RAMPELLI, UN “GABBIANO” SENZA ALI: NON AMA GIORGIA MELONI MA NON OSA SFIDARLA (E POI ROSICA PERCHE’ FINISCE SEMPRE AI MARGINI DEL PARTITO) - “È SURREALE DIRE CHE IO GUIDI UNA OPPOSIZIONE INTERNA. OGGI GIORGIA MELONI INTERPRETA L’UNICA LINEA POSSIBILE PER UNA DESTRA CHE VOGLIA ESSERE MAGGIORITARIA E NON MARGINALE. IL FAMILISMO NEL PARTITO? SE CI SONO PERSONE VALIDE CHE ESERCITANO IL LORO IMPEGNO POLITICO DA QUANDO AVEVANO 15 ANNI NON RITENGO GIUSTO VENGANO SACRIFICATE A CAUSA DI LEGAMI DI PARENTELA…”

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

Meloni e Rampelli Meloni e Rampelli

Fabio Rampelli è considerato l’oppositore dentro Fratelli d’Italia. E non è un mistero che al vice presidente della Camera stia stretto il ruolo che Giorgia Meloni gli ha riservato: ieri però si è fermato apposta con i giornalisti per dire che era «surreale» immaginarlo a capo di una opposizione interna.

 

Rampelli, lei dichiara che dentro FdI non esistono correnti. I suoi Gabbiani, vogliamo chiamarli “anime”?

«Mi pare ovvio che chi ha iniziato un percorso di impegno politico insieme, si consulti e condivida le proprie esperienze. […] Non ci sono correnti in FdI, tanto meno io ne guido una di opposizione. […] Ho creato la comunità che ha poi fondato FdI e tanto mi appaga».

 

Meloni e Rampelli Meloni e Rampelli

Soddisfatto che il congresso sia rinviato a dopo le Europee? Il vostro statuto non lo prevedeva prima?

«[…] Se non ci sono linee politiche e leadership alternative a quella di Giorgia Meloni non ha molto senso fare congressi, ancor meno in una stagione elettorale decisiva come questa. Ne parleremo dopo le Europee. Vanno invece benissimo i congressi territoriali».

 

FdI nasce per rivendicare le primarie e la contendibilità degli incarichi. Quando Berlusconi nel 2012 non concesse le primarie, voi usciste dal Pdl. Pensa che sia ancora valido per voi quel ragionamento sulla contendibilità degli incarichi?

fabio rampelli fabio rampelli

«Il ruolo del presidente nazionale è perfettamente contendibile, ma non ci sono sfidanti perché oggi Giorgia Meloni interpreta l’unica linea possibile per una destra che voglia essere maggioritaria e non marginale. […]».

 

Accusa di familismo. Non è solo una invenzione dei giornali nemici. Ci sono al vertice del partito o delle istituzioni troppi cognati di, sorelle di, cugini di. […] non pensa che sia un danno reputazionale per FdI?

«[…] Se ci sono persone valide che esercitano il loro impegno politico da quando avevano 15 anni non ritengo giusto vengano sacrificate su pressione dei media a causa di legami di parentela. Che facciamo, discriminiamo persone per il cognome che portano?».

guido crosetto fabio rampelli ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni guido crosetto fabio rampelli ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni

 

[…] In ultimo: è evidente che FdI ha avuto una accelerazione di consensi che forse nemmeno voi vi aspettavate così impetuosa. La reazione del vertice sembra essere quella di chi ne è intimorito e si blinda affidandosi a una cerchia strettissima. Non si rischia, così facendo, di perdere di vista le competenze?

«Siamo stati chiamati a cambiare l’Italia, il nozionismo professorile privo di una stessa visione del mondo non è funzionale a questo obiettivo. Rischieremmo di chiuderci nel solito recinto di boiardi collaudati facendo l’operazione opposta: cercare competenze asettiche che non garantiscono il cambiamento».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…