IL "GOLPETTO" DI PRIGOZHIN DA' LA SPINTA FINALE PER LA CONFERMA DI STOLTENBERG ALLA GUIDA DELLA NATO – AL VERTICE DI VILNIUS DELL'11 LUGLIO L'ATTUALE SEGRETARIO GENERALE SARÀ CONFERMATO PER IL TERZO MANDATO. LA SITUAZIONE SUL FRONTE RUSSO-UCRAINO È TROPPO CAOTICA PER PERDERE TEMPO IN COMPLICATE TRATTATIVE PER LA SUCCESSIONE – I CANDIDATI ALTERNATIVI ERANO IL BRITANNICO BEN WALLACE, SU CUI HA POSTO IL VETO LA FRANCIA, E LA DANESE FREDERIKSEN, CHE NON PIACE AI PAESI DELL'EST…

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Estratto dell'articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

 

jens stoltenberg a kiev jens stoltenberg a kiev

L'insurrezione armata del gruppo Wagner, spenta sul nascere grazie a un accordo dai contorni non ancora chiarissimi, ha offerto agli alleati euro-atlantici due carte da pescare: una dal mazzo delle probabilità, l'altro da quello degli imprevisti.

 

Tra le probabilità c'è l'apertura di una finestra favorevole alle truppe ucraine, che potrebbero approfittare del momento di sbandamento dell'esercito di Vladimir Putin. Tra gli imprevisti c'è invece il rischio d'instabilità in Russia, una potenza nucleare alle porte dell'Ue […]

 

Per questo la temperatura del dossier russo-ucraino sulle scrivanie dell'Ue e della Nato è tornata a salire, stravolgendo l'agenda del Consiglio europeo in programma da giovedì a Bruxelles e imponendo nuove prospettive al vertice dell'Alleanza atlantica in programma l'11-12 luglio a Vilnius.

 

jens stoltenberg volodymyr zelensky jens stoltenberg volodymyr zelensky

Durante il quale il segretario generale Jens Stoltenberg non avrà più motivi per opporsi a una proroga del suo mandato: la situazione è troppo fluida e gli alleati non hanno ancora trovato un'intesa su un nome alternativo.

 

Fino a qualche giorno fa il principale ostacolo a un rinnovo sembrava essere proprio il diretto interessato […] Ma gli sviluppi in Russia hanno tolto al norvegese anche gli ultimi argomenti per opporsi alla terza proroga del suo mandato, iniziato nel 2014, poi prolungato al 2022 (due anni oltre la scadenza naturale) e quindi di un altro anno a causa della guerra.

 

Jens Stoltenberg OLAF SCHOLZ Jens Stoltenberg OLAF SCHOLZ

I due principali candidati alternativi non hanno trovato il necessario sostegno. Il britannico Ben Wallace ha gettato la spugna nei giorni scorsi, dopo aver trovato davanti a sé il veto francese. Ma anche la danese Mette Frederiksen, nonostante la missione negli Stati Uniti, non è riuscita a convincere gli alleati dell'Est.

 

Secondo alcune fonti il nome della ex premier non sarebbe ancora del tutto fuori dalla corsa, ma il fatto che il governo del suo Paese abbia deciso di candidare Margrethe Vestager alla Banca europea per gli investimenti è certamente un ulteriore segnale del fatto che Copenaghen consideri la partita di Frederiksen ormai persa.

jens stoltenberg volodymyr zelensky jens stoltenberg volodymyr zelensky

 

Per la Nato non è il momento di perdere tempo in trattative interne che potrebbero far venire a galla divisioni che comunque esistono, anche se derubricate a "sfumature". È il momento, piuttosto, di rimanere compatti e di rafforzare ulteriormente la sicurezza ai confini, soprattutto quelli con la Bielorussia.

 

L'arrivo a Minsk dell'ex capo di Wagner, Evgenij Prigozhin, apre certamente interrogativi, ma non è l'unica ragione di preoccupazione: «L'annuncio del trasferimento in Bielorussia delle armi tattiche nucleari è irresponsabile – ha avvertito ieri Stoltenberg –. Non abbiamo alcuna indicazione di un possibile uso di queste armi, ma restiamo vigili».

 

JENS STOLTENBERG JENS STOLTENBERG

E proprio per rafforzare quell'area la Germania ha annunciato di esser pronta a dispiegare in modo permanente quattromila uomini in Lituania.

 

[…]

 

Putin più debole vuol dire che aumentano i rischi di instabilità in Russia, ma anche le opportunità per Kiev di riguadagnare terreno. Al termine della riunione dei ministri degli Esteri Ue a Lussemburgo, Borrell ha riconosciuto che gli ultimi sviluppi rappresentano un fattore «positivo dal punto di vista militare» e per questo bisogna «continuare e aumentare il sostegno» all'Ucraina.

 

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La quale però continua a chiedere anche un invito ufficiale a far parte della Nato e un percorso di adesione accelerato: il summit di Vilnius offrirà la creazione di un consiglio Nato-Ucraina e maggiori garanzie di sicurezza, ma non ci saranno certezze sui tempi né scorciatoie.  […]

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