QUOQUE TU, BRUTI? - CONTINUA LA FAIDA ALLA PROCURA DI MILANO: BRUTI TOGLIE A ROBLEDO PURE IL FASCICOLO SUL MOSE CHE È ARRIVATO A MILANO - BOCCASSINI CRITICATA DAL CSM SULL’ANTIMAFIA, CANEPA LA DIFENDE

Il procuratore capo ha deciso di passare il tempo che gli resta al Tribunale di Milano rendendo la vita impossibile al suo vice Robledo. Il pm aveva ricevuto gli atti su Marco Milanese e il generale Spaziante dalla procura di Venezia, e Bruti glieli ha tolti per affidarli a Pellicano e Orsi, due pm del pool di Robledo…

Condividi questo articolo


Luigi Ferrarella per “Il Corriere della Sera

 

robledo e bruti liberati 1 robledo e bruti liberati 1

All’indomani delle critiche della I commissione del Csm al capo dell’antimafia milanese Ilda Boccassini per la contestata non collaborazione del suo pool alla banca dati della Procura nazionale antimafia (Pna), proprio il magistrato della Pna che oggi tiene i collegamenti tra la Pna di Franco Roberti e Milano, cioè Anna Canepa, difende Boccassini e rovescia la ricostruzione del Csm.

 

a sinistra il procuratore aggiunto di milano alfredo robledo, a destra il procuratore capo edmondo bruti liberati a sinistra il procuratore aggiunto di milano alfredo robledo, a destra il procuratore capo edmondo bruti liberati

Canepa, infatti, lamenta che «la ricostruzione dei fatti nel periodo da me coordinato» (prima 2009/2012 e poi 2013/2014, con in mezzo la parentesi del collega Filippo Spiezia in collisione con Boccassini) «travisa» la realtà sia perché «segnala esclusivamente criticità legate ad una impostazione risalente» alla precedente gestione della Procura milanese di Manlio Minale (oggi procuratore generale), «definitivamente superata nella pubblica presa di posizione del procuratore Bruti nella riunione di coordinamento del 23 ottobre 2010»; sia perché «non dà atto del complessivo proficuo e costruttivo rapporto portato avanti dal mio ufficio con Milano nella persona dell’aggiunto Boccassini e del procuratore Bruti».

ilda boccassini ilda boccassini

 

Canepa va oltre, e dietro la delibera unanime della commissione Csm addita letture «ancora una volta strumentali a screditare l’Antimafia di Milano, come a suo tempo fatto rilevare anche dal Pna, piuttosto che a valorizzarne i risultati conseguiti» contro le cosche.
 

Giusta o sbagliata che sia questa lettura, di certo corrisponde anche al sentimento che Bruti confida in questi giorni ai suoi collaboratori, esprimendo (come nella relazione al Csm sull’esposto dell’aggiunto Robledo) «una amarezza che va ben al di là della mia persona: rimarrà comunque la polemica pubblica in cui, per la prima volta, non la persona del Procuratore, ma l’ufficio della Procura di Milano è stato coinvolto».

 

Bruti assume cioè come un’ingiustizia paradossale il fatto che gli venga adombrata una gestione troppo verticistica dei fascicoli, quando invece egli ritiene di essere se mai stato troppo «democratico», cioè di aver dato trasparenza a criteri di assegnazione che sotto la gestione Minale sarebbero stati a suo avviso assai più indefiniti, e tuttavia mai contestati dai vari pm.

 

ANNA CANEPA ANNA CANEPA

Non a caso, nell’assemblea dell’ufficio sui nuovi criteri organizzativi, ha retoricamente chiesto al collega Spataro come all’epoca di Minale gli fosse stato assegnato il processo Abu Omar, sequestro che non andò al pool teoricamente competente su questo tipo di reato, ma a Pomarici-Dambruoso (prima) e Spataro (dopo) per connessione con l’indagine di terrorismo che pendeva a su Abu Omar.

 

LUIGI ORSI LUIGI ORSI

Da ora in poi, però, Bruti sembra voler rivendicare un piglio decisionista, tanto da non far passare quasi giorno senza una circolare che depotenzia sempre più l’aggiunto Robledo. Ieri, con una lunga motivazione, l’ha escluso dalla trattazione del filone di inchiesta sul Mose di Venezia trasferita per competenza a Milano sul generale GdF Spaziante e l’imprenditore Meneguzzo: fascicolo che Bruti ha assegnato a se stesso e coassegnato ai pm Pellicano e Orsi.
 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO