SENZA IL RECOVERY FINIAMO IN TERAPIA INTENSIVA – LE STIME DELL’UE SULLA CRESCITA: I LIVELLI PRE-PANDEMIA POTREBBERO TORNARE GIÀ A METÀ 2022, MA LA RIPRESA È DISOMOGENEA E UN PAESE SU QUATTRO NON CE LA FARÀ DA SOLO. OVVIAMENTE L’ITALIA È TRA QUESTE: MA CON UN USO SAPIENTE DEL RECOVERY FUND CI SARÀ UN’ACCELERAZIONE ALLA RIPRESA FINO A 3,5%

-

Condividi questo articolo


Chiara De Felice per l’ANSA

 

paolo gentiloni valdis dombrovskis paolo gentiloni valdis dombrovskis

Dopo un anno di profonda recessione l'economia dell'Unione europea comincia a vedere la luce alla fine del tunnel. Se nel breve termine l'inverno sarà ancora difficile, le campagne vaccinali in corso hanno schiarito l'orizzonte dalla primavera in poi. E i livelli di crescita pre-pandemia potrebbero tornare prima del previsto, già a metà 2022.

 

Ma non per tutti: la ripresa è disomogenea e uno su quattro non ce la farà da solo. L'Italia è tra questi, secondo le nuove previsioni economiche della Commissione Ue. Ma a cambiare lo scenario potrebbe intervenire il Recovery fund: secondo le stime pubblicate oggi, è in grado di dare un'accelerazione alla ripresa fino a 3,5 punti. Dopo un 2020 chiuso meglio del previsto, Bruxelles ha dovuto rivedere le stime pubblicate in autunno.

 

giuseppe conte pil recessione giuseppe conte pil recessione

Il Pil del 2021 e 2022 nella zona euro salirà al +3,8% (e nella Ue a +3,7% e +3,9%), grazie all'avvio dei programmi di vaccinazione che "danno motivo per un cauto ottimismo". Ci si attende quindi di tornare ai livelli pre-pandemia "prima di quanto previsto dalle stime dell'autunno", soprattutto grazie ad uno slancio più forte nella seconda metà del 2021 e nel 2022.

 

I rischi, anche se restano comunque alti, sono "più bilanciati", perché si sono materializzate condizioni favorevoli come, ad esempio, l'allentamento delle tensioni geopolitiche e quindi il rischio di guerre commerciali. In Italia, dove lo spread tra Btp e Bund prosegue la sua discesa e il rendimento del decennale tocca nuovi minimi (0,46%), la situazione resta però in chiaroscuro per il momento.

 

Il Pil 2020, crollato meno del previsto a -8,8%, crescerà del 3,4% nel 2021 "a causa del riporto negativo del quarto trimestre 2020 e la partenza debole di quest'anno". Passo simile nel 2022 (3,5%), "sulla base dello slancio guadagnato nella seconda metà dell'anno e della continua ripresa del settore servizi".

supermario draghi by un giorno da pecora 2 supermario draghi by un giorno da pecora 2

 

Non è più il dato peggiore dell'Unione europea, perché la pandemia ha avuto effetti molto diversi sulle 27 economie. La Commissione, però, sottolinea che il Pil italiano "non tornerà ai livelli del 2019 entro il 2022". A meno che il Recovery non cambi lo scenario. Bruxelles, infatti, precisa che le stime non includono le misure del Next Generation EU che, una volta operativo, avrà un "considerevole" effetto di rialzo sulla crescita.

 

Per il commissario all'economia Paolo Gentiloni, l'effetto per i Paesi con un Pil pro-capite sotto la media Ue, sarà anche più alto, e va stimato tra i 3-3,5 punti percentuali. La stima fatta finora nel piano italiano (0,6-0,7 punti, ha ricordato Gentiloni), potrebbe quindi essere bassa. Con il Recovery "siamo di fronte a una potenzialità di crescita molto importante, quindi è fondamentale che il governo che si formerà vada nella direzione giusta.

Mario Draghi Mario Draghi

 

Ho piena fiducia che l'esperienza, le idee e le capacità del presidente del Consiglio incaricato possano dare un contributo a un governo efficiente ed europeista", ha sottolineato il commissario. Il lavoro sulla bozza di piano presentata dall'Italia si è fermato a causa della crisi di governo. Quindi anche se le prime bozze "vanno nella direzione auspicata", bisogna riprendere il confronto perché "ci sono diversi punti su cui bisogna lavorare".

 

Per Gentiloni il dialogo ora "ha bisogno di essere accelerato col nuovo governo". Nonostante la Commissione Ue veda per l'economia europea la "luce alla fine del tunnel", non significa che la grave crisi che ha giustificato la sospensione del Patto di stabilità finirà a breve. "Queste previsioni invernali non ci dicono che il 31 dicembre 2021 la situazione economica di difficoltà della Ue sarà conclusa", ha spiegato Gentiloni, ricordando che le misure di sostegno all'economia vanno mantenute ancora per diverso tempo.

 

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

Quindi, è ancora presto per dire quando tornare alle regole del Patto. In ogni caso, sarà la Commissione a valutare quando sarà arrivato il momento, e solo allora potrà proporre al Consiglio di tornare a rispettare le regole sul deficit e sul debito. Il dibattito sul futuro e sulle regole, in realtà, partirà già nelle prossime settimane. L'auspicio è che, prima che si arrivi al momento di riattivare il Patto, la sua riforma sia già impostata.

MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA - FOTOMONTAGGIO DI BEPPE GRILLO MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA - FOTOMONTAGGIO DI BEPPE GRILLO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO