SE MELONI VA ALLO SCONTRO L’UE, L’ITALIA AFFONDA! - IL PRESSING DEL COLLE, TAJANI E GIORGETTI SULLA SORA GIORGIA PER TROVARE UN ACCORDO SULL’ELEZIONE DI VON DER LEYEN: L'ISOLAMENTO DELL'ITALIA POTREBBE AVERE RIPERCUSSIONI SUI MERCATI E PER I CONTI PUBBLICI - LO SPREAD HA MOSTRATO UNA TENDENZA AL RIALZO. E LA PRESSIONE SUL DEBITO PUBBLICO POTREBBE AUMENTARE ENTRO L'AUTUNNO. NEL PATTO DI STABILITÀ È PREVISTO UN RIENTRO DI 12 MILIARDI ALL'ANNO PER I PROSSIMI SETTE ANNI, A PARTIRE DALLA MANOVRA DEL 2024 – SERVE CREDIBILITÀ SUI MERCATI: UN CONFLITTO APERTO CON BRUXELLES PUO’ INDURRE GLI INVESTITORI A MOSTRARSI SCETTICI VERSO LA TENUTA DEL PAESE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia

La tentazione sovranista di Giorgia Meloni, trapelata nelle scorse settimane e confermata dalla svolta isolazionista in occasione dell'ultimo Consiglio europeo, è un piano ad alto rischio: attendere il voto in Francia, scommettere sul crollo di Emmanuel Macron e il trionfo di Marine Le Pen, colpire nel segreto dell'urna la candidatura di Ursula von der Leyen sperando in una sua bocciatura, preparare la strada del caos europeo d'intesa con gli euroscettici di Visegrad e i fan europei di Donald Trump.

 

GIORGIA MELONI - LAURA E SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI - LAURA E SERGIO MATTARELLA

Cosa verrebbe dopo l'eventuale sconfitta della politica tedesca, a dire il vero, è tutto da verificare: potrebbe addirittura andare peggio alla leader di Fratelli d'Italia, perché la maggioranza europeista sarebbe probabilmente costretta ad allargarsi ai Verdi. Ma l'investimento politico sarebbe evidente: posizionarsi all'opposizione a Bruxelles, coprirsi le spalle a destra in attesa di un'ondata nazionalista capace di stravolgere l'Occidente.

 

[…] va registrata una forza uguale e contraria, quella che nelle ultime ore si è attivata con l'obiettivo di portare Palazzo Chigi a sostenere Ursula, evitando lo scontro finale con l'Unione. Più che una tela […] è una forte spinta istituzionale e politica. Che ha iniziato a premere e continuerà a farlo per i prossimi diciannove giorni, quelli che ci dividono dal passaggio parlamentare europeo del 18 luglio.

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato antonio tajani e giorgia meloni al senato

È una somma di sensibilità. Non è un mistero, ad esempio, che il Colle ritenga necessario che l'Italia sieda […] nel gruppo di testa del continente. Ha messo agli atti la necessità che a Roma venga riconosciuto un ruolo centrale. Ma anche nei panni di arbitro […] considera necessario che Roma eviti pulsioni antieuropee e isolazioniste, costruendo una mediazione necessaria per il Paese. Questa è la linea che il Quirinale ha già consegnato e potrebbe ribadire anche nei prossimi giorni.

 

ursula von der leyen giorgia meloni ursula von der leyen giorgia meloni

In questa linea si riconoscono molti dei principali attori di questa partita. Il primo a muoversi è stato Antonio Tajani. Ha mostrato un atteggiamento leale verso Meloni e negli ultimi giorni si è attivato per ricostruire un ponte con i popolari. L'obiettivo è raggiungere una formula di compromesso che consenta alla premier di restare in partita, immaginando lo scambio tra un buon portafoglio per Raffaele Fitto e un sostegno istituzionale alla nomina di Ursula. Offerto da premier e non da leader di Ecr, perché è ormai evidente che quel riconoscimento politico ai Conservatori non arriverà.

 

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

Ma anche Giancarlo Giorgetti, riferiscono da Palazzo Chigi, ha consegnato nelle ultime settimane alcune valutazioni tecniche — e non dunque politiche — che destano preoccupazione. Esiste un problema di numeri da non trascurare, è la sintesi del messaggio: senza una rete di protezione continentale, l'autunno si annuncia complesso. Si riferisce alla procedura di rientro per deficit eccessivo e al rischio di tensioni sui mercati. È lo stesso allarme che coinvolge le strutture dell'Economia e della Ragioneria, fino alla banca centrale.

Se il governo italiano dovesse rompere definitivamente con la nuova Commissione, le conseguenze sarebbero pesanti. Di recente, lo spread sui nostri titoli di Stato ha mostrato una tendenza al rialzo. E la pressione sul debito pubblico potrebbe aumentare entro l'autunno.

 

sergio mattarella e giorgia meloni sergio mattarella e giorgia meloni

Nel Patto di stabilità, infatti, è previsto un rientro di 12 miliardi all'anno per i prossimi sette anni, a partire dalla manovra del 2024. Non è tanto un tema di flessibilità da chiedere a Bruxelles (la procedura ha criteri rigidi, semmai si può lavorare per scorporare dal computo del deficit altre spese), è soprattutto una questione di credibilità sui mercati.

 

Un conflitto aperto con Bruxelles potrebbe infatti indurre gli investitori a mostrarsi scettici verso la tenuta del Paese, alimentando il timore di una mancata "copertura" garantita a Roma. L'effetto potrebbe essere quello di innescare una spirale negativa tra tassi di interesse sui titoli di Stato e indebitamento delle casse. […]

antonio tajani e giorgia meloni al senato antonio tajani e giorgia meloni al senato

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...