SI COMINCIA BENE: MELONI È GIÀ SOTTO RICATTO DI SALVINI – LE FAMIGLIE SONO ALLE PRESE CON LE BOLLETTE ALLE STELLE E LE PRIME DUE PRIORITÀ DEL GOVERNO MELONI SONO IL TETTO DEI CONTANTI E IL LIBERI TUTTI PER I NO-VAX. TUTTA FUFFA PER TENERE BUONO IL "CAPITONE" – MASSIMO FRANCO: "TRA POCHI GIORNI MELONI SARÀ A BRUXELLES E IL TENTATIVO DELLA LEGA DI INSISTERE SU UNO SCOSTAMENTO DEL BILANCIO PUÒ COMPLICARE IL NEGOZIATO. I DISTINGUO SONO IN AGGUATO”

-

Condividi questo articolo


Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

 

matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni

Non si può dire che le due prime «priorità» del governo siano state scelte con oculatezza. È difficile spiegare che il tema dell'aumento del tetto dei contanti sia uno degli argomenti in cima ai pensieri dell'opinione pubblica. Il modo in cui la Lega lo ha agitato, risucchiando nella polemica la premier Giorgia Meloni, rappresenta probabilmente un assaggio di quanto può accadere. E pazienza se si delinea un compromesso che dimezza le cifre iniziali. È comunque un segno di confusione.

 

matteo salvini fa casino con la mascherina 6 matteo salvini fa casino con la mascherina 6

La seconda «priorità» riguarda l'attacco arrivato dal governo di destra-centro al modo in cui è stata gestita la pandemia del Covid. L'ipotesi di creare una commissione d'inchiesta per capire che cosa sia successo sembra fatta per colpire gli avversari politici. Ma c'è da dubitare, visti i precedenti di gran parte di organismi parlamentari del genere, che produca una verità.

 

Dire tra l'altro che la gestione è stata un disastro potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio. Intanto, una delle emergenze più tragiche, in fatto di contagi, si è verificata in Regioni a guida del centrodestra come la Lombardia. Puntare il dito contro la «limitazione delle libertà fondamentali» per combattere la pandemia rischia di tirare addosso alla nuova maggioranza l'accusa di strizzare l'occhio ai movimenti che si sono opposti alle vaccinazioni.

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2014 MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2014

 

Oltretutto, è un tema che divide sia le opposizioni, sia la coalizione guidata da Meloni: anche perché non esiste certezza che l'infezione sia vinta del tutto. Un vicepresidente della Camera, il berlusconiano Giorgio Mulé, redarguisce il neo ministro della Sanità che vuole cancellare le multe agli ultracinquantenni contrari a farsi vaccinare. «Amnistia, non amnesia», precisa. Sebbene appoggi l'idea di non pubblicare più bollettini considerati ansiogeni, Mulé puntella le sue riserve con le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

 

«Come ha ricordato Mattarella, è solo grazie ai vaccini se si sono evitati migliaia di morti in più». Ma il presidente della Repubblica è andato oltre, raccomandando «responsabilità e precauzione» per proteggere «i più fragili e i più anziani». Il pericolo di deviare l'attenzione dalle vere questioni dirimenti, e di essere tentati dalla propaganda, insomma, è palpabile.

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2015 - FRONTE ANTI RENZI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2015 - FRONTE ANTI RENZI

 

Eppure, tra pochi giorni Meloni sarà a Bruxelles per discutere con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, le prospettive del piano per la ripresa. Anche su questo, il tentativo di alleati come la Lega di insistere su uno scostamento del bilancio può complicare il negoziato. Non ci sono margini e la premier l'ha già ribadito. E ieri ha chiamato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per confermagli l'appoggio totale dell'Italia. Ma i distinguo sono in agguato.

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani. matteo salvini giorgia meloni antonio tajani. matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni matteo salvini fa casino con la mascherina 5 matteo salvini fa casino con la mascherina 5 la replica di giorgia meloni al senato 2 la replica di giorgia meloni al senato 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...