ROBA DA MATT (CANAVAN) – "SONO ITALIANO" (A MIA INSAPUTA): SI DIMETTE IL MINISTRO AUSTRALIANO, ASTRO NASCENTE DEI CONSERVATORI - LA COSTITUZIONE GLI VIETA DI AVERE CARICHE ELETTIVE CON LA DOPPIA CITTADINANZA - LUI PRESENTA RICORSO E SCARICA LE COLPE SULLA MADRE…

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Gabriele Genah per la Repubblica

 

 

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Matt Canavan aveva una carriera politica brillante, finché un giorno ha scoperto di essere italiano. Nato nel 1980 a Southport, nel Queensland, è entrato nel Senato australiano a 33 anni, per poi diventare ministro per le Risorse federali e per l' Australia del nord sotto il governo del liberale Turnbull. Ieri si è dimesso dopo aver appreso da sua madre di avere anche la cittadinanza italiana, circostanza che secondo la Costituzione australiana vieta di ricoprire cariche elettive.

 

Un fulmine a ciel sereno per la stampa, per gli elettori e a quanto pare anche per lo stesso Canavan: «Non sono nato in Italia, non ci sono mai stato e per quanto ne sappia non ho neanche mai messo piede nel consolato o nell' ambasciata italiana». Ciononostante risulta regolarmente registrato come cittadino del Belpaese.

 

Tutto inizia nel 2007 quando sua madre, Maria Canavan, nata in Australia ma con genitori italiani, fa richiesta al consolato di Brisbane per avere la cittadinanza. Dopo averla ottenuta registra anche l' ignaro figlio, allora venticinquenne, come "italiano residente all' estero", minandone involontariamente la futura carriera politica.

 

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Questo mese c' erano già stati due casi simili: due senatori del partito dei Verdi, Scott Ludlam e Larissa Waters, avevano scoperto a pochi giorni di distanza l' uno dall' altro di non essere mai stati tecnicamente eletti perché cittadini anche di altri Stati. Nati entrambi all' estero, Ludlam in Nuova Zelanda e Waters in Canada, si erano trasferiti in Australia da bambini mantenendo però anche la cittadinanza di quei Paesi, con il risultato di decadere automaticamente dalla loro carica. Il primo ministro Turnbull aveva colto l' occasione per ridicolizzare i Verdi e i loro fallimentari esami preliminari di ammissibilità dei candidati, senza sapere che un caso simile avrebbe colpito poco dopo anche il suo governo.

 

Il caso dei due senatori ha avuto un grande risalto mediatico ed è stato proprio lo scalpore che ha suscitato a far venire alla signora Canavan il dubbio che anche il figlio non fosse in regola.

«Sapevo che mia madre fosse diventata cittadina italiana, ma non avevo idea di esserlo anche io - ha detto Canavan - né avevo mai chiesto di diventarlo».

 

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L' ex ministro si sta ora procurando gli aiuti legali necessari per stabilire se la sua registrazione come cittadino italiano sia valida anche senza il suo consenso.

 

In attesa che il suo status sia chiarito, Canavan ha lasciato il ministero ma non si è dimesso da senatore, una scelta supportata dal ministro della Giustizia, George Brandis, che sostiene che non ci sarebbe nessuna violazione della legge a causa dell' involontarietà del "reato". Ora spetta all' Alta corte decidere, mentre si moltiplicano le richieste per una modifica della norma Costituzionale che, a un anno dalle elezioni, ha già portato alla rimozione di quattro senatori, in un Paese in cui, secondo il censimento del 2016, il 28% della popolazione è nato all' estero.

 

 

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