SILVIO IS BACK – “IL GOVERNO PUÒ ANDARE AVANTI ANCHE SENZA I CINQUE STELLE” – LA STOCCATA DI BERLUSCONI AL SOTTI-LETTA: “IL CAMPO LARGO ORMAI MI SEMBRA UN CAMPO SANTO” (IL CAV LEGGE DAGOSPIA) – POI SI METTE A LUSINGARE GLI ELETTORI DEI 5 STELLE: “LA LORO INSOFFERENZA VERSO UN CERTO TIPO DI POLITICA È ANCHE LA MIA” - LA DEMOLIZIONE DEL GRANDE CENTRO: “L’IDEA MI FA SORRIDERE, IL VOTO ANTICIPATO NON CI FA PAURA” – MA SUL LEADER DELLA COALIZIONE DEL CENTRODESTRA ALLE PROSSIME ELEZIONI, GLISSA…

-

Condividi questo articolo


Ignazio Riccio per ilgiornale.it

 

draghi berlusconi draghi berlusconi

Un Silvio Berlusconi a tutto tondo ha risposto, punto su punto, alle domande che il giornalista Andrea Malaguti gli ha rivolto per conto del quotidiano torinese La Stampa. L’ex premier ha commentato lucidamente la crisi politica che attanaglia la maggioranza e il governo Draghi, di cui Forza Italia è un alleato leale.

 

Le sue idee sono chiare e si possono sintetizzare in tre punti: in questa legislatura non può esserci un presidente del consiglio diverso da Mario Draghi, anche con una maggioranza senza il Movimento 5 Stelle; il cosiddetto campo largo potrebbe essere definito ormai un campo santo; è ridicola la proposta di un grande centro, dato che il voto anticipato non fa paura a Forza Italia.

DRAGHI BERLUSCONI DRAGHI BERLUSCONI

 

Berlusconi dice basta: "Serve subito una verifica"

Ha messo i puntini sulle i Berlusconi. Da grande saggio avrebbe potuto lanciare strali sul leader dei pentastellati Giuseppe Conte e sugli errori commessi da quando è a capo del Movimento, ma ha preferito sorvolare. È molto più utile in questo momento lusingare gli elettori dei 5 Stelle. “La loro insofferenza verso un certo tipo di politica – ha dichiarato il Cavaliere – è anche la mia”. Che il leader di Forza Italia sia stato sempre un ammaliatore è cosa nota ed è nelle sue corde cercare il consenso in ogni momento e in ogni occasione. Adesso che il governo traballa c’è il rischio reale che si possa tornare alle urne.

 

 

MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI

“Non dipende certo da noi. Siamo stati i primi a volerlo – ha continuato Berlusconi – e abbiamo assunto l'impegno di sostenerlo lealmente fino al 2023. Non cambiamo certamente idea. Però non è possibile che un governo vada avanti se ogni giorno una delle maggiori forze politiche che dovrebbero sostenerlo si dissocia fino a non votare provvedimenti essenziali”. Il Cavaliere ha chiesto un chiarimento che non può essere più rimandato. “Se i 5 Stelle sono ancora nel perimetro della maggioranza – ha sentenziato – si comportino di conseguenza. Se non lo sono più, lo dicano chiaramente”.

 

I paletti di Berlusconi "Sogno lo Stato liberale. Ecco il Paese che vorrei"

Il leader di Forza Italia non ha voluto commentare le parole del premier Draghi sui pentastellati. Il presidente del consiglio ha ribadito che senza il Movimento questo governo non può continuare, anche se il voto sembra essere lontano. “Sono scelte che spettano solo a lui. Per quanto ci riguarda – ha ribadito Berlusconi – posso dire che i numeri consentono di continuare a governare in ogni caso.

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI SALVINI MELONI BERLUSCONI

E che ovviamente questa è l'ultima volta che parteciperemo a un governo con i 5 Stelle”. Il Cavaliere ha nuovamente evidenziato come il suo partito, in maniera responsabile ha deciso di sostenere un governo di "unità nazionale" accettando il disegno politico del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Infine, l’ex presidente del consiglio ha glissato sul nome del possibile leader della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni politiche. “Pensiamo a vincerle – ha concluso – proponendo agli italiani un governo serio, credibile, autorevole in Europa e nel mondo. Individueremo insieme la figura con il profilo più adeguato per andare al voto”.

ENRICO LETTA E SILVIO BERLUSCONI ENRICO LETTA E SILVIO BERLUSCONI BERLUSCONI DRAGHI BERLUSCONI DRAGHI ENRICO LETTA E SILVIO BERLUSCONI ENRICO LETTA E SILVIO BERLUSCONI Letta e Berlusconi Letta e Berlusconi berlusconi meloni salvini toti berlusconi meloni salvini toti

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….