L’ESTATE SOTTOTONO DI SALVINI IN VERSIONE “INGEGNERE” – NIENTE MOJITO TRA LE CHIAPPE DELLE CUBISTE DEL PAPEETE: QUEST’ANNO IL LEADER DELLA LEGA HA FATTO UN PASSAGGIO BREVE ALLO STABILIMENTO DI MILANO MARITTIMA “ALL’ORA DEL CAPPUCCINO”. POI, A CERVIA, IL PATTO CON FEDRIGA E LE FRECCIATINE AGLI AMBIENTALISTI. E A GIORGIA MELONI, CON CUI PURE DICE DI ANDARE D’AMORE E D’ACCORDO: “PREFERISCO LA LE PEN A MACRON. E SPERO CHE NON CI SIANO VETI NEL CENTRODESTRA…”

-

Condividi questo articolo


 

1 - SALVINI IL PAPEETE È FINITO MATTEO SALVINI " IL BUEN RETIRO DEL SEGRETARIO

Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per “la Stampa”

 

CHIAPPE AL PAPEETE CHIAPPE AL PAPEETE

Niente Mojito per Matteo Salvini. Solo un velocissimo passaggio al Papeete l'altra mattina, "all'ora del cappuccino" assicurano gli addetti alla sicurezza dello stabilimento balneare. Per il resto partite a calcio e a ping pong con il figlio. Prima di fuggire in Toscana sabato per il compleanno della fidanzata Francesca Verdini e di tornare giusto in tempo per un pranzo della domenica al Sunset Beach con il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

 

Pranzo amichevole e sobrio – una tartare di tonno e un petto di pollo – in cui i due leghisti […], già ribattezzato "patto di Cervia", che chiude mesi di "freddezza" in cui molti indicavano Fedriga come del possibile sfidante di Salvini per la guida del Carroccio.

 

MATTEO SALVINI AL PAPEETE MATTEO SALVINI AL PAPEETE

«Mi piace la svolta governista di Matteo» avrebbe commentato il governatore del Friuli.

Il Matteo Salvini ministro delle Infrastrutture che fa tappa in Romagna per la festa della Lega di Cervia sembra un'altra persona rispetto al Matteo Salvini ministro dell'Interno che quattro anni fa […] fra gli ombrelloni dell'amico ed europarlamentare Massimo Casanova, forte del 34% raccolto alle Europee del 2019, chiese "pieni poteri" decretando la fine del governo gialloverde e tutto ciò che ne seguì.

 

Il "luogo del delitto" è vicino, meno di tre chilometri separano il tendone montato sotto la torre di piazza Maffei dal Papeete, ma a restare immutato sembra soltanto lo stabilimento balneare "più famoso d'Italia" come continua a ripetere il dj assoldato ieri all'ora dell'aperitivo: musica tropical, due cubiste in perizoma, cocktail a 10 euro (ma per gli special si sale a 15), ragazzi con tatuati teschi in stile messicano e la scritta "One life".

matteo salvini con daniele capezzone e agnese pini a cervia matteo salvini con daniele capezzone e agnese pini a cervia

 

A vegliare su tutto e su tutti Luca e Marco Soldini, nipoti e soci d'affari di Casanova.

Il Salvini che alle 21 arriva in bicicletta accolto da trecento persone per essere intervistato dalla direttrice del Qn Agnese Pini e da Daniele Capezzone, è più simile all'"ingegner Matteo" degli ultimi mesi tutto completi blu e caschetti gialli da cantiere: camicia blu e pantaloni lunghi beige. Lui stesso ironizza sulla sua ultima mise da spiaggia: costume e canottiera dei Lakers.

 

«Sono governista, il mio obiettivo è che il governo duri cinque anni lavorando con Giorgia, Antonio e tutta la squadra» esordisce il ministro, che poi si sofferma sul reddito di cittadinanza: «È giusto che chi può andare a lavorare lo faccia e non sia più mantenuto dagli italiani, come fanno in Romagna, dove ci si alza alle sei del mattino».

SALVINI AL PAPEETE SALVINI AL PAPEETE

Scherza - «sto facendo un master in ponti» - e parla del diritto dei siciliani a «essere uniti con il resto d'Italia».

 

[…] La strategia si muove su un doppio binario: da una parte consolidare l'immagine della Lega come partito del fare all'interno del governo, dall'altra smarcarsi dalla premier e da FdI ogni volta che si presenta l'opportunità elettorale di farlo, in attesa di capire come evolve la situazione all'interno di Forza Italia.

