- RICICLATI A PESO D’ORO: PRONTO L’ASSALTO ALLA DILIGENZA DELLE NOMINE GOVERNATIVE -

Sono almeno 50 le poltrone da occupare (o rioccupare) destinate a trombati e riciclati dei partiti e dei sindacati: enti parco, autorità portuali, vigilanza degli enti previdenziali - Il primo atto del neoministro Lupi? Prorogare il mandato di Vito Riggio, a capo dell’Enac da 10 anni….

Condividi questo articolo


Stefano Sansonetti per La Notizia

Si potranno scatenare dando corpo a tutta la loro voglia di occupare poltrone. Con quale beneficio per gli enti pubblici interessati, però, non è dato sapere. Diciamo che se si osservano le prime mosse del governo, e se si valuta l'estrazione dei personaggi coinvolti negli anni passati, non è che lo scenario sia dei più confortanti. Si prenda il caso di Vito Riggio, ex deputato Dc, inamovibile dominus dell'Enac dal lontano 2003.

ORESIDENTE ENAC VITO RIGGIOORESIDENTE ENAC VITO RIGGIO

Ebbene, tra i primi provvedimenti adottati dal nuovo ministro dei trasporti Maurizio Lupi, datato 14 maggio 2013, c'è la proroga del mandato di commissario straordinario ricoperto da Riggio all'interno dell'Ente nazionale per l'aviazione civile. Per carità, si dirà che la proroga vale per un massimo di sei mesi e che in questa fase di transizione, vista la scadenza dell'incarico, andava presa una decisione veloce. Resta il fatto che le radici messe da Riggio all'Enac sono sempre più profonde.

MAURIZIO LUPIMAURIZIO LUPI

Ad ogni modo il suo nome, con quello di tanti altri, è comparso all'interno di un dossier appena confezionato dal Servizio per il controllo parlamentare della Camera dei deputati. In esso si fa l'elenco di circa 50 poltrone, tra Autorità portuali, Enti parco ed enti previdenziali, che sono scadute o andranno in scadenza nei prossimi giorni.

E che già stanno scatenando gli appetiti di chi vuole occuparle. In ballo ci sono politici in vario modo bocciati e sindacalisti in cerca di qualche scranno. Le loro mire, naturalmente, dipendono dall'accondiscendenza dei ministri di turno, come insegna l'esperienza recente.

Giovanni Lorenzo ForcieriGiovanni Lorenzo Forcieri

Le Autorità portuali
Una riserva di politici trombati ed ex politici è rappresentata dai porti, i cui vertici sono nominati dal ministero di infrastrutture e trasporti. Il prossimo 28 maggio, per esempio, scade il mandato del presidente dell'Autorità portuale di La Spezia. Attualmente la carica è ricoperta da Giovanni Lorenzo Forcieri, senatore nelle file Ds-Pd dal 1996 al 2006, periodo in cui ha fatto parte della commissione difesa.

Il 9 giugno, poi, scade il presidente dell'Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri, giunto al secondo e ultimo mandato. Per inciso Guerrieri vanta un passato da sindaco di Piombino, da assessore all'ambiente della provincia di Livorno ed è stato trombato alle recenti primarie locali del Pd. E' invece scaduto alla fine del marzo scorso il presidente del porto di Ancona, Luciano Canepa, avvocato con la passione dei consigli di amministrazione (è stato in quello delle Ferrovie delle stato e dell'Italcontainer, sempre del gruppo Fs).

Guido AbbadessaGuido Abbadessa

Gli Enti parco
Altra tradizionale sistemazione di politici "senza fortuna" è quella dei parchi, i cui vertici vengono decisi dal ministero dell'ambiente. Qui sono scadute o sono in scadenza 5 poltrone. Lo scorso 8 maggio, per esempio, è terminato il mandato del commissario straordinario del Parco dell'Aspromonte, Antonio Alvaro, già assessore al comune di Sinopoli e membro del consiglio nazionale dell'Unione delle comunità montane.

Luciano GuerrieriLuciano Guerrieri

Tanto per dire, Alvaro ha ruoli di vertice nel parco dal lontano 1994. L'11 maggio si è esaurito l'incarico del commissario straordinario del Parco dei Monti Sibillini, Oliviero Olivieri, il quale aveva preso il posto dell'ex presidente Massimo Marcaccio, già assessore per i Verdi nel comune di Ascoli.

Enti previdenziali
C'è poi il capitolo degli enti previdenziali al cui interno a fine aprile è scaduto il mandato dei componenti dei Civ. Si tratta dei Consigli di indirizzo e vigilanza, organi che definiscono i programmi e individuano le linee di indirizzo degli enti. Ebbene, fra Inps e Inail sono in ballo circa 40 poltrone, tradizionalmente appannaggio di folte schiere di sindacalisti, come previsto dalla legge.

A capo del Civ dell'Inps, solo per fornire qualche dettaglio, dal 2003 siede Guido Abbadessa, già segretario generale della Filt-Cgil. Il vicepresidente è Alessandro Vecchietti, responsabile welfare di Confcommercio. Nello stesso Civ siede lo storico tesoriere della Uil, Rocco Carannante.

Il presidente del CivInail, sempre dal 2003, è Francesco Lotito, già segretario confederale della Uil. Il vicepresidente è Fabio Pontrandolfi, dirigente dell'area relazioni industriali di Confidnustria. Le nomine nei Civ dipendono da un decreto del presidente del consiglio, su proposta del ministro del lavoro. La cuccagna è pronta a partire.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…