Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
Dad per gli studenti non vaccinati? Anche la mamma no vax più convinta cambierà idea nel giro di pochi minuti. Lo stress di avere i figli in casa alle prese con la Dad, cancella la paura per i possibili effetti indesiderati del vaccino!
Un caro saluto,
Mary
Lettera 2
Sul green pass o certificato sanitario da mostrare urbi et orbi anche oer andare alla toilette del ristorante il garante della privacy è non pervenuto. Esiste ancora? Che ne pensa di questa discriminazione sulla base di dati sensibili sanitari?
Lettera 3
Caro Dago non ti riconosco più, in merito ai vaccini e al green pass stai combattendo una battaglia ideologica di parte e non è da te. Nell'anteprima dell'articolo del Corriere (che travisa con evidenza le dichiarazioni di Fauci che ti invito ad andarti a rileggere) ammetti infine che l'obbiettivo dei farmaci è salvare vite e non ridurre la trasmissione del contagio. Hai perfettamente ragione, allora a che serve il green pass?
Saluti, Giacomo Mazzuoli
Lettera 4
Caro Dago, Scarlett Johansson ha fatto causa alla Disney. Dice che l’uscita del film “Black Widow” in contemporanea nelle sale e sulla piattaforma di streaming le avrebbe fatto perdere 50 milioni di dollari. Accidenti! Non ha più soldi per il rossetto?
Nino Pecchiari
Lettera 5
Caro Dago,
ti leggo da circa 10 anni e sei la mia principale fonte di informazione, e mai mi sarei aspettato di doverti muovere una critica, dato che hai sempre avuto un punto di vista più aperto e ragionato rispetto alla stampa mainstream.
IL VACCINO RENDE LIBERI sulle magliette dei no vax
Purtroppo mi devo aggiungere al coro di chi crede che tu, sulla questione vaccini, abbia perso quella sana e costruttiva critica che da sempre ti contraddistingue, al punto da accostare i free-vax con degli "svalvolati" no-vax, accostandoli a loro volta a terrapiattisti e ubriaconi, come fa il resto dell'informazione italiana.
Non è (a mio avviso) una questione di chi ha ragione e di chi ha torto, la responsabilità di chi informa è raccontare i fatti. Chi segue Dagospia è abituato a sentire le notizie "filtrate" su altre testate, e qui trova anche l'altro lato della medaglia, spesso sconosciuto, ma su questa questione le due versioni coincidono, e non credo che non ci sia un altro lato della medaglia.
Un saluto
Alce
Lettera 6
Caro Dago, sbarchi a raffica a Lampedusa. 780 migranti nelle ultime ore. Contrada Imbriacola al collasso con 1.200 migranti a fronte di una capienza di 250. Ora i clandestini verranno sparpagliati in tutta Italia per far spazio ai nuovi arrivi. L'obiettivo è saturare l'intero Paese fino a farlo collassare come l'hotspot siciliano?
P.F.V.
Lettera 7
joe biden e il vaccino contro il coronavirus 1
Caro Dago, pandemia, negli Stati Uniti si è passati dai circa 10 mila casi giornalieri di fine giugno ai 60 mila di fine luglio. Il fallimento di Biden: "Covid is back!".
Federico
Lettera 8
Caro Dago,
I baffetti femminili? La saggezza delle nostre nonne torna in voga: "donna baffuta è sempre piaciuta". La moda va è viene, ma alla fine torna sempre!
Un caro saluto,
Mary
Lettera 9
Segnate questa… E vedrai. Abbiamo conosciuto totalitarismi di desta, abbiamo conosciuto totalitarismi di sinistra. Ci stiamo avviando verso un totalitarismo di centro. Guarda e ascolta bene come sta cominciando...
Saluti
SR
Lettera 10
Caro Dago,
perdonami, ma non ne posso più di questo parallelo tra il Green Pass e la patente di guida. Si tratta di un paragone totalmente assurdo: la patente infatti sancisce il possesso di una competenza, di un'abilità che è stata acquisita attraverso un percorso teorico e pratico. Similmente, se voglio insegnare chimica al Liceo ho bisogno di una laurea in chimica. Punto.
manifestazioni contro green pass
Il Green Pass non ha nulla a che vedere con questo, perché il suo scopo non è attestare validamente competenze, ma stabilire l'accesso ad un bene, a un servizio o a una pratica sociale, e di farlo in virtù del possesso di una particolare condizione di salute.
Nessuno è così scemo da dubitare che per fare certe cose ci vogliamo conoscenze, competenze o abilità particolari, da attestare con documentazione adeguata. Invece si può ben discutere se sia legittimo riservare l'accesso a un bene di per sé aperto a tutti (la scuola, il ristorante, lo stadio) solo ad un certo tipo di persone, che possano esibire la "prova" di trovarsi in una certa condizione.