 

Si spiegano così, ad esempio, le recenti uscite sul condono fiscale o gli scontri frontali con due figure care al centrosinistra come don Luigi Ciotti o Roberto Saviano. Uno dei motivi che spinge Salvini a occupare spazio politico e mediatico su certi temi è anche il protagonismo di Giorgia Meloni su questioni identitarie per il Carroccio come l'immigrazione. […]

 

MATTEO SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA MATTEO SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA

Il ritrovato protagonismo light di Salvini, però, si fonda soprattutto sulla rinnovata pax leghista. Dopo mesi turbolenti Salvini e i suoi hanno trovato un nuovo equilibrio. In Lombardia il Comitato Nord si è in qualche modo auto-silenziato dopo le regionali, in Veneto il congresso si è svolto ma Roberto Marcato, uomo vicinissimo al Doge Luca Zaia e grande avversario del commissario salviniano Alberto Stefani, alla fine ha fatto un passo indietro permettendo allo stesso Stefani di essere incoronato segretario. Anche con il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, lo dimostra il pranzo di ieri, i rapporti sono tornati buoni. […]

 

MATTEO SALVINI AL PAPEETE MATTEO SALVINI AL PAPEETE

2 - SALVINI EVITA IL PAPEETE E FA L’UOMO DI GOVERNO “BASTA CON I MANTENUTI”

Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

«È giusto che chi può lavorare lo faccia e non sia più mantenuto dagli italiani. Come accade in Romagna dove ci si alza alle sei del mattino ». Matteo Salvini tronca sul nascere le polemiche sull’interruzione brusca, via sms, del Reddito di cittadinanza. Lo fa davanti alla platea amica della kermesse leghista di Cervia, solleticando l’orgoglio dei militanti locali con parole al miele, ricordando anche «l’abnegazione e il coraggio» espressi dopo l’alluvione. Il pubblico, da queste parti, applaude. E il leader del Carroccio si produce in una difesa a spada tratta dell’azione dell’esecutivo, nega dissapori con Giorgia Meloni («Mi prenoto per una formula di governo cinque anni più cinque») e ridimensiona con forza l’emergenza ambiente.

 

Ironizza sulle lacrime della giovane Giorgia Vasaperna davanti al ministro Pichetto Fratin, per l’eco-ansia: «Io non piango», dice Salvini. Che minimizza il fenomeno del cambiamento climatico: «Fa caldo l’estete e l’inverno fa freddo. Ci siamo abituati. Ma lascio che siano gli scienziati a parlare, non i politici europei. Io ho due figli, ci tengo all’ambiente. Ma ho a cuore anche il lavoro e la sopravvivenza delle imprese».

fedriga e salvini 2 fedriga e salvini 2

 

E ancora: «Amo la montagna, li vedo anche io i ghiacciai che arretrano. Ma sono fatti ciclici». È un attacco a testa bassa agli ambientalisti: «Mi dicono che l’ombra del Ponte sullo Stretto disturberà le specie ittiche. Ma i pesci sono intelligenti, si sposteranno.

MATTEO SALVINI E IL PAPEETE SUL QUIRINALE - BY ELLEKAPPA MATTEO SALVINI E IL PAPEETE SUL QUIRINALE - BY ELLEKAPPA

Ora l’ultimo problema insorto è quello degli uccelli: stando a qualcuno rischiano di spiaccicarsi contro le funi di acciaio del Ponte. Ma vivaddio, gli uccelli non sono scemi, eviteranno l’ostacolo».

 

Nel mirino ci sono le restrizioni alla circolazione dei veicoli inquinanti: «Se uno tiene un’auto vecchia non è perché è chic ma semplicemente non ha soldi. Invece di punirlo, bisogna aiutarlo a comprare una macchina nuova. E comunque, non è che se acquistiamo tutti l’auto elettrica cinese smette di piovere o non va a fuoco la Sicilia... ». Secondo Salvini non bisogna abusare del termine negazionismo, «perché i veri negazionisti sono quelli dell’Olocausto».

 

matteo salvini con daniele capezzone a cervia matteo salvini con daniele capezzone a cervia

Il segretario insiste poi sulla pace fiscale: «L’evasore totale deve andare in carcere ma ci sono almeno dieci milioni di italiani che hanno fatto regolarmente la dichiarazione dei redditi e non sono riusciti a pagare tutto nei tempi dovuti. Cercherò di convincere tutta la maggioranza su questo». Ma è il voto europeo il tasto dolente. E Salvini lancia una pesante frecciata al Ppe, difendendo gli estremisti di destra: «Lo dico con chiarezza: preferisco la Le Pen a Macron. E spero che non ci siano veti nel centrodestra, non sarebbe maturo. Non si può dire no a un’alleanza con il primo partito di Francia, il secondo d’Austria e in Germania».

salvini papeete salvini papeete

 

[…]  Lo scenario della tradizionale festa della Lega, in realtà, è in tono minore: ad ascoltare il segretario al massimo trecento militanti e fedelissimi, in un’area sensibilmente ristretta rispetto alle edizioni precedenti. A ritrovarsi, fra selfie, piadine, giovani ballerini di liscio e persino gli “scudisciatori” sul palco, è un Carroccio non più agitato dai venti di guerra interni: tornato al governo con il centrodestra neppure si interroga più sui sondaggi che ne certificano un consenso ormai assestato fra l’8 e il 9%.

 

C’è una pax consolidata che passa pure da un atteggiamento non più bellicoso di rivali interni come Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, entrambi invitati sul palco di Cervia. E come Giancarlo Giorgetti, che mercoledì potrebbe essere presente fisicamente e non in videocollegamento come annunciato. […]

MATTEO SALVINI AL PAPEETE MATTEO SALVINI AL PAPEETE MATTEO SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA MATTEO SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA MATTEO SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA MATTEO SALVINI ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA PAPEETE 1 PAPEETE 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...