RENZI FAST? - SONO TRASCORSI GIÀ TRENTATRÉ GIORNI DALL’ANNUNCIO DI NOMINARE IL GIUDICE CANTONE ALLA TESTA DELL’AUTORITÀ ANTI CORRUZIONE - COME MAI QUESTO MATTEUCCIO RITARDANTE? AH, SAPERLO…

Gian Antonio Stella: “Non è un bel segnale. Perché mostra incertezze, divisioni e ambiguità sulle competenze che la dicono lunga su come manchi, in questa trincea, il cemento che fa vincere le guerre: la compattezza. Vale per l’Expo, vale per tutte le grandi opere, vale per il Mose”…

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Gian Antonio Stella per il "Corriere della Sera"

 

raffaele cantone raffaele cantone

«Raffaele stai sereno», continua a rassicurarlo Matteo Renzi. Ma Raffaele Cantone ha buone ragioni per essere preoccupato. Molto preoccupato. I giorni passano. Inesorabili. Ne sono trascorsi già trentatré, dalla retata che vide l’arresto di Frigerio, Greganti, Maltauro e degli altri figuri coinvolti nell’inchiesta sull’Expo 2015.

 

E già trenta dalla scelta del premier di spedire a Milano il giudice campano (già messo a marzo alla testa dell’Autorità anti corruzione da anni abbandonata al ruolo di guscio vuoto) perché ficchi il naso nei cantieri e nelle imprese dell’Esposizione, dove l’angoscia per i ritardi e il tempo che scorre velocissimo s’impasta col timore delle tangenti, dei lavori fatti male, dell’esplosione dei costi.

 

RAFFAELE CANTONE - Copyright Pizzi RAFFAELE CANTONE - Copyright Pizzi

Sono tanti, 30 giorni. Bastarono ai californiani per riparare l’arcata del Bay Bridge, il ponte che unisce San Francisco a Oakland, crollata per il terremoto del 1989. Non sono bastati a un capo del governo che va di fretta per definire quali poteri avrà quello che dovrebbe essere il suo plenipotenziario sul fronte anti mazzetta.

 

Lo stesso Cantone, intendiamoci, spiega a tutti che se c’è uno di cui si fida è Renzi. Ma la ragnatela di quello che Charles Dickens chiamava il «Ministero delle Circonlocuzioni» dedito a «immischiarsi di tutto» perché nulla si muova, si è andata via via tessendo fino ad avvolgere con morbide tenaglie ogni svolta riformatrice. Ma chi è, il ragno? Meglio: quanti sono, dove sono, che volto hanno i ragni che con sottile e pignola pazienza sembrano voler infiacchire gli sforzi contro i corrotti?

 

renzi bicicletta renzi bicicletta

È questo che Cantone non capisce. Questo che lo intimorisce. Fino al punto di fargli confidare agli amici di avere quasi più paura di questi oscuri tessitori che dei camorristi. Dei Casalesi, dopo anni di sfida frontale, sa tutto. Sa come ragionano, come si muovono, come puntano i nemici. Dei ragni annidati negli interstizi della cattiva politica, della cattiva amministrazione, della cattiva burocrazia, non sa niente. O quasi niente. Ed è difficile combattere un nemico invisibile. Anche se si sa di avere il consenso di tantissime persone perbene.

 

Per questo lo slittamento, sia pure di pochi giorni, delle regole più dure sulla corruzione e della definizione dei poteri del «supervisore» sull’Expo («urgentissime» ma evidentemente non troppo), non è un bel segnale. Perché mostra incertezze, divisioni e ambiguità sulle competenze che la dicono lunga su come manchi, in questa trincea, il cemento che fa vincere le guerre: la compattezza.

 

renzi con merkel cameron van rompuy harper renzi con merkel cameron van rompuy harper

Vale per l’Expo, vale per tutte le grandi opere, vale per il Mose. È stupefacente il silenzio con cui si dà per scontato che il Consorzio Venezia Nuova, benedetto da tre decenni di deroghe e di proroghe e di mancati controlli, debba finire ormai il lavoro iniziato a dispetto del coinvolgimento in un vorticoso sistema di tangenti. Non c’è padrone di casa al mondo che, accortosi che l’idraulico ha fatto il furbo, ha speso una tombola in bustarelle e non ha ancora finito il lavoro, gli confermi la fiducia e gli dia altri soldi.

 

Non ce n’è uno che non cercherebbe subito altri professionisti, con una gara internazionale e non casereccia, per capire se, come, dove, quanto si è sbagliato. E come eventualmente si possa rimediare. Venezia viene prima degli interessi di un cartello di potentati che, si è visto, purtroppo, non meritava tanta fiducia

MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE renzi in vietnam con il presidente truong tan sang renzi in vietnam con il presidente truong tan sang venezia progetto mose cantieri x venezia progetto mose cantieri x expo milano jpeg expo milano jpeg venezia mose chioggia armatura inox ripresa boccola nastro espansivo lamiera per giunti impermeabilizzazione acqua di mare venezia mose chioggia armatura inox ripresa boccola nastro espansivo lamiera per giunti impermeabilizzazione acqua di mare

 

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