1. SIETE CURIOSI DI SAPERE COSA SUCCEDERÀ AL CONSIGLIO EUROPEO DI GIOVEDÌ 23? VE LO ANTICIPIAMO NOI: CONTE TORNERÀ NÉ SCONFITTO NÉ VINCITORE, SBANDIERERA' LA PAROLA ''RECOVERY FUND'' MA E' SOLO UNO SLOGAN VUOTO PERCHE' IL TANDEM MERKEL-URSULA NON DICE SE IL FONDO DA 1.500 MILIARDI SARA' "EXTRA-BUDGET", QUINDI ATTIVATO ENTRO L'ESTATE O, COME PROBABILE, GRAVERA' SUL BILANCIO EUROPEO E ALLORA I TEMPI SI ALLUNGANO AL 2021 E L'ITALIA SARA' MASSACRATA DALLO SPREAD CHE VOLA E DALLA SPECULAZIONE DEI MERCATI 
2. IN BALLO LA PROPOSTA DI SANCHEZ (IN REALTÀ GIRATA DA MERKEL) DI UN "DEBITO PERPETUO"
3.L'INTERVISTA DI CONTE ALLA ''SUDDEUTSCHE'' IRRITA I TEDESCHI MA ANCHE MATTARELLA... 

Condividi questo articolo


conte ursula conte ursula

DAGONEWS

 

Cosa succederà al Consiglio europeo di giovedì? Ve lo anticipiamo noi…

Il punto discriminante che sta spaccando la maggioranza del governo, come sapete, è il famigerato MES, anche quello da 36 miliardi senza alcuna condizionalità destinato alle spese sanitarie.

 

Il M5S è polverizzato tra governisti (Di Maio, Crimi, Fraccaro) e incazzados capitanati da un redivivo Dibba che mira ad appropriarsi del movimento, coalizzando i duri&puri schifati dalla lottizzazione dei "governisti" sulle nomine (vedi la riconferma al'Eni di Descalzi) e sul Mes "sanitario". Per svicolare la spaccatura, mentre Grillo e Casaleggio sono in completo mutismo perché sanno bene che non possono raddrizzare il movimento, la viceministra all'Economia Laura Castelli prova ad arrampicarsi sugli specchi.

 

therry breton ursula von der leyen 1 therry breton ursula von der leyen 1

Per Lauretta bisogna vedere quello che c'è scritto e se davvero è senza condizionalità, a questo MES basterà cambiargli nome. Un po' come fu fatto con il deficit che dal 2,4% passò a 2,04% e tanto bastò per festeggiare dal balcone. Chiamiamo questo MES ''Samantha'' o ''Peppino'' e il problema (politico) svanirà. Certo, bisognerebbe pure cambiare i trattati, ma la componente governista dei grillini è pronta a bersi di tutto pur di mantenere la poltrona fingendo di mantenere la coerenza.

 

THIERRY BRETON EMMANUEL MACRON THIERRY BRETON EMMANUEL MACRON

Intanto l'intervista rilasciata da un Conte travestito da Rambo al quotidiano Suddeutsche Zeitung, in cui chiedeva titoli comuni europei e attaccava l'Olanda paradiso fiscale, non ha irritato solo i tedeschi e gli olandesi, con moltissimi sui social che hanno commentato contro l'Italia. Ha irritato anche Mattarella. In questo momento di negoziazioni delicatissime un'uscita di quel tipo è stata considerata una terrificante mossa comunicativa, un boomerang partorito ovviamente dal solito Casalino.

 

Nell'intervista lo schiavo di Casalino minaccia velatamente anche il veto sul bilancio europeo, che ancora deve essere approvato e che richiede l'unanimità. E che a sua volta, secondo il piano Ursula, dovrebbe essere la base di garanzia del Recovery Fund.

ANGELA MERKEL E MARITO IN SPAGNA CON PEDRO SANCHEZ E MOGLIE ANGELA MERKEL E MARITO IN SPAGNA CON PEDRO SANCHEZ E MOGLIE

 

Tutto va in discesa invece per i francesi, visto che è stato Macron a ordinare al suo commissario UE Breton di prendere per mano quel tonto di Gentiloni e di scrivere la proposta del Recovery Fund. Senonché il problema resta: se questi 1.500 miliardi si appoggeranno sul budget, per noi è un bel casino, perché i tempi si allungheranno parecchio perché va messa in conto la creazione di una struttura tecnica per rendere fattibile la decisione politica. Invece a noi servono subito fondi "extra-budget" da usare entro l'estate e da investire nell'economia dissestata, prima che parta la speculazione dei mercati, già pronti, e lo spread prenda il volo.

PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

 

Ancor più dissestata ora con le notizie ferali sul petrolio sotto zero, che mette a rischio la tenuta dei conti di Russia, USA, paesi arabi. Se l'economia non riparte, e con essa il consumo di combustibili fossili, ci sarà un effetto domino micidale.

 

Cosa succederà quindi il 23 aprile? Conte ritornerà a casa né vincitore né sconfitto. Sbandiererà la parola ''Recovery Fund'', e la versione più recente degli Ursula-bond, ovvero liquidità da rendere subito disponibile pur se appoggiata su un bilancio europeo ancora da definire, senza una struttura tecnica per renderlo fattibile.

 

Ieri il premier spagnolo Sanchez ha proposto un ''debito perpetuo'' che non si chiamerà debito ma trasferimenti tra paesi europei, da quelli messi meglio a quelli messi peggio. Una proposta che è stata "girata" a Sanchez dalla stessa Merkel, in ottimi rapporti con il premier spagnolo ma in pessimi rapporti con una grossa fetta della sua CDU che non intende sentir parlare di queste soluzioni. Secondo ''El Pais'', la Germania sarebbe disposta ad accettare la proposta spagnola.

 

LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI

D'altronde, visto che si parla di ''MES light'', la Spagna è vista dai tedeschi come un'''Italia light'', ovvero un paese con simili problemi (e simile tendenza alla spesa) ma meno sprecone e più moderno. Perciò se la proposta viene da Madrid, è più semplice farla ingoiare ai falchi tedeschi e olandesi rispetto a una soluzione che parta da Roma.

 

Il busillis comunque rimane: non si possono sparare 1.500 miliardi come coriandoli a Carnevale. Servirà una struttura tecnica, ancora tutta da creare. Per questo il governo italiano non potrà dirsi vincitore alla fine della videoconferenza: di fatto si tratterà di un'ennesima dichiarazione d'intenti alla quale dovrà seguire la definizione di un ennesima struttura burocratica, dalle cui regole dipenderà la sostanza dell'intervento. Un po' come fu col MES nel 2012…

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...