RENZI D’ARABIA TROVA IL SOCCORSO DEL PD – ALLA CAMERA I DEM SI ASTENGONO SULLA MOZIONE DEL M5S CHE VOLEVA VIETARE AI PARLAMENTARI DI RICEVERE SOLDI DA STATI STRANIERI. MOZIONE CHE È STATA QUINDI RESPINTA, PER LA GIOIA DI MATTEO RENZI, CHE PUÒ CONTINUARE A INCASSARE  LE SUE CONSULENZE DALL’ARABIA SAUDITA – NATURALMENTE ANCHE AZIONE NON HA PARTECIPATO AL VOTO, NONOSTANTE A DICEMBRE CALENDA AVESSE DICHIARATO: “LE CONSULENZE DI RENZI? IO SONO CONTRARIO, SERVE UNA LEGGE”

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Estratto dell'articolo di Luca De Carolis per “il Fatto Quotidiano”

 

matteo renzi mohammed bin salman matteo renzi mohammed bin salman

[…]  nel martedì in cui in Senato Pd e Cinque Stelle si schierano di nuovo su posizioni opposte tra loro sulla guerra in Ucraina, alla Camera i fu alleati si dividono pure sul Qatargate, scandalo che ha già ferito i dem. Con il Pd che vota la propria mozione e quella di Alleanza Verdi e Sinistra, per poi astenersi su quella del M5S.

 

E può suonare anche come un gesto di riguardo nei confronti di Matteo Renzi e delle sue consulenze – lecite – all’Arabia Saudita. Perché al punto 3 la mozione dei 5Stelle, che aveva come primo firmatario il capogruppo Francesco Silvestri, voleva impegnare il governo a vietare “a rappresentanti delle istituzioni governative, parlamentari e territoriali” di accettare “contributi, prestazioni e controprestazioni o altre forme di sostegno erogati direttamente e/o indirettamente da governi, enti pubblici di Stati esteri o persone giuridiche con sede in uno Stato estero, non assoggettate a obblighi fiscali in Italia”.

 

 

MATTEO RENZI AL THAI ITALIAN BUSINESS SUMMIT DI BANGKOK MATTEO RENZI AL THAI ITALIAN BUSINESS SUMMIT DI BANGKOK

Un vincolo che doveva valere “nel corso del mandato e anche in un periodo successivo alla sua cessazione”, con il dichiarato obiettivo di “tutelare l’indipendenza da influenze straniere” di eletti e membri di governo. Sillabe che calzano alla perfezione con la vicenda di Renzi. Ma la Camera ha bocciato la proposta dei 5Stelle. E i dem hanno guardato da un’altra parte.

 

Per il disappunto di Giuseppe Conte, che in serata se la prende con quasi tutti: “Dopo i gravissimi casi di corruzione collegati al Qatargate, stupisce che, tranne Avs, tutti gli altri partiti abbiano votato contro o si siano astenuti sulla nostra mozione. Compreso chi si era detto pronto a votarla anche subito e chi si professa patriota in politica”. E se il riferimento ai patrioti è chiaramente a Fratelli d’Italia, quello che si era detto “pronto a votarla” è Carlo Calenda. “Sono pronto a votare una norma che vieti collaborazioni retribuite con Stati stranieri” aveva giurato su Twitter, rispondendo proprio a una dichiarazione del presidente del Movimento.

 

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

Ma deve aver cambiato idea, il Calenda che lo aveva sostenuto anche a In Onda, lo scorso dicembre: “Le consulenze di Renzi? Io sono contrario, serve una legge”. Poche settimane dopo, i parlamentari di Azione e di Iv non hanno partecipato alla votazione sulla regola anti-consulenze dei grillini.

 

Dopodiché a colpire i 5Stelle è stata innanzitutto l’astensione del Pd. Anche se, votando per intero la mozione di Avs, i dem hanno detto sì pure al punto 3 del testo dei rossoverdi – bocciato dall’Aula – che trattava sempre di conflitto d’interessi.

 

MATTEO RENZI – INTERVISTA CON BIN SALMAN MATTEO RENZI – INTERVISTA CON BIN SALMAN

[…]  Ma la proposta dei grillini, che parlava esplicitamente di soldi, quella i dem non l’hanno votata. Forse risentiti dal fatto che il testo dei grillini citasse nomi e cognomi degli europarlamentari e degli ex eletti finora coinvolti, compresi l’ex dem Antonio Panzeri (poi passato in Articolo 1) e il tuttora deputato europeo del Pd Andrea Cozzolino […]

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