, né alla società stessa". Lo ha detto il presidente della Cei, card. Bagnasco, citando espressamente il divorzio breve e difendendo la famiglia, che "non può essere dichiarata cosa d'altri tempi".
13 - BAGNASCO, VICINI A SILVESTRI, LAMOLINARA E ITALIANI RAPITI
(ANSA) - "Vogliamo esprimere la nostra vicinanza ai connazionali ancora - in diversi Paesi e per diverse congiunture - sotto sequestro, affinché quanto prima siano lasciati liberi" e "porgiamo le più sentite condoglianze ai familiari dell'ingegner Franco Lamolinara e del sergente Michele Silvestri, che hanno perso la vita in circostanze drammatiche". Così il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco ha ricordato gli italiani rapiti e uccisi recentemente in aree di guerra e o di conflitto.
14 - PD: DIREZIONE VOTA ALL'UNANIMITA' RELAZIONE BERSANI
(ANSA) - La Direzione del Pd ha votato all'unanimità la relazione del segretario Pier Luigi Bersani che, pur impegnandosi al sostegno al governo Monti, chiede tra l'altro in Parlamento modifiche alla riforma del lavoro per "colmare le lacune" sull'art.18.
15 - L. ELETTORALE:PARISI A BERSANI, AZZERARE INIZIATIVA VIOLANTE
(ANSA) - "E' bene che Bersani continui a ripetere che una nuova legge elettorale sia 'prioritaria e indifferibile'. Sarebbe però meglio e anche più onesto che Bersani avesse il coraggio di riconoscere che la legge che lui dichiara 'prioritaria e indifferibile', quella che Violante, sotto la guida di D'Alema, a nome del partito sta cercando di varare assieme a Berlusconi e Casini, rappresenta il rovesciamento della ispirazione che ha accompagnato la nascita del PD e che è ancora depositata nelle carte e nelle delibere ufficiali del partito": così Arturo Parisi in una nota.
"Al posto di una legge che consenta ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e il governo che si propone alla guida del paese - aggiunge - il gruppo dirigente del Pd cerca da tempo di imporre con l'aiuto di Berlusconi e Casini, per di più in modo dissimulato, il mantenimento nelle mani dei capipartito della nomina della maggioranza dei parlamentari, aggiungendo a questo la delega a decidere del governo alle spalle degli elettori. In questo momento 'prioritario e indifferibile' è quindi l'approvazione di una nuova legge elettorale, ma a partire dall'azzeramento della inziativa promossa da Violante a nome del Pd, o dal riconoscimento dell'abbandono delle ragioni che sono alla base della nascita del partito. Senza questo azzeramento non si illuda Bersani che chi non intende arrendersi alla logica del fatto compiuto si presti a partecipare all'interno del partito a confronti già pregiudicati, o a legittimare decisioni che la dirigenza ha già preso e sottratto da tempo ad ogni aperta verifica democratica".
ROSI BINDI16 - L. ELETTORALE: BINDI, BOZZA VIOLANTE NON MI CONVINCE
(ANSA) - "Prima di una nuova cornice istituzionale, di cui non convince né l'ipotesi di sfiducia costruttiva né quella sul superamento del bicameralismo perfetto, la vera priorità è la riforma della legge elettorale": lo ribadisce Rosy Bindi alla direzione del partito. "Bene la decisione di convocare l'Assemblea nazionale, come avevamo chiesto. Concordo sulle priorità indicate nella relazione di Bersani: restituire agli elettori la scelta dei parlamentari e la scelta delle coalizioni di governo. Non mi convince la bozza Violante - fa presente - e non sono d'accordo con l'impostazione di D'Alema: un conto è chiedere i voti per un partito e il suo programma di governo, altro è lasciare ai partiti le mani libere dopo il voto per formare le alleanze. Come si fa una campagna elettorale senza dire ai cittadini chi sono i nostri alleati e con chi vogliamo governare? Lo considero un passo indietro - conclude Rosy Bindi - che non farebbe bene alla politica, al Pd e al Bipolarismo".
17 - L. ELETTORALE: PISICCHIO,SI' TEDESCO PER CAMBIARE PORCELLUM
(ANSA) - "Guardiamo con rispetto al dibattito che si è aperto nel PD anche con riferimento alla riforma della legge elettorale. Vorremmo tuttavia che, coloro i quali criticano la cosiddetta 'bozza Violante' dal lato di una fideistica adesione allo schema maggioritario, tenessero conto del fatto che essa rappresenta il punto d'incontro possibile tra le forze politiche presenti in parlamento": così Pino Pisicchio, capogruppo di Api alla Camera.
