RITORNO DI “FIAMMA” - GLI EX AN, DIVORATI DAL TECNOCENTRISMO DEL LODEN, TRADITI DAL PAUROSO FINI E AFFONDATI DAL BANANA, SI ATTIZZANO PER IL SUCCESSO DELLA FASCIOMODERNISTA MARINE LE PEN - I CAMERATI SOFFRONO PER UN PDL SEMPRE PIÙ DEMOCRISTO E S’AGGRAPPANO ALL’ICONA DELLA COMBATTIVA CANDIDATA AMMAZZA-EURO - GODURIA MASSIMA DEL BANANA PER IL CETRIOLO A SARKOZY: “PER LUI PROFONDA DISISTIMA POLITICA”…

Condividi questo articolo


Carmelo Lopapa per "la Repubblica"

marine le penmarine le pen DANIELA SANTANCHEDANIELA SANTANCHE

L´ala destra del Pdl plaude al successo di Le Pen, La Russa le invia un messaggio di congratulazioni ed è un colpo assestato in Italia al futuro «partito dei moderati», già annunciato da Alfano. Ma se è per questo, all´indomani della sconfitta di Sarkozy al primo turno francese, succede anche che l´altra metà del Pdl guardi con interesse all´affermazione del socialista Hollande. Non solo Tremonti, ma adesso anche il presidente del Senato Schifani e l´ex ministro degli Esteri Frattini. Insomma, è tutto un procedere in ordine sparso che dà l´idea di come il partito sia ormai in rotta anche sui punti di riferimento.

DANIELA SANTANCHEDANIELA SANTANCHE

In pochi sposano ancora Sarkò. Non a caso. Con Berlusconi non è mai corso buon sangue. Così, chi ieri ha sentito il Cavaliere per mettere a punto l´incontro di questa mattina con i coordinatori regionali e provinciali, ha raccolto uno sfogo assai schietto a proposito dello scivolone del mai amato premier d´Oltralpe. Il Pdl non nasconde una «profonda disistima politica» per l´atteggiamento da lui avuto in questi anni nei confronti dell´Italia, ma anche per «le politiche europee» condotte da Sarkò al fianco della Merkel. Fallimentari, a sentire l´ex presidente de Consiglio.

marine lepenmarine lepen

Di «bocciatura dell´asse Sarkò-Merkel» parlano infatti le note dei capigruppo Cicchitto e Gasparri ai quali Palazzo Grazioli rimanda per interpretare gli umori del capo. In privato il Cavaliere rivela una mezza soddisfazione: «Nicolas ha avuto quel che merita, del resto non vinci le elezioni se ti porti in giro la Merkel». A parlare è un Berlusconi ancora ferito nell´orgoglio, che non ha mai rimosso il siparietto della conferenza stampa dei due a Bruxelles il 24 ottobre.

SARKOZY E BERLUSCONISARKOZY E BERLUSCONI

Attribuisce in parte a loro la responsabilità del proprio siluramento tre settimane dopo. A metà giornata è partito da Via dell´Umiltà l´input per il fuoco di fila contro «la sconfitta dell´asse Sarkozy-Merkel». Ed è un coro. Sandro Bondi, Anna Maria Bernini, Giorgia Meloni, tra gli altri. Gli ex An invece si schierano con la destra. La Russa invia un messaggio a Marine Le Pen, si complimenta «per il prestigioso risultato: la lezione che ne dovrebbero trarre tutti è che senza la destra non si vince». E ha tutto il sapore di essere rivolto a chi sta lavorando nel Pdl al cantiere del «Ppe italiano».

GIULIO TREMONTIGIULIO TREMONTI

Ce n´è abbastanza per mettere in imbarazzo i moderati. Il segretario Alfano e l´ex ministro degli Esteri Frattini, ad esempio, che a febbraio avevano organizzato un incontro col leader dell´Ump, il partito di Sarkozy, Jean-François Copé. E ora? Alfano tace. Frattini non plaude affatto al successo della destra, piuttosto il risultato della Le Pen lo considera come «la vittoria degli urlatori a discapito della moderazione».

L´ex ministro guarda con interesse all´affermazione del socialista Hollande. Il presidente del Senato Schifani a Porta a Porta si spinge fino a sostenere che «nel medio periodo la sua vittoria potrebbe essere una soluzione» per rivedere le politiche di bilancio Ue. Qualche ora prima, Osvaldo Napoli si chiedeva «come si possa dire a un italiano di centrodestra che è buona la vittoria di Hollande». Cambio di rotta: si può.

 

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO