SANTANCHÈ CHI? – A CUNEO, LA CITTÀ NATALE DELLA PITONESSA, I CITTADINI CONSIDERANO LA MINISTRA DEL TURISMO COME UN'ESTRANEA: “QUI NESSUNO L'HA MAI VISTA FARE L'IMPRENDITRICE, E FORSE È MEGLIO COSÌ”. E C'È CHI RICORDA: “ERA UNA DELLE TANTE CHE GIRAVA INTORNO A FLAVIO BRIATORE” – I PIU’ LA CHIAMANO COL NOME DELL’ANAGRAFE, DANIELA GARNERO, RICORDANDO IL PADRE OTTAVIO, LUI SÌ CITTADINO “ILLUSTRE”, PROPRIETARIO DELL’UNIONE CORRIERI CUNEESI E PRESIDENTE DELLA SQUADRA DELLA CITTÀ...

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Estratto dell'articolo di Andrea Jeoly per “La Stampa”

 

daniela santanche a cuneo daniela santanche a cuneo

«Sono partita da Cuneo con la forza del lavoro», dice lei. «La forza di correre appresso al Tribùla, semmai, qui nessuno l'ha mai vista fare l'imprenditrice. E forse è meglio…», risponde la città. Lei è Daniela Santanchè, ministra del Turismo, cuneese, da settimane nell'occhio del ciclone – politico e giudiziario – perché indagata per falso in bilancio e bancarotta. Solo così si spiega quel «forse è meglio» della signora Mara, che si dice «una sua quasi coetanea che la ricorda dai tempi del liceo». La città, invece, è la "sua" Cuneo.

 

Che però l'ha rinnegata, lo stesso destino riservato al "Tribùla", Flavio Briatore da Verzuolo, un altro figlio della provincia Granda che da queste parti non è mai stato amato se non perché, da giovane, «era bello, bellissimo».

 

E la prima critica alla "Santa", incrociata nella centralissima piazza Galimberti, non è l'unica che circola per Cuneo, amplificate dopo le ultime cronache giudiziarie. Nei confronti della ministra del Billionaire, del Twiga, della "Milano bene", «sicuramente non di Cuneo» si sente di tutto, e un particolare non sfugge: la maggioranza la chiama ancora rigorosamente come suggerisce l'anagrafe, «Daniela Garnero».

daniela santanche alla Casa del Turismo di Cuneo daniela santanche alla Casa del Turismo di Cuneo

 

Garnero perché del padre Ottavio la città ha bei ricordi: onesto imprenditore con la sua Unione Corrieri Cuneesi, celebrato presidente della squadra della città, all'epoca il "Cuneo Calcio 80", in sintesi: un «brav'uomo». Garnero perché, e qui nessuno lo nasconde, già da quando «ha comprato» il cognome del primo marito, noto chirurgo plastico, forse si è voluta prendere le distanze da quel tipo di personalità.

 

[…] La definiscono ancora oggi «una delle tante che giravano intorno a Flavio Briatore», non ancora tycoon ma già «particolare», «misterioso», «un mezzo playboy e mezzo gigolò» come si legge nelle biografie che hanno scandagliato il suo passato. Lì si parla del loro rapporto di amicizia tra il centro, dove erano assidui frequentatori del Bar Corso, e i campi da tennis con piscina del Country Club, dove la giovane Garnero giocava.

ignazio la russa e daniela santanche a cuneo ignazio la russa e daniela santanche a cuneo

 

Oggi, in quei luoghi, tutti giurano di non averla praticamente mai incontrata. Lo fa Marco Basso del Bar Corso, figlio dello storico titolare: «Ma erano più legati a Briatore. Qui Daniela non si è mai vista». Lo fa Moreno Baccanelli, direttore tecnico del circolo sportivo in Viale degli Angeli – dove i Garnero avevano una villa, si dice «venduta per coprire degli altri investimenti andati male» – che la ministra non l'ha mai vista: «Ma non qui, proprio in città. Negli ultimi dieci anni è stata più presente Giorgia Meloni di lei».

 

[…]

 

Cuneo non la vede, o lei non si fa vedere? Non è dato sapere, anche se i rapporti col fratello e la sorella Fiorella (anche lei coinvolta nelle indagini per falso in bilancio e bancarotta) resistono. Ma la «donna del popolo», come si è autodefinita ospite di Francesca Fagnani a "Belve" nel 2019, qui col popolo non ha niente a che fare. «Ma da sempre – racconta Paola, seduta ai tavolini del bar Arione – già dai tempi in cui è stata la prima donna candidata premier alle Politiche con La Destra. Ricordo quando distribuiva volantini in un mercato che la ignorava completamente».

daniela santanche a cuneo in campagna elettorale - 8 giugno 2022 daniela santanche a cuneo in campagna elettorale - 8 giugno 2022

 

[…] A maggio Paolo Bongioanni, ex direttore dell'Azienda Turistica Locale Cuneese, la invita in sede nei giorni del Montagna Festival e la ministra del Turismo scocca la freccia: «Nessuno mi ha invitata al Festival…». L'unico ricordo che ha lasciato, a chi era lì, è stato l'invito a promuovere le bellezze della zona con «un qr sui tovaglioli nelle attività commerciali», raccontano.

 

Andando indietro a sabato 17 settembre, a 8 giorni dal voto per le Politiche che hanno premiato Giorgia Meloni, Santanché era in città per un incontro elettorale a Cuneo. Le foto del pranzo al bar Arione parlano di una tavolata coi suoi, tra i portici del centro, ma nessuna folla (non essendo candidata a Cuneo, a onor del vero, ma a Cremona). E i camerieri del locale abbozzano: «Qui non c'è mai stata».

 

[…]

daniela santanche in senato daniela santanche in senato

 

Chi parla bene di lei, a Cuneo, probabilmente è tifoso del Cuneo. Quando nel 2020 l'allora presidente Mario Castellino le ha chiesto aiuto per la squadra che militava in Seconda Categoria in Piemonte, lei ha sponsorizzato le magliette biancorosse con il suo Twiga. «Un investimento, almeno – racconta Mario con sarcasmo – ma a noi servirebbe di più un collegamento tra la Francia e Limone: siamo senza strada dal 2020, la ministra del Turismo non ha mosso un dito».

 

Per Santanchè l'affare col Cuneo Calcio era un omaggio a papà Ottavio e alla sua città: «È importante dove si va, ma bisogna ricordarsi da dove si viene – aveva detto a La Stampa – ho tanti e bei ricordi, la città, le amiche, il bar Corso, le serate in discoteca da "Gaggino" o al "Boccaccio" a Limone, si andava anche a Saluzzo. E la montagna».

 

[…]

 

daniela santanche in senato daniela santanche in senato

Al telefono il fratello Massimo non risponde. "Bobo" Gallo, imprenditore nel triangolo degli affari tra Santanchè e Briatore, ammette di «non vivere più a Cuneo», poi alla domanda sui rapporti con Santanchè replica: «Scusi, la sento male…». Linea caduta. Il secondo squillo è seguito da un messaggio automatico: «Scusatemi, vi richiamerò appena possibile, grazie». Stessa sorte per il terzo, dopo il quale suona libero. E allora continua a parlare la città, riservata senza risparmiarsi: «Il suo giro si fa uccidere prima di parlare, perché ci hanno mangiato tutti. Gli altri, da sinistra a destra, non spendono parole gentili per la signora Garnero».

DANIELA SANTANCHE MOSTRA IL DITO MEDIO DANIELA SANTANCHE MOSTRA IL DITO MEDIO FLAVIO BRIATORE DANIELA SANTANCHE FLAVIO BRIATORE DANIELA SANTANCHE DANIELA SANTANCHE IN COSTUME DANIELA SANTANCHE IN COSTUME

 

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