POSTO CHE VAI, GIORGIA CHE TROVI – MODERATA NELL’INCONTRO CON BIDEN, PIU’ AGGRESSIVA NELL’INTERVISTA ALLA FOX NEWS, MEGAFONO DELLA DESTRA TRUMPIANA: “GLI EUROPEI VOGLIONO I CONSERVATORI, I PROGRESSISTI SONO FUORI DALLA REALTÀ" – A SETTEMBRE, ALL'ALBA DEL GOVERNO MELONI, BIDEN METTEVA IN GUARDIA GLI AMERICANI SUI PERICOLI DI RIGURGITI NAZIONALISTI. RIFERENDOSI ALLE IMMINENTI ELEZIONI IN BRASILE AVEVA DETTO: ‘VEDETE COSA STA ACCADENDO IN ITALIA’. QUASI UN ANNO DOPO, GUARDANDO LA DUCETTA NELLO STUDIO OVALE HA DETTO: ‘SIAMO DIVENTATI AMICI’. UN’AMICIZIA DESTINATA A DURARE FINCHE’ E’ IN CORSO LA GUERRA IN UCRAINA. POI…

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Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo Alberto Simoni per “la Stampa”

 

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale giorgia meloni con joe biden allo studio ovale

«Lei pensa che i socialisti abbiano fallito in Europa e che gli elettori si stiano spostando verso un approccio più conservatore?». Giorgia Meloni è accomodata nel salotto che le è più congeniale, intervistata da Maria Bartiromo della Fox News. Nella tv più seguita dal popolo della destra e megafono […] delle posizioni trumpiane, si sente a casa e può recuperare lo spirito politico conservatore.

 

«La grande differenza – la risposta di Meloni - tra conservatori e sinistra è che noi ci occupiamo della realtà. Loro no, e non si preoccupano, secondo me, di cosa è successo in Europa. Per questo hanno fatto tanti errori continuando a seguire un approccio più ideologico. Penso che i cittadini lo abbiano capito e che, nei momenti difficili, vogliano essere governati da chi non segue utopie ideologiche».

 

joe biden giorgia meloni joe biden giorgia meloni

Una scelta, quella di parlare con la Fox News, partita da Palazzo Chigi. Con l'italo-americana Maria Bartiromo, presenza fissa dei gala della Niaf, Meloni ha un rapporto personale. Fu lei a intervistarla nelle settimane precedenti le elezioni del 2022 consentendo alla leader di Fratelli d'Italia di fare breccia nel mondo politico Usa per cui sino ad allora era ai più nota solo per la sua presenza, nel febbraio 2022, alla summit dei conservatori del CPAC in Florida.

 

Pur di stare nella "comfort zone" garantita da Bartiromo, lo staff della premier avrebbe lasciato cadere […] inviti da altri importanti network come la Cnn che avevano avanzato la richiesta di averla ospite a dimostrazione della curiosità che circondava il suo viaggio. La NBC, network di matrice più progressista, ha potuto solo riprendere il colloquio realizzato da SkyTg24 e nel quale la premier ha evitato accuratamente di toccare temi politici più divisivi.

joe biden giorgia meloni joe biden giorgia meloni

 

Qui ha parlato da capo di governo, ospite del presidente americano, sostenendo di essere stata bersaglio di «una propaganda falsa che aveva raccontato l'ipotesi di un governo a guida Meloni, come un disastro sul piano della tenuta dei rapporti internazionali». Ucraina e Cina due dei temi trattati, ma, alla Fox, Meloni si è soffermata anche a ragionare sull'economia italiana.

 

Ieri la presidente del Consiglio è ripartita per l'Italia, salutata da un tweet con un video di 38 secondi del presidente Joe Biden che sottolinea «le strette relazioni» e le «connessioni economiche» fra i due Paesi. E soddisfatta è anche la premier […] Il sipario sul viaggio è calato venerdì sera con il ricevimento in suo onore organizzato a Villa Firenze, residenza dell'ambasciatrice Mariangela Zappia. Presenti 60 persone. Meloni ha avuto l'occasione di un dialogo con Kristalina Georgieva direttrice del FMI.

 

joe biden giorgia meloni joe biden giorgia meloni

Con lei oltre che dell'agenda del G7 «abbiamo parlato ovviamente di Tunisia». Lo sblocco del prestito da 1,9 miliardi di dollari resta legato alle riforme che Kais Saied ancora non è disposto a fare. La premier ha avuto un faccia a faccia anche con Jack Markell, neo ambasciatore Usa in Italia e ha parlottato brevemente con Kurt Volker, già ambasciatore di George Bush junior alla Nato, e inviato di Donald Trump per l'Ucraina.

 

Fra gli invitati a Villa Firenze il virologo Anthony Fauci, Frederick Kempe dell'Atlantic Council e i vertici delle maggiori aziende italiane negli States, fra cui Paolo Messa di Leonardo, Marco Margheri di Eni, Marco Galbiati di Fincantieri e Pierpaolo Monti di Banca Intesa.

 

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La missione a Washington ha confermato l'intesa costruita con l'Amministrazione Usa nei mesi scorsi. A settembre, all'alba del primo governo italiano così a destra nel Dopoguerra, Biden metteva in guardia gli americani sui pericoli di rigurgiti nazionalisti. Riferendosi alle imminenti elezioni in Brasile e al duello fra Jair Bolsonaro e Lula aveva ricordato, come un monito, il caso di Roma: «Vedete cosa sta accadendo in Italia». Quasi un anno dopo, guardando Meloni nello Studio Ovale ha detto: «Siamo diventati amici». Certo, restano molte distanze. Biden ha dovuto tenere il punto sulla difesa dei diritti Lgbtq, durante il colloquio, mettendo a registro di averne comunque fatto un cenno con una leader che non ha in agenda questo tema.

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Ma i due hanno trovato un canale anche di intimità. Che ha permesso di lasciarsi andare a qualche confidenza. Come quando Biden, saputo che Meloni aveva portato con sé la piccola figlia Ginevra, ha esclamato: «Perché non me lo hai detto?». Si sarebbe divertito a vederla camminare nei corridoi della Casa Bianca: «Mio padre - ha aggiunto rivolto a Meloni- mi diceva sempre che la famiglia è tutto. Dove tutto comincia, dove tutto si costruisce e dove tutto finisce».

 

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