Qui non si tratta innanzitutto di essere pro o contro i vaccini o pro o contro il Green Pass. Qui si tratta innanzitutto di chiedere a certi giornalisti e filosofi, qualunque sia la propria posizione, di non dire fesserie, diffondendo - potremmo chiamarli così? - fake reasonings.
Che cosa ne pensi?
Antonio
Lettera 11
Caro Dago
Il green pass dovrebbe funzionare al contrario: i fragili devono tutelarsi e non frequentare certo posti ed avere un certificato che glielo vieta, i sani anche non vaccinati possono andare dove vogliono, questo dice logica e buon senso, cosi assenti nelle teste vuote che propongono queste misure.
Glinder
Lettera 12
Dago colendissimo, il sig. Salvini è alquanto nervosetto a causa del crescente successo nei sondaggi di FdI e della sora Meloni.
SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
Pare che il desso attribuisca la crescita ad un travaso di voti in FdI dalla base della Lega.
Io non ne sarei proprio sicuro. Nell’area a forte presenza leghista dove vivo, i segnali di disaffezione da parte di elettori leghisti stanno crescendo. In un ambiente ampiamente pro vax, i contorcimenti di Salvini sui vaccini oramai irritano sempre più ed i giudizi di inidoneità del suddetto ad essere percepito come potenziale presidente del consiglio fioccano.
La Lega pensa di trattenere qualche delirante no vax facendo ammuina, ma forse il Salvini – a furia di stare nel suo mondo social - non si avvede dell’emorragia di potenziali elettori che pretendono sobrietà e serietà. Basta guardare alla situazione candidati per le municipali: la Lega oramai ricorre a canditati altrui o candidati civici. Perché mai persone di peso debbano concorrere sotto le bandiere della Lega, bruciandosi la reputazione, se dietro c’è il Salvini che fa casino?
Saluti da Stregatto
Lettera 13
Esimio... cosa mi tocca leggere sui siti esteri ma che non trovano tanto sponda su quelli italiani quando l'oggetto della notizia non corrisponde al mainstream moderno. La famosa Barriera Corallina australiana è stata tolta per il 2021 dai siti Unesco da proteggere. Sarà richiesto un supplemento all'Australia nei prossimi mesi... ma allora tutto quello che ho letto fin da quando andavo a scuola e tutti gli articoli di giornale... ma non doveva già essere sparita anni ed anni fa?
Se comunque è stata tolta dai siti a rischio, seppur temporaneamente, perché la notizia non ha avuto lo stesso eco di quando si diceva che poteva sparire? Forse questo è l'esempio migliore della cultura catastrofista ambientale... proprio coloro che vogliono sensibilizzare le persone sono le prime a spaventarle e se la notizia è positiva, perché di questo si tratta, allora viene minimizzata o condita in altro modo. Lunga vita alla Barriera Corallina!!!
SZ
Lettera 14
Caro Dago, il New York Times: "La mossa di Draghi di porre la questione di fiducia sulla riforma della Giustizia ha tutto il potenziale per cambiare il Paese". Tocchiamoci gli zebedei. Una previsione del giornale che ha sostenuto Joe Biden, il disastro dalle sembianze umane, può rappresentare il ko definitivo.
Ettore Banchi
Lettera 15
A proposito della riforma Cartabia, oggi si può annusare la puzza di chi si è riempito la bocca di stronzate e pregiudizi ideologici saturi tanto per fare caciara politica basandosi su affermazioni "che non si può transigere sui processi di mafia e terrorismo e lo abbiamo ottenuto”. Probabilmente non avevano letto o capito il testo completo della riforma trasmessa al Parlamento.
La riforma nella bozza del testo della riforma al punto N° 4 prevedeva sin dall'inizio Nessun Limite: "Nessun limite alla durata dei processi per i reati imprescrittibili, come quelli punibili con l'ergastolo".
È vero che sui reati con l’aggravante mafiosa adesso vi è specificato un termine transitorio di 6 anni per concludere il processo d’Appello, valido fino al 2024, che scenderà a 5 dal 2025. Ma per i processi per associazione di stampo mafioso e voto di scambio politico-mafioso, invece, le proroghe ci sono state e sempre saranno “sine die”, ossia senza alcun tipo di tagliola.
Sappiamo che Travaglio bazzica i tribunali, conta i legulei, scrive libri grazie alla montagne delle scartoffie, dei verbali e tutto il ciarpame degli archivi dei tribunali che gli viene messo a disposizione, ma possiamo pure dire che sta al giornalismo come Rocco Siffredi sta ai film di Billy Wilder.
Impeto Grif
Lettera 16
Caro Dago, Lampedusa, 1.192 migranti ospitati nell'hotspot: struttura in tilt. E chissà cosa sarà l'Italia quando tutti gli 11 milioni di tunisini verranno qui. Perché noi siamo così stupidi che se loro partono siamo pronti ad accoglierli.
Ice Nine 1999
Lettera 17
Caro Dago, Covid, sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: "Il virus è all'angolo, presto da pandemia a endemia". Sulla base delle esperienze dell'ultimo anno e mezzo, questo tipo di affermazioni sono la via più sicura per rimediare figure di me*da.
