RIVOLUZIONE 5 PIPPE: PRODI SUL COLLE SUPREMO!

Dopo il terzo scrutinio, maggioranza semplice, può succedere di tutto: anche che i grillini votino in massa per Prodi, che ha un buon rapporto con Casaleggio mediato da Angelo Rovati - Beppe non vuole ritrovarsi sul groppone un Amato o un D’Alema e nell’ala liberal del M5S pensa a Emma Bonino…

Condividi questo articolo


Tommaso Ciriaco per "la Repubblica"

BEPPE GRILLO E ROMANO PRODIBEPPE GRILLO E ROMANO PRODI

Il nome gira già da qualche giorno. E a farlo non sono i parlamentari, ma Beppe Grillo in persona. L'ex comico ha gà una soluzione in tasca per il Quirinale. Di chi si tratta? Di Romano Prodi. «Ragazzi - ripete nelle ultime ore - se per il Colle arriviamo alla quarta votazione, bisogna riflettere!».

Un invito che ha destato sorpresa in molti. E quando il leader del M5S entra nello specifico lascia tutti di stucco. «Prodi - aveva già spiegato venerdì scorso nel summit "segreto" alle porte di Roma - non è D'Alema o Amato, è una persona con la quale si può ragionare. Vi invito a riflettere su questo punto, perché altrimenti alla fine rischiamo di trovarci
davvero quei due».

Il riferimento è al quarto scrutinio, quando si richiederà solo la maggioranza assoluta e non il quorum dei due terzi per eleggere il successore di Napolitano. Nella sala del casale alle porte di Roma il Fondatore non ha detto di più, ma tanto è bastato per alimentare un vivace dibattito interno. Così intenso che fatica a restare sottotraccia, soprattutto ora che la scelta del nuovo inquilino del Colle è a un passo. Non è la prima volta che il leader saggia il terreno. Provoca, lancia suggestioni, spiazza.

BERSANI PRODI A MILANOBERSANI PRODI A MILANO

Il nome del Professore di Bologna, per dire, era stato evocato dal Fondatore un paio di settimane fa, in un post sul suo blog: Pd e Pdl vogliono al Colle «non un Pertini, ma neppure più modestamente un Prodi che cancellerebbe Berlusconi dalle carte geografiche».

GIANROBERTO CASALEGGIOGIANROBERTO CASALEGGIO

Non un'apertura, ma neanche una porta sbattuta in faccia all'ex commissario europeo. Anche perché in passato lo stesso Grillo e molti dei suoi eletti non hanno nascosto di apprezzare dei governi passati solo quelli presieduti dal Professore.

Davanti a suoi parlamentari Grillo si è però spinto oltre. Alla vigilia, tra l'altro, del referendum on line che chiamerà gli iscritti al movimento a selezionare già domani una rosa di dieci papabili per il Colle più alto. Martedì 16 aprile, poi, la top ten espressa dalla galassia grillina sarà sottoposta a nuovo sondaggio della Rete per incoronare il candidato da sostenere in Parlamento. Almeno per le prime tre votazioni. Dal quarto scrutinio, infatti, cambia tutto ed è a quel punto che i voti dei cinquestelle possono risultare determinanti. Magari per far prevalere Prodi.

Angelo Rovati e Romano ProdiAngelo Rovati e Romano Prodi

Il risiko del Quirinale non lascia indifferenti deputati e senatori del movimento. Del nuovo Presidente, non è un mistero, discutono da tempo. Si confrontano soprattutto attraverso mailing list e forum privati. E la galleria di personalità pronte a scalare il Colle grazie alla spinta dei grillini si arricchisce ogni giorno di nuovi volti. E di suggestioni.

EMMA BONINOEMMA BONINO

C'è Gino Strada, innanzitutto, sponsorizzato dall'ideologo del M5S Paolo Becchi. Va fortissimo anche Dario Fo, così stimato da poter contare anche su un pubblico elogio di Grillo: «È un premio Nobel una mente aperta, ha una lucidità fantastica». «Non ho le possibilità fisiche e psichiche», si è però tirato fuori l'intellettuale. Nella galassia grillina si guarda anche ai Presidenti emeriti della Consulta, Gustavo Zagrebelsky e Valerio Onida. E qualcuno, fra i fan del leader, ha anche pensato di lanciare la candidatura del direttore d'orchestra Claudio Abbado.

Massimo DalemaMassimo Dalema

Se la società civile è il bacino preferito dal movimento, un discorso diverso va fatto per i politici di professione. Piace, ma potrebbe pagare la lunga militanza radicale Emma Bonino. Raccoglie consensi crescenti nell'ala libertaria dei grillini, ma difficilmente riuscirà a spuntarla.

Quanto a Prodi, non è solo l'attenzione dimostrata dal Fondatore a pesare, spingendo decine di parlamentari a valutare un clamoroso sostegno in caso di "spareggio" per il Colle. Conta anche la conoscenza tra il guru Gianroberto Casaleggio e il Professore, mediata da Angelo Rovati. E i due hanno avuto modo di incrociarsi anche di recente a Milano, durante una pausa dei lavori del World Business Forum.

La mossa di Grillo punta anche a evitare che si ripeta quanto già accaduto per l'elezione di Piero Grasso. Perché lacerarsi è facile, soprattutto se il voto è segreto e la posta in palio altissima. Il movimento, con il prezioso bottino di 162 voti a disposizione, potrebbe avere nuovamente in mano l'asso capace di decide l'esito del voto. Per questo, davanti ai suoi parlamentari, il leader non ha chiuso del tutto la porta a una soluzione che i più oltranzisti potrebbero inquadrare nell'ottica del "male minore".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?