"Il quale fatto - aggiunge - vista la natura 'sostanzialmente' costituzionale della legge elettorale, significa che il sistema 'tedesco', che presenta forti connotati proporzionalistici, è il sistema che in questo contesto può diventare legge con la stragrande maggioranza del consenso. Fuori da questa ipotesi il 'porcellum' oggi in vigore, e che tutti vorrebbero abrogare, paradossalmente allungherebbe la sua ombra nera sulle prossime elezioni".
18 - PAPA: MESSICO; PAESE LACERATO,CATTOLICI AIUTINO RINNOVAMENTO
(ANSA) - Nel lasciare il Messico per dirigersi a Cuba, Benedetto XVI ha detto di partire "colmo di esperienze indimenticabili" per le "tante attenzioni e dimostrazioni di affetto ricevute", ma anche di essere stato "testimone di segni di preoccupazione per diversi aspetti di questo amato Paese", che "continuano a causare tante lacerazioni".
Alla cerimonia di congedo all'aeroporto di Leon-Guanajuato, alla presenza del presidente federale Felipe Calderon, il Papa ha esortato "i cattolici messicani e tutti gli uomini e donne di buona volontà, a non cedere alla mentalità utilitarista, che - ha detto - finisce sempre col sacrificare i più deboli e indifesi". "Li invito - ha concluso - ad uno sforzo solidale che permetta alla società di rinnovarsi dalle sue fondamenta per realizzare una vita degna, giusta ed in pace per tutti".
19 - GAY:OTTIENE PERMESSO SOGGIORNO URUGUAYANO SPOSATO A ITALIANO
(ANSA) - La Questura di Reggio Emilia ha rilasciato il permesso di soggiorno a Rafael, l'uruguayano che si era sposato in Spagna con Flavio, un cittadino italiano, che lo scorso 13 febbraio aveva vinto il ricorso presentato al Tribunale di Reggio Emilia dopo che la Questura gli aveva negato il documento. L'Associazione Radicale Certi Diritti aveva sostenuto il ricorso della coppia gay proprio a causa del fatto che la Questura di Reggio Emilia non rilasciava a Rafael il permesso di soggiorno perché in Italia il loro matrimonio non è riconosciuto.
"Ciò - sostiene l'associazione - in violazione del Trattato di Nizza, sulla libera circolazione e del Trattato di Lisbona sulla lotta alle discriminazioni". Nel ricorso pur non richiedendo la trascrizione del matrimonio, materia che con il diritto di famiglia viene lasciata alla competenza esclusiva di ogni Stato membro dell'Unione Europea, si chiedeva l'applicazione delle norme che regolamentano la libera circolazione dei cittadini europei e dei loro familiari. Il Tribunale aveva accolto il ricorso. "Il rilascio del documento a Rafael da parte della Questura di Reggio Emilia - scrive l'associazione - è il primo documento nella storia italiana che dà efficacia al riconoscimento dello status familiare delle coppie omosessuali, un altro grande passo di civilità per il superamento delle diseguaglianze e delle discriminazioni".
20 - GAY: CONCIA (PD),SENTENZA REGGIO ENNESIMO SEGNALE A POLITICA
(ANSA) - "La sentenza del Tribunale di Reggio Emilia, che ha permesso a un giovane uruguayano sposato all'estero con un cittadino italiano di ottenere il permesso di soggiorno, grazie alle norme che regolamentano la libera circolazione dei cittadini europei e dei loro famigliari, è un altro importantissimo segnale che arriva alla politica italiana dopo le storiche sentenze della Corte di Cassazione, della Corte Costituzionale e il pronunciamento del Parlamento Europeo".
Lo afferma la deputata del Pd Anna Paola Concia. "E' ormai evidente che la magistratura italiana è chiamata, suo malgrado, a riempire un vuoto normativo - aggiunge la parlamentare - che ormai risulta inaccettabile per un paese che vuole stare dentro l'Europa. Le coppie omosessuali hanno dei diritti che devono essere garantiti e tutelati. Adesso è il tempo del Parlamento italiano, che ha il dovere di fare una buona legge, non più rinviabile, ristabilendo così l'equilibrio; in una democrazia il Parlamento fa le leggi e i giudici le applicano". "Il ricongiungimento familiare e la libera circolazione delle persone sono pilastri fondamentali del processo di integrazione europea - conclude Concia - e il Governo Monti deve dar prova di credere fino in fondo nell'Europa, perché non si può essere europeisti sui temi dell'agenda economica e non esserlo quando si parla di leggi di civiltà".