Ulisse Greco
Lettera 18
Caro Dago
partiamo subito da un presupposto: una donna bella è guardabile più di una donna non bella. Punto. Ora passino le tettone, i culoni, la cellulite (che anche voi maschietti avete ma non si vede), le foto ritoccate per le selfie-oide, moda genderless, capelli nature sale-pepe anche per donne giovani. Fatti loro! Ti prego, però, di non mostrare più quella inguardabile foto dell'estetista straniera (tra l'altro con un viso carino) che sopra una bocca ben truccata si colora i baffi. Donna baffuta sempre piaciuta... MA DOVE? Un po' di decoro personale... per cortesia care donne
Un saluto
Giusy
Lettera 19
Dago,
Scrive Mughini di essere in grado di riconoscere dal volto l'ignoranza e il fanatismo dei No Vax. Metodo lombrosiano o pregiudizio sessantottesco?
- peprig -
Lettera 20
Caro Dago, Green pass, il ministro Lamorgese: "I controlli saranno rafforzati". Sì, come durante gli Europei di calcio.
E. Moro
Lettera 21
Dice Alessandro Zan che Fognini è vittima del suo “retaggio culturale” (per essersi autoinsultato dandosi del “fro*io”). Mi chiedo qual è il retaggio culturale (soprattutto politico) di Zan. Che, intervistato da Repubblica, dopo aver spiegato che in Ungheria i trans non ottengono la rettifica anagrafica, ha intimato a Renzi di non essere “complice” (proponendo di eliminare dal Ddl italiano la “identità di genere”).
Mi chiedo di chi potrebbe essere “complice” quel Renzi che ha dato all’Italia le unioni civili. Forse di Orban? Comunque, se adesso non ci si può più neppure autoinsultare, vogliamo smetterla anche di spacciare per tradimento la ricerca di una soluzione condivisa?
È un vizietto odioso quello di certa sinistra che bolla come infame chi non si adegua ai precetti del “politicamente corretto” (o al catechismo delle lobby Lgbt+)!
Natale Pellizzer
Lettera 22
Caro Dago, volano stracci tra i commentatori delle Olimpiadi! Viene chiesto alla Di Francisca, 2 medaglie d'oro e una d'argento alle Olimpiadi, quindi non una che passava per caso in studio, di commentare la sconfitta delle fiorettiste nella prova a squadre.
Poiché in semifinale contro la Francia la Errigo ha sprecato ben 11 stoccate di vantaggio, la Di Francisca ha spiegato che a suo parere la Errigo nelle grandi occasioni ha il braccino corto e che per questo motivo il CT Cipressa ha sbagliato a metterla come ultima contro le francesi, aggiungendo che lo reputa non di polso.
Apriti cielo! Velasco, ex allenatore di pallavolo, ha detto che le parole della Di Francisca erano vergognose e che in questi frangenti deve valere il "parcere victis" e il politically correct.
Ora, a parte il fatto che alla Di Francisca era stata fatta una domanda; che la personcina in questione di fioretto ne capisce come pochi, avendo nel suo palmares ben 23 medaglie d'oro vinte in tutte le competizioni possibili e immaginabili; che già quando era ancora in attività aveva più volte espresso i suoi dubbi sulla tenuta nervosa della Errigo, è possibile che debba essere ripresa anche da chi di fioretto probabilmente ne sa quanto ne so io sulla pelota basca (so che esiste e che lotta insieme a noi, punto)?
Tanto più che è da sempre risaputo che la Di Francisca è tanto brava e bella quanto scontrosa... E poi Velasco che dice che "avrà anche ragione, ma questo è il momento storico in cui il buonismo pare essere un difetto!".
Cioè, fatemi capire, in nome del politically correct, Velasco suggerisce che si debba mentire per evitare di infierire su chi ha palesemente sbagliato? E poi lo dice Velasco, che ai tempi in cui allenava, non lasciava correre alcunché a nessuno? Ok, la Di Francisca non la chiamano a commentare per la sua simpatia e diplomazia, ma che a riprenderla sia Velasco proprio no!
Mario Orlando
Lettera 23
Leggo perplesso la seguente frase di Agamben: "Com'è possibile che essi non si rendano conto che, obbligati a mostrare il loro passaporto persino quando vanno al cinema o al ristorante, saranno controllati in ogni loro movimento?"
Spero che il preoccupato Agamben non utilizzi uno smartphone (che lo rende controllabile ovunque e da chissà chi) e nemmeno dorma mai in un albergo, dove è costretto a dare le sue generalità, che sono anche gli unici dati che vengono forniti dal green pass (sempre che Agamben non sia americano, nel qual caso potrei anche capirlo).
Ricordo poi che per andare al cinema a vedere i film per maggiori di anni 18, per un certo periodo ho dovuto esibire il documento, come tuttora tocca a fare ai giovani per consumare alcolici al bar.
avi