LA SEVERINO POCO SEVERA NON SOLO CON PENATI MA ANCHE CON LE COOPERATIVE ROSSE - LE NUOVE NORME SULLA CONCUSSIONE AZZOPPERANNO IL PROCESSO PER LE (PRESUNTE) MAZZETTE MILIARDARIE A OMER DEGLI ESPOSTI, VICEPRESIDENTE DEL CONSORZIO COOPERATIVE COSTRUZIONI DI BOLOGNA - L’INCHIESTA E’ (ERA?) QUELLA DELLE AREE DI SESTO SAN GIOVANNI, PARALLELA AL PENATI-GATE…

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Gianni Barbacetto per il "Fatto quotidiano"

Ci sono anche le coop rosse tra i tanti salvati dalle nuove norme sulla concussione. Sì, tra le molte inchieste giudiziarie che saranno distrutte dalla legge anticorruzione (approvata finora solo al Senato) c'è anche quella della procura di Monza sulle aree di Sesto San Giovanni. È l'indagine che ha come imputato più noto Filippo Penati, ma con un filone ben distinto che riguarda non l'ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, bensì il Ccc, Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, 240 coop, 20 mila addetti, primo gruppo edile italiano.

PAOLA SEVERINOPAOLA SEVERINO Filippo PenatiFilippo Penati

In questo filone, imputati di concussione (l'udienza preliminare inizierà il 23 gennaio 2013) sono il vicepresidente del Ccc, Omer Degli Esposti, e due consulenti, Francesco Agnello e Giampaolo Salami. Secondo i pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia si sono fatti pagare "consulenze" troppo simili a tangenti da ben tre operatori che avevano interesse, nel tempo, a "valorizzare" le aree di Sesto: i Falck, Giuseppe Pasini, Edoardo Caltagirone.

È una storia parallela, ma non sovrapponibile, a quella di Penati. In comune, le due vicende hanno l'accusa: concussione per induzione (non per costrizione), dunque con pene inferiori e prescrizione più rapida. Le aree interessate sono quelle della Falck tra Sesto e Milano. Chiuse le acciaierie e finite le attività industriali, l'azienda voleva "valorizzarle", cioè aumentare il loro valore ottenendo dal Comune generosi permessi a costruirci sopra. Le coop rosse entrano nella storia nel 1999. Si materializzano a Sesto Agnello e Salami: gli uomini giusti per trattare con l'amministrazione di sinistra.

Perché la Falck sceglie Salami? Per le sue competenze professionali? No, "perché culturalmente vicino all'amministrazione comunale", mette a verbale il 24 settembre 2012 Achille Colombo, amministratore delegato del gruppo Falck. "Il suo compito era quello di mantenere i rapporti con l'amministrazione comunale, tesi a una rapida definizione dell'istruttoria che consentisse l'adozione del piano di sviluppo", aggiunge il 26 settembre Gaetano Ricucci, responsabile immobiliare della Falck. Per il loro lavoro, Agnello e Salami incassano 2,3 miliardi di lire.

pier luigi bersanipier luigi bersani OMER DEGLI ESPOSTIOMER DEGLI ESPOSTI

Consulenze, spiega l'ingegner Colombo, per un "intenso apporto professionale". Ma la Fingest, la società dei due, "non aveva dipendenti, né struttura, né costi tecnici da progettazione e dunque", fa notare il pm Mapelli, "non appare verosimile un intenso apporto professionale". Replica Colombo : "Quando parlo di intenso apporto professionale parlo dell'importanza di un contributo che è riuscito a determinare la modifica di un piano regolatore nella quasi totalità delle nostre aspettative".

Raggiunto "nella quasi totalità" il suo risultato, la Falck passa la mano e comincia il secondo atto di questa storia. Vende l'area all'immobiliarista Giuseppe Pasini, che ha raccontato di aver pagato una stecca di 4 miliardi di lire (prima tranche di una tangente di 20 miliardi) a Piero Di Caterina, considerato l'intermediario di Penati.

Questo è il filone più noto. In parallelo, anche a Pasini si ripresenta la coppia che risolve problemi, Agnello e Salami. I due si fanno sotto con il nuovo proprietario dell'area e gli strappano una "mediazione immobiliare" e alcune "consulenze" che i pm ritengono false. In cambio, incassano 2,4 milioni di euro. In più, Pasini è indotto ad affidare i lavori al Ccc, le coop emiliane rappresentate da Omer Degli Esposti.

Giuseppe PasiniGiuseppe Pasini Edoardo CaltagironeEdoardo Caltagirone

E Degli Esposti, invece di prendere le distanze dai due strani consulenti , in un'intervista al Corriere della sera afferma, con linguaggio sublime: "Certo che li conosco, sono consulenti della movimentazione immobiliare, sviluppatori con studi di architetti professionisti per far combaciare le varie esigenze... Ci vogliono relazioni con le persone e anche con la politica urbanistica". Per finire: "Noi abbiamo una squadra".

Poi Pasini esce di scena, cede a Luigi Zunino che infine passa le aree ex Falck a Davide Bizzi. Ma il Ccc c'è sempre: dopo il 2008, entra ufficialmente nell'affare, con il 10 per cento. Questa storia ha però anche un terzo atto: nella partita entra Edoardo Caltagirone, fratello e socio dell'immobiliarista Francesco Gaetano Caltagirone. Compra una parte delle aree Falck, diversa da quelle di Pasini passate a Zunino e poi a Bizzi: quella chiamata Vulcano, dove ha già costruito un centro commerciale.

Luigi Zunino ex re del mattoneLuigi Zunino ex re del mattone

Ebbene: la coppia risolvi-problemi si fa sotto anche con lui. E Caltagirone paga: 275 mila euro, finiti ad Agnelli e Salami dopo uno strano passaggio a un personaggio siciliano, Salvatore Patti, che Caltagirone ha dichiarato di non conoscere neppure. Eppure lo ha pagato, su indicazione di Agnello.

PIERO DI CATERINAPIERO DI CATERINA

L'ipotesi d'accusa è che il filone coop rosse - parallelo al filone Penati, locale - sia quello nazionale che porta da Sesto San Giovanni a Bologna e da Bologna a Roma. Ma se è così oppure no non lo sapremo mai: le presunte concussioni subite dalla Falck e da Caltagirone sono avvenute nel 2000 e sono state scoperte nel 2012, troppo tardi per sfuggire alla prescrizione. I pagamenti di Pasini sono invece del 2001-2003 e sono stati scoperti nel 2010. Con il codice vigente ci sarebbe ancora un po' di tempo. Ma arriva la nuova legge sulla concussione e la prescrizione, ridotta da 15 a 10 anni, arriverà già nel 2013. Tempo scaduto.

 

 

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