SUL ROSATELLUM BIS E‘ UNA QUESTIONE DI FIDUCIA! IL GOVERNO ACCOGLIE LA RICHIESTA DEL PD DI BLINDARE LA LEGGE ELETTORALE – IL M5s E I BERSANIAN-DALEMIANI INSORGONO - IL MONITO DEL PRESIDENTE EMERITO NAPOLITANO: "DAL TESTO VA ELIMINATA L’INDICAZIONE DEL CAPO DELLA FORZA POLITICA"

-

Condividi questo articolo


rosatellum proteste rosatellum proteste

Da www.secoloxix.it

 

Il consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sulla legge elettorale.

Alternativa Libera: «Grave interferenza del Governo»

«Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, all’atto del suo insediamento disse che l’approvazione della legge elettorale era materia di competenza del Parlamento su cui il governo non avrebbe messo bocca. Oggi, con l’apposizione della fiducia la sua parola è venuta meno, e già questo è gravissimo.

 

aula montecitorio aula montecitorio

Se a ciò aggiungiamo il fatto che per arrivare all’approvazione della legge si sta, di fatto, espropriando il Parlamento delle sue prerogative, è evidente che il Pd ha dei problemi con il concetto di democrazia. Governo e maggioranza hanno deciso di esautorare il Parlamento e imbavagliare le opposizioni per approvare una norma costituzionalmente obbrobriosa». Lo affermano i deputati di Alternativa Libera, Massimo Artini, Marco Baldassarre, Eleonora Bechis, Samuele Segoni e Tancredi Turco.

 

 

NAPOLITANO A GAMBA TESA

berlusconi renzi berlusconi renzi

Raffaello Binelli per il Giornale

 

Vediamo cosa ha detto l'ex presidente della Repubblica: "Considero altamente auspicabile, e la considero tale nel solco delle considerazioni sempre espresse dal Presidente Mattarella, l’approvazione in Parlamento con il più largo consenso di una legge elettorale che naturalmente tenga nel massimo conto la sentenza della Corte costituzionale. Sul testo complessivo di cui oggi comincia la discussione alla Camera, mi esprimerò eventualmente quando giungerà all’esame del Senato".

 

SCHEDA ROSATELLUM SCHEDA ROSATELLUM

Dopo questa premessa entra nel vivo della discussione: "Ma sento di dover fare già ora un rilievo che ritengo importante e che auspico possa essere oggetto di attenzione nella serrata discussione che si apre alla Camera. Nel comma 7 dell’art. 1 la proposta riproduce la clausola preesistente, che prevedeva la dichiarazione del nome e cognome della persona indicata come capo della forza politica da parte dei partiti contestualmente al deposito del simbolo elettorale e del programma di ciascuno di essi".

 

"Ritengo che il sopravvivere di questa clausola - prosegue l'ex Capo dello Stato - ripresenti il grande equivoco già manifestatosi, nel senso che l’elettore sia chiamato a votare per eleggere non solo il Parlamento, ma il capo dell’esecutivo. Qualcosa cioè di incompatibile con i nostri equilibri costituzionali, e che quindi va, a mio avviso, definitivamente eliminato. Neppure nel sistema francese si produce alcun equivoco del genere, in quanto non vengono confuse nello stesso voto l’elezione del Presidente con poteri di governo e l’elezione dell’Assemblea nazionale. Confido che si possa giungere alla modifica da me sollecitata prima che il testo giunga all’esame del Senato".

 

NAPOLITANO BOLDRINI NAPOLITANO BOLDRINI GIORGIO NAPOLITANO A PORTA A PORTA DA BRUNO VESPA GIORGIO NAPOLITANO A PORTA A PORTA DA BRUNO VESPA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…