- GENITORI RENZI: GIP, CONTRADDIZIONI LOGICHE IN INTERROGATORI
tiziano renzi e laura bovoli al balcone di casa 1
(ANSA) - Le dichiarazioni di Tiziano Renzi e Laura Bovoli "scontano contraddizioni logiche nella narrazione dei fatti": così in un passaggio del rigetto della revoca dei domiciliari il gip Angela Fantechi sui contenuti degli interrogatori resi dai genitori dell'ex premier Matteo Renzi.
- GENITORI RENZI: GIP CONFERMA ARRESTI DOMICILIARI
(ANSA) - Il gip di Firenze Angela Santechi ha confermato gli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo Renzi, accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. E' quanto si apprende al Palazzo di giustizia di Firenze dove la decisione era attesa dopo l'interrogatorio di garanzia.
- GENITORI RENZI: GIP, AVEVANO RUOLI DI FATTO IN SOCIETÀ
(ANSA) - "Dalle intere indagini è emerso in modo pacifico che gli indagati abbiano svolto ruoli di fatto" nelle società "tanto che non è possibile ritenere che le loro dimissioni da cariche formali possa ritenersi misura sufficiente a garantire le esigenze cautelari": lo scrive "con riferimento all'attualità delle esigenze cautelari e alla indispensabilità di una misura custodiale" il gip Angela Fantechi di Firenze nell'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca degli arresti domiciliari, quindi confermandoli, per Tiziano Renzi e Laura Bovoli.
- GIP, GRAVI INDIZI NON MESSI IN DISCUSSIONE
(ANSA) - La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza non risulta messa in discussione "dalle dichiarazioni degli indagati". Così gip Angela Fantechi di Firenze nell'ordinanza di con cui conferma gli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli rigettando l'istanza di revoca della difesa. Secondo il gip negli interrogatori gli indagati "si sono limitati ad affermare la falsità delle dichiarazioni rese dalle fonti dichiarative e di alcuni dati documentali - quali gli appunti rivenuti presso Marmodiv - e poi a minimizzare il valore indiziario di elementi obiettivi" come i contenuti delle mail. Le loro dichiarazioni, prosegue il gip, "non offrono una diversa ricostruzione dei fatti" oppure "la offrono solo se si ipotizza 'una specie di complotto' che ha determinato la costituzione di un compendio indiziario falso".
- GENITORI RENZI:TIZIANO,CI DIFENDEREMO ANCHE SU FB
(ANSA) - "Ci difendiamo in tribunale, certo. Ma se dobbiamo essere massacrati ogni giorno sui media, ci difenderemo anche qui". Lo scrive in un post su facebook Tiziano Renzi dopo aver ricordato che "gli avvocati che ci seguono", i difensori suoi e della moglie Laura Bovoli, "e che ringrazio, ci chiedono di aspettare il processo per difenderci in aula". "È un linea seria, che rispettiamo - conclude il padre dell'ex premier -. Ma è anche vero che nei fatti i media ci processano ogni giorno e noi non abbiamo diritto di parola".
- TIZIANO RENZI, NON CONFESSO CIÒ CHE NON HO FATTO
(ANSA) - "Mi dicono: confessa e ti faranno uscire. Non posso confessare ciò che non ho fatto. Non abbiamo commesso i fatti per i quali siamo privati della libertà. Lotteremo con tutte le forze per difendere la dignità e l'onore di due persone che in 35 anni di carriera non hanno mai avuto fallimenti, bancarotte e lavori in nero". Lo scrive Tiziano Renzi su Fb dopo la conferma dei domiciliari per lui e la moglie Laura Bovoli. "Sto per arrivare a 70 anni: non pensavo di passare in tribunale la mia vecchiaia ma lo farò a testa alta perché io conosco la verità", conclude nel post.
"Non entro nel merito del procedimento. Né della enormità della misura degli arresti domiciliari - si legge anche nello stesso post di Tiziano Renzi su Fb -. Non vi dico come stiamo a saperci trattati come delinquenti, esposti tutti i giorni sui Tg e sui media, insultato sui social. Siamo rappresentati come criminali, i criminali più pericolosi d'Italia. Mi sembra un incubo allucinante". "Non importa tuttavia come stiamo noi - ancora Tiziano Renzi -. Per me l'unica cosa che importa è la verità. E fosse anche l'ultima cosa che faccio combatterò fino all'ultimo giorno per vederla affermata".
TIZIANO RENZI IL POST SU FACEBOOK DAI DOMICILIARI
- GENITORI RENZI: TIZIANO, MAI STATI AMMINISTRATORI DI FATTO
(ANSA) - "La nostra azienda di famiglia - Eventi6 - non ha mai avuto nessun problema con bancarotte o false fatture o lavori in nero. Mai. Chi dice il contrario mente e ne risponderà civilmente e penalmente". Lo scrive Tiziano Renzi su Fb dopo che il gip di Firenze ha confermato gli arresti domiciliari per lui e la moglie Laura Bovoli. "Le accuse riguardano altre realtà, cooperative, alcune delle quali hanno fatto o rischiano di fare bancarotta. L'accusa ritiene che queste cooperative fossero guidate dall'esterno da noi. Falso -aggiunge Tiziano REnzi- noi ci siamo sempre preoccupati che chi lavorava con noi facesse un buon servizio ma non siamo mai stati gli amministratori di queste cooperative, nemmeno amministratori di fatto. Ciò che abbiamo amministrato noi non è mai fallito, mai".
- GENITORI RENZI: INDAGINI, C'È IPOTESI FATTURA FALSA MARMODIV
(ANSA) - In nuove indagini della procura di Firenze nell'inchiesta per bancarotta fraudolenta e false fatture che vede Tiziano Renzi e Laura Bovoli ai domiciliari e, in generale, una quindicina di indagati, gli inquirenti ipotizzano che ci sia una fattura falsa portata allo sconto, in banca, per l'anticipo da parte degli attuali amministratori della cooperativa Marmodiv, società per cui è in corso al tribunale di Firenze una procedura fallimentare. Marmodiv era stata ceduta dai Renzi ai nuovi amministratori. Il tribunale fallimentare, che il 20 marzo deve decidere sul fallimento, ha fatto eseguire una perizia integrativa proprio in relazione alla voce "fatture da emettere" che il perito aveva messo in dubbio.
tiziano renzi filippo roma le iene
La perizia supplementare deve anche esplorare l'eventuale ipotesi di reato di falso in bilancio. Al momento, come rileva il gip Angela Fantechi, c'è l'ipotesi di una fattura falsa portata allo sconto per cui è pervenuta una querela da parte di Banca di Cambiano. La querela, osserva il giudice, "conferma quanto accertato dalla Gdf circa la presentazione allo sconto di fatture false anche in altre ipotesi per opera delle persone a cui Renzi ha ceduto la cooperativa". Marmodiv, ceduta a Dmp Italia, è una società con "un buco di 300.000 euro" e, rileva il gip, "paiono in corso attività volte ad evitare il fallimento mediante l'accollo di debiti della stessa da parte di terzi ma anche operazioni che ne stanno aggravando il dissesto" finanziario.