CON QUESTA OPPOSIZIONE, GIORGIA MELONI PUO’ GOVERNARE CON LA PIPA IN BOCCA - IL NO DI GIUSEPPE CONTE A UN NUOVO DECRETO PER L’INVIO DI ARMI A KIEV È UNA SFIDA NON TANTO AL GOVERNO TURBO-ATLANTISTA DELLA MELONI MA AL PD, POTENZIALE ALLEATO - IL TEMA PIÙ INSIDIOSO PER LA CERCHIA DI ELLY SCHLEIN È IL TERMOVALORIZZATORE DA COSTRUIRE A ROMA, INDIGESTO ANCHE A MEMBRI DELLA SEGRETERIA PD...

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Estratto dell'articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

Si sta intensificando la guerriglia del M5S nei confronti del Pd di Elly Schlein. Occasione: il controverso inceneritore da costruire a Roma e gli aiuti militari all’Ucraina. Obiettivo: fare emergere le contraddizioni di un partito che con la nuova segretaria ha accentuato i toni pacifisti e ambientalisti, senza però modificare le sue scelte: non ancora, almeno.

 

Il tentativo apparente del capo grillino Giuseppe Conte è quello di ottenere una svolta. In realtà, punta a creare una spaccatura nel Pd e a marcare una diversità nel segno dell’estremismo. Il fatto che ieri Conte abbia ufficializzato il «no» del Movimento a un nuovo decreto per l’invio di armi all’Ucraina è una sfida non tanto a Palazzo Chigi ma al potenziale alleato. «Se la strategia è quella dell’escalation dettata da Washington, noi non ci stiamo», ha detto l’ex premier, distanziandosi dall’alleanza con la Nato.

 

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ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE

 

In termini politici, è un elemento ineludibile e grave». Il problema è che incrocia il pacifismo di parte della nuova nomenklatura del partito. La mette alla prova, invitandola a trarre le conclusioni di quanto va affermando da tempo. Ma il tema più insidioso per la cerchia di Elly Schlein è soprattutto un altro. Si tratta dell’ordine del giorno spuntato a sorpresa nel Piano per la ripresa sul termovalorizzatore da costruire a Roma: un’iniziativa che il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, teorico dell’asse tra il suo partito e il M5S, bolla come «inaccettabile»; e della quale accusa i vertici grillini.

GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN MEME BY DAGOSPIA GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN MEME BY DAGOSPIA

 

«Noi facciamo opposizione al governo Meloni», ha detto. «Mi auguro che le altre forze facciano lo stesso». E ancora: «Se qualcuno si illude di creare problemi ad altre forze di opposizione, si sbaglia... Conoscendo i vertici del M5S, mi auguro non sia così». Eppure, Conte incalza. Ricorda che in passato il sindaco della capitale, Roberto Gualtieri, si era detto contrario alla costruzione. E lo oppone al suo stesso partito. Gualtieri «non è il Pd. E non sta in Parlamento». Ha l’aria di un appello provocatorio e neanche troppo larvato a Schlein e ai deputati e senatori a votare «no» all’inceneritore insieme con i Cinque Stelle. Per la premier Giorgia Meloni, è la conferma di un’opposizione sfrangiata: prima l’implosione del Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi; ora la tensione in aumento tra il Pd e un M5S che continua a perdere pezzi e voti anche in Sicilia.

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